Capitolo 20 - Il passato di Jimin pt.1

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Taehyung tirò fuori la macchina dal garage, quindi ci dirigemmo verso l'indirizzo che ci aveva mandato Hana; aveva sentito che in quel bar avrebbero fatto una serata con la musica dal vivo.

Il ragazzo parcheggiò l'auto nel parcheggio accanto al bar, ed essendo in anticipo, aspettammo davanti alla porta.

"Ti dispiace?" Domandò Taehyung portandosi una sigaretta alla bocca.
"E va bene..." Dissi non molto convinta della mia risposta.
"Vorrei smettere di fumare, ma bisogna andare a gradi" fu la sua risposta mentre tirò fuori dalla tasca l'accendino.
"Sei stato molto bravo fin'ora, sono fiera di te" dissi rivolgendogli un sorriso.

Nel frattempo arrivò Jimin, e poco dopo arrivarono anche Hana e Yoongi.

"Entriamo" disse Yoongi dopo aver fatto un tiro dalla sigaretta di Taehyung e averci aperto la porta facendoci segno con la mano di passare.

Ci sedemmo sui divanetti del bar e ordinammo delle birre.
L'atmosfera era calda, quasi soffocante: c'era tantissima gente, infatti eravamo completamente ammassati l'uno sull'altro, e la band suonò delle canzoni pop molto ritmate, tendenti al rock, che nessuno avrebbe resistito a non ballare.

Tantissime ragazze si alzarono dalle sedie per scatenarsi sulla pista da ballo, e ovviamente Jimin non aspettò un secondo di più per toccare qualche fondoschiena.

Taehyung mi passò un braccio dietro al collo e mi avvicinò a lui, dopo di che Hana disse: "quindi...raccontatemi!".

"Mi è piaciuto il Piemonte" disse semplicemente Taehyung.
"Non me ne frega un cazzo del Piemonte, raccontatemi di come vi siete messi insieme" contestò lei.
Mi sentii leggermente in imbarazzo e le mie guance iniziarono a diventare rosse come due pomodori, dopo di che, Taehyung disse: "è una storia divertente. L'ho annunciato ai suoi genitori per toglierla da una situazione imbarazzante, e per fortuna lei è stata al gioco. Questo mi fece capire che ci tenesse veramente a me".
Hana scoppiò a ridere quando le raccontai per filo e per segno di quale situazione scomoda stesse parlando il ricciolino.

Se ripenso a quell'anello mi viene da ridere, è stato davvero imbarazzante.

"Mi sei mancata molto" rivelò la mia migliore amica cambiando discorso.
"Anche tu" risposi semplicemente.
"Adesso vi limonate?" Sbottò Yoongi con un ghigno stampato sulle labbra.
"Perché non ti fai furbo?" Chiese ironicamente la sua fidanzata prima di appoggiare le labbra sulle sue.

Yoongi ricambiò molto volentieri il gesto.

Come lo so? Beh, le ha letteralmente infilato la lingua in gola, semplice.

Guardai imbarazzata Taehyung che allargò le labbra carnose per poi mordicchiarle.

Guardai imbarazzata Taehyung che allargò le labbra carnose per poi mordicchiarle

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Era un segno?

Taehyung si avvicinò precipitosamente a me, fino ad appoggiare le sue succose labbra sulle mie.
Gli accarezzai il petto mentre lui mi strinse per i fianchi.

"Che cazzo ragazzi! Un po' di rispetto per i single!" Urlò la voce di Jimin che si sedette vicino a me.
"Se sei un coglione non è colpa mia" replicò Yoongi ridacchiando.
"Simpatico come sempre, stronzo" sbottò Jimin alzando gli occhi al cielo.
"Non posso dare torto a Yoongi" si intromise Taehyung mentre continuava a mordersi le labbra.

"Andate a fanculo, chi mi prende una birra?" Contestò il povero single.

"Hana andiamo" disse Yoongi afferrando la mano della ragazza per condurla al bancone dove avrebbe potuto ordinare la birra per Jimin e scusarsi per le sue parole, fin troppo sincere.

"Amore, io vado un attimo in bagno. Jimin, avvicinati a lei e sei morto" concluse il ricciolino bevendo l'utimo sorso di birra che era rimasto nel bicchiere per poi sbatterlo rumorosamente sul tavolo.

"Che stronzo" sussurrò Jimin afferrando tra le mani un tovagliolo per attorcigliarlo a causa del nervoso.

"Non capisco" dissi ad un certo punto.
"Che cosa?" Domandò lui avvicinandosi a me per sentire la mia voce sopra il frastuono della musica.
"Sei un ragazzo così bello e dolce, com'è possibile che non riesci a instaurare una relazione seria?" Continuai con la mia domanda.
"La relazione più seria che ho avuto è stata di cinque anni" rivelò abbassando la testa.
"Con chi?" Chiesi curiosa.

*Flashback Jimin pov*

"Guarda Jimin, c'è quella cogliona della tua ragazza" esclamò Namjoom sbuffando.
"Ti ho detto di non chiamarla così!" Urlai battendo i pugni sul tavolo della mensa.
"Non so come fai a starci insieme" si intromise Hoseok.
"Ho capito che non vi piace, ma potreste smetterla" contestai imbronciato.
"Vorremmo solo che tu aprissi gli occhi" concluse Seonkjin.
"È una zoccola" aggiunse Yoongi agli altri insulti.

"Ciao amore" dissi non appena la mia fidanzata, Minso, si sedette sulle mie gambe.
"Ciao cucciolo, e ciao sgorbietti" disse lei facendo incazzare sempre di più i miei amici.
La guardai male per rimproverarla, ma lei mi mostrò il suo sorriso migliore.

È la più bella ragazza della scuola: capelli neri come il carbone; occhi verdi che spiccavano sul suo dolce volto; labbra carnose, stupende anche senza rossetto; per non parlare delle sue forme che mi facevano letteralmente impazzire.

"Non c'è posto per te" commentò Yoongi con un ghigno.
"Non ti preoccupare, rimarrò sulle gambe di Jimin" rispose lei ignorando il fatto che così io non avrei potuto mangiare, ma non mi importava, volevo solo godermi il tempo che avevo a disposizione con lei.

Quando la ragazza se ne andò, la salutai dandole un semplice bace a stampo, ma sapevo che avrei dovuto fare i conti con i miei amici.

"Non vedi come ti tratta?" Domandò Jungkook.
"È cinque anni che sto con lei, e la amo come se fosse il primo giorno" commentai sorridendo come uno scemo.

I ragazzi si alzarono contemporaneamente dal tavolo, come se si fossero messi d'accordo, e mi lasciarono in mensa, da solo.

Dopo le lezioni ci saremmo dovuti trovare a casa di Namjoom per le prove, ma qualcosa rovinò i miei piani, o meglio, qualcuno.

"Vieni a casa mia Jimin" disse la donna di cui ero follemente innamorato.
"Ho le prove" dissi chiudendo gli occhi per cercare di distogliere la mia attenzione dalla sua richiesta e dai suoi occhi dolci.
"E io ho bisogno di te" rispose toccando il mio tasto dolente: farmi sentire l'unica persona di cui lei avesse bisogno.

Mi precipitai verso la sua persona e le afferrai la mano per scappare dagli occhi giudicanti dei miei amici

"Entra" propose Minso.
Assecondai la sua richiesta e cercai di andare via, ma la sua voce mi fermò nuovamente: "i miei genitori non sono a casa e passeranno la notte fuori".

Mi avvicinai a lei e le misi una mano attorno alla gola.
Dopo di che la ragazza mi spinse la testa per far si che le nostre labbra potessero toccarsi.

"Ti amo tanto" disse Minso strofinandosi contro di me.
"Anch'io" risposi prendendola in braccio e facendo in modo che appoggiasse il sedere sulle mie mani.
La portai in camera sua e la lasciai andare sul morbido letto.

Mi misi sopra di lei che slacciò velocemente i miei pantaloni, mentre io le sfilai il reggiseno.

Le baciai il collo mordicchiandolo leggermente con i denti per lasciarle un leggero succhiotto.
Minso afferrò dolcemente la mia erezione, facendo andare su e giù le mani.

Mi suonò il telefono ma decisi di non rispondere nonostante fosse parecchio insistente, ma quando terminai il rapporto con la mia fidanzata, controllai il mittente: Namjoom.

Cazzo!

Mi alzai velocemente dal letto e afferrai le mutande per potermi rivestire.

"Dove vai?" Domandò la ragazza con impertinenza.
"Devo andare alle prove, è urgente. Ci vediamo stasera" dissi scusandomi con lei.
"E mi lasci qui da sola?" Urlò incazzata.

Chiusi la porta dietro le mie spalle senza darle una risposta e mi precipitai da Namjoom.

Yᵒᵘ ᶜᵃⁿ ᶜᵃˡˡ ᵐᵉ Aʳᵗⁱˢᵗ || Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora