capitolo 3

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Kenma's pov:

-come posso aiutare?- -tranquillo facciamo noi- io stavo sistemando la tavola, mia madre aveva quasi finito di preparare la pizza e Kuroo era fermo davanti alla porta della cucina cercando di capire cosa avesse potuto fare per aiutare. -ho finito di apparecchiare- mi avvicinai a lui e lo tirai per un braccio per portarlo in camera mia.

-aspetta gattino forse tua mamma ha bisogno di aiuto- -non ne ha bisogno-
-mm okay- -ti fai troppe paranoie- -non sono paranoie, voglio solo essere educato- -lo sei troppo- -non è vero- arrivati in camera mi buttai sul letto girandomi con la faccia verso il muro.

-sei stanco?- -abbastanza- Kuroo si sdraiò vicino a me e io preso dalla vergogna affondai la faccia nel cuscino.
Kuroo tirò un sospiro.
-ehi Kenma parlami un po' di te- -in che senso?- -c'è solo un senso, raccontami come sei, cosa ti piace e cosa no, che fai nel tempo libero e cose così- -mm okay-
Presi aria e iniziai a raccontare.

-mi chiamo Kenma Kozume, ho 17 anni, frequento il quarto anno di liceo, sono un ragazzo un po' timido, riservato, non parlo con molte persone, non mi piace essere al centro dell'attenzione, non mi piace stare in posti affollati, non mi piace la chimica, non mi piace il succo alla pera. Mi piace stare da solo, mi piace camera mia, mi piacciono i videogiochi, mi piace il Natale, mi piace il gelato e come già sai la torta di mele. Nel tempo libero gioco ai videogiochi, parlo con Akaashi oppure mi sdraio sul letto a guardare il soffitto. Tocca a te-
Anche Kuroo prese fiato e cominciò a raccontare.

-mi chiamo Kuroo Tetsurō, ho 18 anni, vado in quinta liceo, sono un ragazzo molto allegro e modestamente simpatico.
Non mi piace la gente falsa e i kiwi.
Dato che non sapevo cosa fare nel tempo libero ho deciso di iniziare a fare ripetizioni di chimica. Mi piace la chimica, il gelato alla nocciola, la torta al cioccolato, la pizza, il sushi, le sorprese e mi piaci tu.

Rimasi scioccato, in che senso gli piaccio io? *Non ho sentito male, ho sentito benissimo, ha detto "e mi piaci tu"*

-i i in che senso?- -mi piaci come persona, mi sono affezionato a te ormai gattino. Diventeremo ottimi amici ne sono sicuro- sentii un peso sul cuore, perché stavo male? Cosa mi faceva rattristire così? Perché sentivo il cuore spezzarsi quando Kuroo diceva cose tipo "sei un amico per me" "diventeremo ottimi amici" "lui è solo un amico". Perché sentivo in me una tristezza e una malinconia che mi opprimeva il cuore?

Eppure dovrei essere felice perché Kuroo ha detto che diventeremo ottimi amici, è una cosa positiva, e allora perché mi sento così vuoto e triste? Forse vorrei essere più che un ottimo amico per Kuroo? Perché mi fa sentire male il fatto di essere suo amico? In che modo vorrei essere di più per lui? Cosa vorrei essere per lui? -concordi gattino? Anche tu vuoi essere mio amico vero?- -si amico...un ottimo amico...per te- -RAGAZZIIIII È PRONTA LA PIZZA SCENDETEEE- -andiamo gattino-

Scendemmo le scale fino a raggiungere la cucina dove nell'aria c'era un buonissimo odore di pizza che però in quel momento non mi attraeva particolarmente. -grazie mille-
-ma figurati Kuroo, spero sia buona- mi sedetti a tavola prendendo tra le mani una fetta di pizza margherita e tolsi il basilico che vi era sopra. -tutto bene Kenma? Ti vedo triste tesoro, sei stanco?-
-si mamma, sono solo stanco- -io me ne andrò subito dopo cena così potrai riposare in pace- Kuroo sfoggiò uno dei suoi soliti e magnifici sorrisi al quale accennai un lievissimo sorriso.

Non mi sentivo per niente bene, ero triste, stanco, perso tra i pensieri e mi sentivo come se fossi tra due mura che si avvicinavano l'una all'altra fino a schiacciarmi lasciandomi senza aria.
Parlai poco anzi pochissimo durante tutta la cena. Mia madre e Kuroo ridevano e scherzavano mentre io fingevo dei sorrisi e annuivo. Alle 21.10 salutai Kuroo e sprofondai nel mio letto tra le mie amate coperte.

La chimica può far innamorare💕 (Kuroken)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora