CAPITOLO DUE~ SHIP.

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16 settembre 2006 ~ secondo giorno di prima elementare

Newt arrivò, come il giorno prima, in macchina, chiaccherando, con suo babbo.
Aspettò all'entrata Minho e Brenda, che arrivarono poco dopo.
Parlarono un po' del più e del meno.
«Ieri, mentre aspettavo mia mamma, mi si sono avvicinati Thomas e Teresa. Non abbiamo parlato molto, ma sembravano simpatici. In realtà Teresa non ha minimamente aperto bocca, anzi, sembrava quasi scocciata di essere in mia compagnia. Invece Thomas era più gentile»
Minho e Brenda si scambiarono uno sguardo preoccupato e, Newt, notandolo, chiese che aveva detto di male.
«Niente Newtie, è solo che sembrano un po' dei figli di papà, soprattutto Teresa.
Guarda tutti come se fosse la regina della scuola. Mi dà sui nervi. Thomas sembra un po' più gentile, ma anche lui non è che scherzi. Brenda ha Teresa come vicina di casa, ed è insopportabile. Le volte che sono andata a casa sua, lei era sempre a dare noia, non dentro casa ovviamente, ma fuori, faceva sempre un casino assurdo che alla fine ti faceva esplodere le orecchie. Stai attento a chi ti fai amico Newt» lo avvertì Minho.
«Va bene» disse un po' dispiaciuto Newt. Sperava che potessero diventare amici tutti e cinque, ma adesso non ne è più tanto convinto.
Suonò la campanella e il trio si avviò in classe.
La giornata passò noiosamente lenta, fino a che Thomas non si avvicinò a Newt e cominciò a scherzare con lui.
C'era un piccolo problema, però.
Non considerava Minho e Brenda.
Newt, volendo fare conoscere i suoi amici, glieli presentò, il bambino dai capelli scuri cercò di essere gentile e simpatico con loro, ma i due non sembravano convincersi.
Alla fine, Thomas, che non ne poté più di non essere considerato da quei due, e tornò da Teresa, che aveva osservato la scena con sguardo furioso.
Newt prese da parte i suoi due primi amici per chiedere spiegazioni: «Ma insomma, che avete? Ha cercato di essere carino con voi e come risposta voi lo ignorate?»
«Newt, non ci fidiamo di lui, per niente» disse Brenda.
«Ma per quale motivo?» Continuò Newt.
«Perché è amico di Teresa, quindi vuol dire che andranno d'accordo, e se vanno d'accordo vuol dire che hanno un carattere per lo meno simile, non credi?» Domandó la bambina.
«Secondo me non c'entra niente» scosse la testa sconsolato Newt. «Almeno provate a assere suoi amici. Se poi vedete che non vi sta simpatico allora potete dire quello che vi pare, ma intanto provate a conoscerlo» insistette Newt.
«Va bene»rispose in coro i due bambini.

5 anni dopo: prima media

Dal primo disastroso incontro con Thomas, alla fine divennero amici, anche di Teresa.
Erano un gruppo straordinario. Si dicevano tutto. Si aiutavano a vicenda. A tutti facevano invidia. Non c'erano molte persone così unite a scuola, per questo, molti studenti cercavano di distruggere questo gruppo, in svariati modi.
C'è chi cercava di farli litigare, chi provava a prendersi una persona del gruppo, c'è chi si fidanzava con loro soltanto per la popolarità...
Insomma, non erano persone proprio simpatiche.
Per fortuna, però, non riuscirono mai a dividerli.

                                  ***

Era l'ora di ginnastica, Thomas e Aris stavano facendo le squadre per giocare
a pallavolo.
Minho e Teresa erano finiti nella squadra di Aris, mentre Newt e Brenda nella squadra di Thomas.
Cominciò la partita. Il casino più totale.
Tra infortuni, fischi dell'insegnante, risate e palloni presi in faccia, alla fine, la squadra di Aris vinse tutti e due i set.

«Vi abbiamo stracciati» disse Teresa, arrivando alle spalle di Thomas.
«Non succederà mai più, tranquilla» rispose Newt con un sorriso.
«Vedrai che se mi avrai come avversaria, non potrai mai vincere» si vantò la ragazza dagli occhi blu.
«Posso confermare» si intromise Minho «Teresa è un mostro a pallavolo.»
«Sì, certo. L'importante è crederci» Aggiunse Brenda.
«Posso dire che Teresa ha segnato più punti in un'ora e mezzo di partita, che i più bravi giocatori alle olimpiadi» osò dire Newt.
«Piccolo idiota» Thomas mise il braccio sinistro attorno al collo di Newt, mentre con l'altra gli spettinava i capelli: «Non si dicono certe cose» disse ridendo. E insieme si allontanarono.

«Lo so che sono migliori amici, ma io li vedo troppo bene insieme» disse Brenda appena i due se ne erano andati.
«Mh, un pochino dai» confermò Teresa.
«Oddio, ora che mi ci fai pensare...» Aggiunse Minho, storgendo un po' la testa.
«Se facessimo un piano per metterli insieme?» Disse Teresa.
«Perché no? Infondo possiamo sempre metterli in uno sgabuzzino e lasciarli da soli tutta la giornata» Propose Brenda.
«Tu guardi troppi film. Non si metteranno mai insieme così.» La contraddí Minho.
«E allora sentiamo sapientone, che vorresti fare?» Gli disse Brenda con un tono da sfida.
«Io proporrei di pensarci tra un po' di anni. Ora sono ancora troppo chiusi mentalmente per capire che sono innamorati» si intromise Teresa.
«Forse hai ragione» Dissero in coro gli altri due.
«Loro ancora non lo sanno, ma sono già cotti uno dell'altro.» Disse una voce da dietro.
Il gruppo si giró e videro Aris sorridere radioso.
«È palese che si amano» e poi se ne andò.

 𝑰 𝒕𝒓𝒖𝒔𝒕𝒆𝒅 𝒚𝒐𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora