Sei

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Scese dall'auto in punta di piedi, prendendo la mano di Francisco che l'aspettava fuori dall'auto.

Quando alzò lo sguardo i flash la accecarono, strinse gli occhi forte e poi li riaprì sbattendoli più volte per cercare di abituarsi ai fasci di luce accecante che le macchine fotografiche dei giornalisti mandavano all'impazzata.

Francisco iniziò a camminare verso 'ingresso trascinandola con se verso l'ingresso del grande palazzo di cerimonie dove era stata organizzata la cena per raccorta fondi.

Entrò nel grande salone pieno di tavoli apparecchiati con estrema eleganza, le tovaglie bianche candide e i bicchieri di cristallo erano illuminati dalle alte candele poste al centro di ogni tavolo.

Si allungò per riuscire a vedere qualcuno dei ragazzi in fondo alla sala e intravide i ricci di Harry e i capelli biondi di Niall. Staccò la mano da quella di Francisco e si incamminò lentamente verso i ragazzi. Quando Niall la vide la salutò con un forte abbraccio e le presento alcune signore che dovevano essere delle attrici.

-Si, sono a Los Angeles per registrare le nuove tracce e pensò che potrò tornare a casa fra un po'- disse ridendo nervosamente.

-Oh, ne senti tanto la mancanza?- chiese una delle signore.

-Ovvio, è sempre difficile stare lontani da casa, poi è sfiancante fare la spola fra America e Italia.- disse sorridendo amaramente.

-Margherita!- urlò un ragazzo moro prima di sollevarla mentre la abbracciava e la faceva volteggiare in aria.

-Calum mettimi giù per favore!- urlò ridendo facendo girare mezzi invitati.

-Ohh, Marg! Mi sei mancata tantissimo!- disse lasciandola a abbracciandola forte.

Poi la salutò anche Michael, il ragazzo dai capelli rossi stavolta.

-Come va fiorellino?- disse Liam apparendo dietro le spalle di Michael con accanto Harry.

-Benissimo- disse lei sorridendo.

-Zayn e Louis purtroppo non sono potuti essere presenti, sono entrambi in Inghilterra.- si spiegò Harry.

-Oh, almeno sono a casa dai! Ci sarà l'occasione di ritrovarsi anche con loro.- disse sorridendo ai ragazzi.

Una mano le si posò sulla spalla, poi una risata da capra si diffuse nell'ambiente.

-Ash!- urlà abbracciandolo. Dietro di lui, mentre fissava lo schermo del telefono con la fronte corrugata c'era Luke.

-Okay, possiamo iniziare a mangiare?- chiese Niall mentre tutti parlavano creando una confusione tale che tutti i tavoli intorno li guardavano male.

Quando non parlava con i ragazzi, lo fissava, non poteva farne a meno. Lo trovava così diverso e così familiare allo stesso tempo che le mandava a puttane il cervello. Non riusciva più a collegare. Lo vedeva tranquillo a parlare con gli altri e ridere, poi corrugare la fronte e fissare il vuoto nel suo piatto.

Odiava non capirlo, odiava non capire qualcosa in generale, la faceva sentire in soggezione.

-Devo andare un attimo a salutare una persona.- disse alla fine alzandosi e incamminandosi verso un tavolo in lontananza.

Doveva alzarsi sentiva la sua testa esplodere. Quando fu fuori dalla vista dei ragazzi cambiò direzione e entro nel bagno delle donne. Tirò un sospiro di sollievo costatando che fosse vuoto.

Posò la borsetta sul lavandino, accese l'acqua e se la fece scorrere sulle mani fissandole. L'acqua era talmente fredda che le mani stavano iniziando a intorpidirsi.

Spense l'acqua e alzò lo sguardo. Riflesso nel vetro dietro di lei c'era Luke. Gli occhi blu fissavano i suoi marroni nel riflesso allo specchio.

-Cosa stai facendo qua?- chiese lei voltandosi di scatto verso il ragazzo.

Lui non le rivolse parola, si avvicinò, le accarezzò delicatamente la guancia e poi la baciò.

Nel suo stomaco si formarono farfalle, lombrichi, api, unicorni, tutto quello che poteva sentire lei lo stava sentendo. Le mancava. Le mancavano le sue labbra, i suoi occhi, i suoi capelli, le mancava il modo in cui si sedeva con i gomiti sulle ginocchia, il modo in cui rideva a bocca aperta, il modo in cui le sue mani esploravano il suo corpo, il modo in cui la faceva sentire viva.

-Ma che cazzo stiamo facendo?- disse lei staccandosi e serrando la mascella.

-Quello che volevo fare da sempre.- disse cercando di nuovo il contatto con le labbra della ragazza.

-Quello che volevi fare magari è sbagliato.- disse fra un bacio e l'altro.

Lui la strinse di più a se e assaporò di nuovo quel contatto che non sentiva da tempo e che gli creava così tanta nostalgia.

-E' ingiusto che una cosa che ti fa sentire così bene sia estremamente sbagliata.-

-Ehi, ehi, Luke, dobbiamo andare di la.-

Si staccò silenziosamente da lei, gli diede le spalle e se ne andò dal bagno dando una spallata alla porta. Aspettò qualche minuto prima di uscire anche lei e tornare al tavolo con il resto dei ragazzi.

Undercover || Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora