POV. Jay
Il mio nome è Jay anche se dovrei essere chiamato Lucifero, perché sono il Diavolo piuttosto che un angelo. Non c'è niente di buono in me. Sarò sempre bloccato nell'Inferno, ma sapete cosa? Amo fottutamente tutto ciò. L'Inferno è il mio regno, e tutti i diavoli sono fuori a divertirsi. Ho allentato la cravatta attorno al mio collo. Si estende un formicolio sulla mia schiena, delle perline di sudore scivolano giù sulla mia fronte. La mia maglietta bianca è probabilmente troppo umida. Mormoro un'imprecazione ed apro ulteriormente la finestra per far entrare aria fresca. Odio l'estate. Detesto qualsiasi cosa che abbia a che fare con il calore ed il Sole e con tutte le brutte cose gialle. Odio il mio superiore che non mi permette di insegnare con dei pantaloncini da spiaggia. Professionalità nel mio fottuto culo...una cosa buona riguardo a questo inzupparsi di sudore durante l'estate sono i bikini e le pollastrelle. Le gonne succinte e l'esposizione delle pance. I loro piccoli vestiti non riescono a coprire le forme dei loro corpi. Posso guardare le loro lunghe e snelle gambe, la curva dei loro fianchi che ondeggia quando loro camminano, e le gloriose tette che scoppiano nei loro reggiseni push-up. Il calore presenta una sfilata di sesso gratuito che pulsa nei loro perizomi ogni volta che loro si piegano verso il basso. Cristo, il mio cazzo sta facendo festa là sotto. La campanella suona e gli studenti si dirigono dentro la mia classe. Alcune delle cagne poco vestite si siedono in fondo, mentre le loro tette ondeggiano sui loro banchi e mi sorridono in modo seducente. Rimando il sorriso, mostrando i miei denti assolutamente perfetti.
È assolutamente vero. Il grande lupo cattivo ha iniziato a giocare, mie piccole pecorelle.
Ringrazio i miei genitori tutti i giorni per i miei bei geni. Io sono un predatore perfetto. Quando i miei studenti sono seduti, inizio a spiegare, sfogliando le mie note di Letteratura Inglese. Mentre inizio a spiegare la mia lezione su Romeo e Giulietta di Shakespeare, la porta della classe si apre.
«Scusi sono in ritardo!»
Una dolce e celestiale voce cinguetta dalla porta. Rimango immobile. Riconosco questa voce. Mi volto lentamente, affrontando la ritardataria. I miei occhi restano su di lei ed il mio spirito sale alle stelle. Lei è lì, la ragazza che ho incontrato al Fiddling' Hayes l'altra sera. La ragazza che mi sono scopato. I suoi capelli sono leggermente scompigliati, le onde dorate cadono caoticamente sulle sue spalle. Le sue guance sono arrossate. Sembra come se si fosse appena svegliata da una lunga nottata di puro sesso.
Merda, merda, merda! Sono probabilmente io quello che l'ha ridotta così. Abbiamo scopato nell'hotel la scorsa notte e me ne sono andato prima dell'alba mentre lei stava ancora dormendo. Non sapevo che lei fosse una mia studentessa! Gesù Cristo, ho solo dormito con una mia studentessa. Sto per essere licenziato.
Lei si piega un po' sulle ginocchia per riprendere fiato ed ho una migliore visuale delle sue tette. Si muovono su e giù con il suo respiro. Il mio cazzo si agita come se si fosse improvvisamente risvegliato. Ho leccato e succhiato quei capezzoli duri ieri sera. Lei alza gli occhi e la sua faccia sembra stordita quando mi vede per la prima volta. Rabbrividisco, vedendo la sua bocca leggermente aperta e la sua faccia é improvvisamente rossa come una barbabietola.
«Professore...U-underwood, giusto?» la sua voce esce incerta, come se stesse ancora negando a se stessa il fatto che lei abbia passato la notte con me.
È così dannatamente carina. Mi fa venire voglia di divorarla. Schiarisco la mia gola.
«Sì. Tu sei...» mi sono appena ricordato una cosa. Ha detto il suo nome la scorsa notte. Pretendo comunque di vedere il registro. «Ilenia, prendi posto. Ho appena iniziato.»
Mi fà un sorriso con un piccolo impeto prima di nascondere la sua faccia attraverso i suoi stessi lunghi capelli.
A che cosa stai pensando, angelo mio? Fammi vedere la tua faccia. Guardo le mie note, mentre improvvisamente mi dimentico cosa dire. La mia testa sta turbinando di pensieri su di lei. Cazzo, merda. Lei è una mia studentessa! Guardo in alto e la vedo seduta vicino ad un ragazzo di nome Sam. I miei occhi sono in stato di shock mentre lo vedo tirare le sue ciocche di capelli con le sue dita. Gelosamente dentro di me si muove qualcosa come se fosse un brutto serpente mentre lo vedo baciarle la tempia. Lei si calma vicino a lui, e so che il suo gesto le è familiare. Solleva i suoi occhi su di me, dandomi quello sguardo colpevole. Il senso di colpa non è diretto a me. È per lui. Capisco tutto ora. Lui è il suo ragazzo. Voglio distruggere qualsiasi cosa con le mie mani.
La guardo e riduco i miei occhi a fessure. Come osa questo piccolo angelo toccare il mio corpo, sedurmi, mentre mantiene un amore segreto alle mie spalle? So che i miei pensieri sono completamente irrazionali ma a questo punto la mia testa è annuvolata dalla calda gelosia. Le dimostrerò che cosa succede quando provi ad ottenere le attenzioni di un demone. Nessuno si allontana da un demone ancora in piedi...ma strisciando.
«Ilenia, vieni a cercarmi dopo la lezione. Nel mio ufficio.»
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Un Diavolo nelle mie braccia
RomansaUna storia d'amore poteva cominciare ovunque, ma per Ilenia, è iniziata con la lussuria. Quando ha incontrato Jay in un nightclub, la loro alchimia è stata immediata, intensa e senza alcun vincolo. Hanno trascorso una notte insieme prima di separars...