Mi hija

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(come ho spiegato nel precedente "capitolo" spiegazioni, questa è una specie di riassunto per farvi capire a grandi linee la vita di Xania, figlia di bruno. Detto ciò buona lettura e scusate del disturbo)

Bruno stava girovagando fuori dalla propria stanza più ansioso che mai mentre aspettava la nascita della propria figlia/o, Abuela cercava di calmarlo anche se con scarso successo quando un urlo blocco tutti i presenti.

Un urlo di un neonato, qualche secondo dopo usci Jiulieta con in braccio un bambino in fasce, mentre dava il piccolo in braccio a bruno lei sorrise.

"congratulazioni, una bella bimba"

bruno prese la bimba con titubanza mentre si trattenne dal piangere

"hola mi hija...hola Xania"

sorrise non riuscendo a trattenere le lacrime.

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passarono ben 4 anni dalla nascita della piccola Xania, purtroppo qualche mese prima, alla madre venne diagnosticata una malattia che la portò alla morte...

La piccola teneva la mano del padre mentre erano davanti alla tomba della madre/moglie

"papà? dov'è mamma?"

Bruno strinse i denti mentre guardava la piccola, mentre lui stesso fingeva un sorriso

"còrazon...la mamma starà sempre qui"

disse toccando il punto dove c'era il cuore della piccola

"quando hai bisogno di lei...ci sarà sempre per te"
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"BRUNO E SCOMPARSO!"

la piccola smise di giocare guardando la tia Jiulieta con le lacrime agli occhi, quella sera è stata un fiasco, sia perchè Mirabel non ha ricevuto un dono e anche per la scomparsa di bruno.

"papà?"

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la piccola corse via mentre le lacrime le rigavano in viso, non poteva più sopportare che la propria famiglia la guardasse con disgusto come facevano con il padre solo perche il suo dono non aiutava la gente come Abuela sperava...

si fermo davanti ad una torre molto lontana dal villaggio, così si mise seduta appoggiata con la schiena alla torre mentre svuotava tutta la frustrazione che aveva nel cuore con quelle semplice gocce d'acqua...

"ma tu guarda, hola niña come mai sei qui tutta sola?"

Xania guardò la donna sgranando gli occhi per la sorpresa

"se starai qui a terra potresti prendere freddo che ne dici di entrare?"

Xania annuì, voleva sono stare più lontana possibile dalla propria famiglia finche poteva e la donna che la stava aiutando non sembrava con brutte intensioni, anche se il suo strano modo di vestire tutto in nero era molto strano, aveva un certo senso di tranquillità.

la donna si levo il cappello col velo, sempre nero, che le copriva la parte degli occhi

si girò guardando la ragazza mostrando i suoi occhi rossi, con un viso molto dolce e maturo contorato da dei lunghi capelli biondi.

"mi presenso mi chiamo Alexandra"

Da qual momento in poi, finalmente la piccola aveva qualcuno che la considerava parte di una famiglia, quella sensazione di calore e felicità che ti esce nel cuore e ti fa dimenticare tutte le cose orribili che ti sono capitate... Finalmente qualcuno che si prendesse cura della piccola Xania.

La mala suerte no existe Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora