"Oggi vorrei parlarvi di un argomento che interesserà a tutti, già lo so. Parto con il farvi una domanda" Elia inizia la sua lezione: "Qual è il tema più trattato nella poesia italiana?"
All'unisono la classe risponde quasi in coro: "L'amore."
"Esatto, l'amore. Vi siete mai chiesti perché?" pone un'altra domanda.
"Perché è un argomento d'impatto che tutti possono comprendere" Manuel risponde quando sente calare il silenzio: "Tutti sanno cos'è l'amore, tutti hanno avuto un'esperienza quindi è un tema facile da trattare"
"Possiamo dire che è così, all'inizio. O meglio. È così, è corretto, ma io credo che è dovuto anche ai grandi della letteratura. Se Dante o Petrarca avessero parlato tanto di economia o di storia, forse quelli sarebbero stati temi molto trattati anche nei secoli successivi, ma visto che loro hanno iniziato a parlare di Beatrice e Laura e del loro amore per queste due donne, il tramandare ha fatto proseguire il tema dell'amore." Manuel alza la mano scattante.
"Io credo che se loro avessero parlato d'altro non sarebbero i personaggi importanti che sono. Nessuno li avrebbe letti se avessero parlato di roba sconosciuta come l'economia. L'amore è una cosa che non si studia a scuola." solleva le spalle. Elia annuisce sentendo le parole importanti espresse dal ragazzo.
"Sono pienamente d'accordo con te. L'amore è un tema che possono trattare anche gli analfabeti, perché per amare non serve saper leggere o scrivere. Per amare non serve nulla. È un sentimento che nasce da una emozione. La differenza tra le due parole è importante. L'emozione incarna uno stato mentale che è successivo ad uno stimolo che ci provoca una reazione immediata per sopravvivere. Ad esempio, sentiamo un boato, d'istinto ci copriamo la testa con le mani. Il sentimento invece è più duraturo nel tempo, ha un'intensità minore, ed è profondamente soggettivo. Ad una emozione corrisponde una reazione, ad un sentimento non deve corrispondere per forza una reazione. Il sentimento è la conseguenza dell'emozione. E questo lo spiegano gli studi. La mia domanda è questa... voi che avete studiato Dante, Petrarca e molti altri poeti di quell'epoca... narravano di un sentimento o di una emozione?"
"Parlavano dell'amore professò, quindi di un sentimento" risponde d'istinto Chicca.
"No... nelle poesie che abbiamo letto parlano sempre delle stesse cose, quindi se lei ha detto che un sentimento è soggettivo, non dovrebbero raccontarci tutti lo stesso, no?" Giulio, con la sua voce esule, si inserisce.
"Non c'è una risposta corretta o errata. L'amore non ha risposte giuste o sbagliate, e oltretutto non possiamo chiedere ai diretti interessati se il loro era un sentimento o un'emozione." il prof si tira indietro.
"Lei che ne pensa però? Era un sentimento o un'emozione?" Manuel zittisce il brusio.
"Io credo che tra di loro si influenzavano molto. Ognuno scopiazzava dagli altri, cambiando giusto qualcosa per sembrare originale. Un po' come fate voi nelle verifiche. Solo che a volte, colui che copia, risulta più bravo di quello dal quale ha copiato. Dante e Petrarca sono gli unici che sono emersi da tutti gli altri poeti di quel periodo. Adesso è molto diverso, perché scopriamo subito quando una persona ha copiato. Abbiamo internet, un'infinità di libri... avere così tanto ci porta una difficoltà: perché è difficile non copiare. Se io scrivo un romanzo, che ho inventato di sana pianta, ognuno potrà ritrovarvi al suo interno spunti che io avrei potuto utilizzare. Ciò significa che ormai creare qualcosa di innovativo è pressoché impossibile. Comunque stiamo andando fuori tema. Non ho idea se loro provassero un'emozione o un sentimento e posso dire che non è importante. Perché volevo trattare un tema ancora più specifico. Domanda per voi: qual è l'amore che viene trattato maggiormente?"
Simone ascolta il discorso, interessato. È bello parlare di questi argomenti, ma non ama intervenire nelle discussioni di classe, se non interpellato.
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Poli Opposti - Simuel
Fanfic"Noi siamo due poli opposti e forse siamo attratti per questo" Testa tra le nuvole pt. 2 - Alfa Due ragazzi. Due poli opposti. Tratto da "Un professore" (Rai 1)