Venerazione

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La vedevo sempre
Alla stessa ora
In un negozio
Frequentato
In cui nessuno
Si scambiava
Il minimo saluto
Mi fissava
Con quel suo sguardo
Inatteso
A volte provavo timore
Ma in cuor mio
Sapevo
Che la mia
Era venerazione
Verso quel volto
Affascinante
Oscuro
Ogni volta
Mi sentivo pervadere
Dal desiderio di scandagliare
Il suo corpo
E la mente
Che he si celava
Dietro assurdi atteggiamenti
Lei rappresentava
La vita
E la morte
In un flebile sorriso
Nel sinuoso movimento
Dei suoi fianchi
Nell'ombra che oscurava
La mia placida esistenza
Non cercavo nulla
Ma non riuscivo a relegarla
In uno spazio angusto
Delle mie fantasie
Volavano istanti
Come lampi accecanti
Quando i nostri occhi
Si ritrovavano
Lei attendeva
Mentre io arretravo
Passo dopo passo
Di fronte alla luce
Della sua
Inestimabile energia
Prenderla per mano
Per sentire
Il calore della sua pelle
Fu l'unica cosa
Che riuscii a fare
Prima di scomparire
Dentro l'ombra
Delle sue pupille.

Francesco Gallina

Francesco Gallina

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Poesie di ordinaria folliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora