#10

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POV. Jay

Mi irrigidisco mentre sento le sue dolci parole. Stare con lei, solo una volta prima che diventi la moglie di qualcun'altro. Le sue parole gelano tutte le mie fermezze. I muri di ferro che ho costruito così duramente sopra le passate settimane si sbriciolano al suo semplice tocco. Mi manca il suo calore. Sono stato inghiottito nell'oscurità mentre il mio angelo camminava via da me. Ed ora sta estendendo la sua mano a me di nuovo, un'altra volta. Quale fottuto diavolo può resistere ad una simile seduzione?

«Gesù Cristo, angelo. Mi annulli ogni fottuta volta.» mi volto ed afferro la sua faccia prima di collidere le mie labbra sulle sue. Ha un sapore dolce come il miele e la crema che mi fanno ringhiare profondamente nella mia gola. Mi manca il suo gusto ed il suo dolce profumo. Mi manca tutto di lei. La poggio sulla mia scrivania e le sue gambe si avvolgono attorno a me «Angelo, angelo.» respiro nella sua bocca. Dopo che Sam mi ha detto che lui la sposerà, c'erano state molte volte in cui volevo marciare verso il mio angelo e spingerla nelle mie braccia. Quel momento si è realizzato, sono già caduto troppo profondamente. Sono così innamorato di lei ed ancora non lo capisco. O forse solo non volevo ammetterlo. Non volevo mai essere innamorato ed ora è troppo tardi, perché sono già seppellito troppo profondamente. Questo momento, so che non posso andarmene via da ciò. Ho bisogno di strisciare. Dopo che ho realizzato che sono innamorato di lei, avevo bisogno di controllarmi dal correre verso di lei. Perché non sono meritevole del suo amore. So che più lei sta con me, più la corromperò. Avrei voluto spegnere la sua luce e trascinarla nell'oscurità con me. Quindi avevo bisogno di lasciarla andare. Allora ho realizzato, questo è probabilmente la cosa più vicina all'amore. L'amore non è solamente desiderio ed il mio bisogno di soddisfare la mia lussuria. L'amore è puro, anche per un Diavolo. L'amore è generoso. È semplicemente sacrificare se stessi per l'amore della felicità della mia amata. È perché sapevo che avevo bisogno di lasciarla andare. Avevo bisogno di restituirle la luce. Ma perderla era un'angoscia. Mi sono seppellito nel lavoro per smettere di pensare a lei. Ho voluto io stesso dimenticarla, fino a che la vedevo sul suolo scolastico, fissando sognante l'albero del ciliegio. La vedevo ed improvvisamente, potevo sentirmi sollevato. Ha rotto le mie catene con la sua semplice presenza. Ed ora lei è proprio qui solo quando volevo che ci stesse. Con me «Ilenia.» le dico.

Solleva i suoi bellissimi occhi su di me, e sono inglobato in quelle pozze di mare blu. Sono improvvisamente annegato in lei. E questo momento non mi dispiace nemmeno un po'. La bacio come se un ragazzo stesse morendo per l'ossigeno. Provo ad essere gentile in questo momento, ma non ci riesco. C'è una certa urgenza tra di noi. Forse perché sappiamo che questa sarà l'ultima volta. La vado a prendere e la poggio sul pavimento. Inarca la sua schiena, i gemiti sono scappati dalle sue labbra. Questa è la sua canzone per me. Voglio farla cantare più forte. Strascico dei baci dalla sua mascella al suo collo. Succhio sulla sua clavicola, lasciando un succhiotto. Sento il suo brivido, la mia lingua sta danzando sulla sua pelle. La spingo nel mio abbraccio. Proprio ora ho bisogno che lei sia con me. Crolla sul mio petto, le sue mani stanno accarezzando il mio stomaco. Stiamo in silenzio per un po', la mia testa sta ripetendo la nostra conversazione. Non voglio questo alla fine. Voglio spendere il mio tempo con lei domani ed il futuro a venire.

«Perché non credi nell'amore?» chiede Ilenia.

Inclina la sua testa leggermente fino a guardarmi. Bacio la sua tempia, le mie braccia si stanno stringendo attorno a lei.

«Ero sposato prima.» S'irrigidisce e posso sentire che si sta ritirando via da me. La spingo strettamente contro di me, fermandola dall'indietreggiare «Abbiamo divorziato molti anni fa, angelo.» dico gentilmente «ma non era un matrimonio felice. Ero così innamorato di lei e pensavo fossi fortunato ad averla come mia moglie. Adoravo il suolo su cui camminava e rispondevo ai suoi desideri. Ma la mia felice illusione crollò giù un giorno, dopo che tornai a casa dal lavoro.»

Un Diavolo nelle mie bracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora