capitolo 7

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Kenma's pov:

Aprii gli occhi, non sentivo più le forti braccia di Kuroo cingermi la vita, mi girai e lo vidi in una posizione strana con un braccio penzolante fuori dal letto. Mi guardai un po' intorno e vidi che erano le 3.40 di mattina grazie a un orologio appeso al muro sopra la cassapanca che Kuroo aveva in camera. Avevo freddo perciò volevo avvicinarmi al caldo corpo di Kuroo per riscaldarmi un po' ma non lo feci per paura di svegliarlo. Aveva la bocca semiaperta, un braccio penzolante fuori dal letto, l'altro braccio sul cuscino e il suo corpo era tutto attorcigliato tra le coperte. Era in una posizione molto strana ma nonostante questo rimaneva sempre bellissimo. Rimasi sveglio a fissarlo e a pensare per almeno un quarto d'ora poi non riuscendo più a riprendere sonno decisi di alzarmi per bere un po' d'acqua. La cucina di Kuroo non era molto grande però per lui che viveva da solo era perfetta. Aprii gli scaffali intento a trovare un bicchiere e quando la trovai mi versai un po' d'acqua dalla bottiglia che c'era sul tavolo. Rimasi un po' seduto su una sedia accanto al tavolo a pensare a quanto fossi fortunato ad aver trovato un ragazzo bello e intelligente come fidanzato. Non ero mai stato fidanzato prima d'ora, solo una volta alla scuola materna ma quello non conta come fidanzamento. Kuroo è un ragazzo perfetto: è bello e affascinante, ha un sorriso magnifico, è alto, ha dei bellissimi e perfetti pettorali, è intelligente, bravo a scuola e ha tanti amici. Non capisco perché come fidanzato abbia scelto proprio me, un ragazzo introverso, basso, a cui non piace socializzare, chiuso molto in se stesso e brutto. Dopo aver pensato a cose che riempirono di preoccupazioni la mia testa tornai in camera da letto. Kuroo era ancora in quella bizzarra posizione, con una mano spostai la coperta, mi sedetti sul letto molto delicatamente, con l'altra mano sistemai il cuscino e inclinai la schiena per sdraiarmi ma proprio quando poggiai la testa sul morbido cuscino il letto fece un rumore come quello delle porte che cigolano che fece aprire gli occhi a Kuroo. -mh mh Kenma? Gattino? Che fai?- la sua voce era bassa e roca, mi trasmise sensazioni strane, era fantastica di prima mattina. -sono andato in cucina per bere un po' d'acqua- -mh va bene, adesso avvicinati voglio abbracciarti-
Il petto di Kuroo era caldo come immaginavo e stare tra le sue braccia mi faceva sentire al sicuro, come se fossi protetto da ogni male. La mia mente e i miei pensieri erano in un altro mondo, un mondo bellissimo racchiuso tra le forti braccia di Kuroo. Un abbraccio, un piccolo gesto affettuoso che per quanto piccolo possa essere ti fa sentire bene, ti fa sentire protetto. La mia mente abbandonò il mondo dei sogni e tornò sulla Terra quando sentii la mano di Kuroo palparmi il culo. Sussultai, l'aveva già fatto la scorsa volta che ci siamo visti però mi imbarazzai lo stesso. -ti piace proprio toccarmi il culo eh?- -gattino cosa ci posso fare se è così bello- -l'hai toccato. Adesso puoi smetterla di palparlo- -uffa, è colpa di tua madre che ti ha fatto nascere con un bel culo- -smettila- -quando vedrò tua madre glielo dirò- -non ci pensare nemmeno-
-perché no? Le dirò una cosa vera- -non ci provare- -mh va bene- -posso toccarti?- indicai con un dito gli addominali di Kuroo. -certo gattino- -ma come fanno a essere così perfetti...- stavo tastando il corpo di Kuroo quando si alzò facendomi sedere a cavalcioni su di lui e si tolse la maglietta- -Kuroo...che fai?- -così riesci a toccarli meglio- accennai un sorriso e ripresi a toccare i suoi fantastici pettorali. -voglio darti un bacio- poggiò le mani sulle mie guance rosse per l'imbarazzo e le sue labbra morbide sulle mie delicatamente.
Mi sembrava un normale bacio ma poi sentii qualcosa di bagnato premere sulle mie labbra, gli permisi l'accesso, non avevo mai baciato con la lingua qualcuno prima d'ora perciò non avevo idea di come si facesse. A quanto pare Kuroo lo sapeva perciò fu lui a guidarmi. -non l'avevi mai fatto vero?- -è la prima volta...- ripresi a toccare Kuroo ma lui con un veloce gesto mi tolse la maglietta catapultandomi con le schiena poggiata sul letto. -quanto sei bello-  -ma Kuroo...ehm...- mi baciò di nuovo e mentre le nostre lingue si intrecciavano una delle sue mani mi sfilava i pantaloni.
-ehi piccolo, posso toccarti vero?- non risposi subito poi una volta elaborata una risposta nella mia testa annuii e lui mi tolse anche le mutande osservando la mia evidente erezione. In quel momento intravisi un sorriso sulla sua faccia.
-siamo eccitati eh- io ero in silenzio, non sapevo cosa fare o dire. Lui si avvicinò al mio orecchio cominciando a sussurrare qualcosa di dolce e a mordermi leggermente il lobo. Si allontanò per un istante per aprire il cassetto al lato del letto e prendere un tubo di quella che pensavo fosse crema. Mi resi conto che era un lubrificante solo quando lo mise sulle dita. -ti vedo molto agitato gattino, non devi preoccuparti, non ti faccio nulla di male- si avvicinò nuovamente al mio orecchio -sta tranquillo- disse sotto voce. Aprì le mie gambe in modo delicato, con una mano toccò la mia erezione e con l'altra si avvicinò alla mia entrata. -l'hai mai fatto piccolo?- scossi la testa in segno negativo -sono vergine-
-non intendevo questo, ti sei mai masturbato...qui?- intendeva la mia entrata, l'ho fatto si, ma poche volte. Le mie dita non sono lunghe e grandi quanto quelle di Kuroo perciò ci ho sempre messo troppo a raggiungere piacere mettendole dentro di me. Per questo lo faccio raramente.
-si...più o meno- -allora prendi un bel respiro e rilassati, devi stare tranquillo- presi un bel respiro ma non riuscii a rilassarmi completamente. -ne metto uno, tu stai tranquillo- stare tranquillo non era molto semplice, avevo paura ma allo stesso tempo volevo essere scopato da Tetsurō. Quando il suo dito entrò feci un sussulto. -shh calmo gattino- fece movimenti lenti e circolari per qualche minuto, credo per farmi abituare alla sensazione e poi cominciò, sempre lentamente, a far entrare e uscire il suo dito dalla mia entrata. -sei un po' meno in ansia ora?- annuii, non riuscivo a parlare in quel momento, sentivo le parole morirmi in gola. Si avvicinò alla mia faccia senza mai togliere completamente il dito per baciarmi. -posso aggiungere il secondo?- non risposi, l'altro dito entrò nella mia entrata provocandomi un po' di dolore che Kuroo notò dalla mia espressione. -sta tranquillo adesso non ti farà più male-  -ahia-  -se vuoi fermarti dimmelo, smetterò all'istante-  -non voglio fermarmi- I suoi movimenti erano lenti e continuarono così per molto tempo. Poi Kuroo tolse le sue dita e mi guardò negli occhi con uno sguardo dolce e rassicurante. -sei pronto?-  -non lo so...- -se non ti piace mi fermo va bene?-  -va bene- le sue mani afferrarono i miei fianchi, la presa era stretta ma non eccessivamente, chiusi gli occhi, non so perché ma mi venne spontaneo farlo in quel momento, forse per la paura. Sentii il membro di Kuroo iniziare ad entrare dentro di me e appena entrò di pochi centimetri dalla mia bocca uscirono gemiti di dolore.

La chimica può far innamorare💕 (Kuroken)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora