-Co..come va?- sussurrò al microfono.
-Si va avanti, tu?- disse l'altro con voce roca.
-Bene..- lasciò intendere.
-Complimenti per ieri sera!- esordì nascondendo il nervosismo.
-Grazie mille, anche a te e i ragazzi. Salutameli tanto!- disse sorridendo.
-Certo, salutami le ragazze e Francisco.- la spiazzò. Non pensava sapesse di Francisco o per lo meno non ancora.
-Okay..-
-Allora, Luke ci sentiamo presto!- disse l'uomo.
-Certo!- fece lui.
La telefonata terminò e la mente di Marg iniziò a pensare freneticamente a Luke e a Francisco mentre il suo stomaco si contorceva.
-Ei, ho appena finito.- disse al telefono mentre con l'altra mano firmava un paio di autografi. Diede un bacio sulla guancia a una fan e si incammino velocemente verso l'appartamento vicino a Venice Beach, il suo appartamento.
La casa discografica le aveva regalato un attico, in primis aveva pensato che era un'idea assurda, che infatti é, poi però aveva accettato pensando alla sua piccola camera con letto a castello a Firenze.
A dirla tutta, Firenze le mancava, le mancava ogni cosa, dal tramonto dall'agriturismo, alla piazza davanti casa sua, a Ponte Vecchio la notte e soprattutto le mancava la sua famiglia, comprese Lavinia e Laura.
Laura aveva iniziato a lavorare nel ristorante del padre, mentre Lavinia passava i pomeriggi in un piccolo bar per racimolare i soldi che le occorrevano per iniziare gli studi all'estero, precisamente a L..A.
Premette il bottone dell'ascensore nell'atrio bianco del palazzo, arrivò dopo poco. Entrò e fissò le porte chiudersi e subito iniziò quella canzoncina inquietante e noiosa che le faceva quasi apprezzare le buone e vecchie scale.
Uscì dall'ascensore afferrando le chiavi da dentro la borsa.
-Hey.- sentì ridacchiare.
Si girò di scatto e sorrise subito vedendo il viso del ragazzo.
La mascella pronunciata, gli occhi blu e i capelli biondi con delle ricrescite più scure, lo rendevano riconoscibile all'istante.
-Niall!- urlò lei buttandogli le braccia dietro il collo e abbracciandolo forte.
-Marg!- urlò lui imitandola.
-Che ci fai qui stupido?- disse sorridendo lei.
-Sono venuto a trovarti!- disse ovvio.
-Come sai il mio indirizzo?- si accigliò lei. -Ohw, è bastato chiedere al grande capo Sony.- disse facendo spallucce.
-Mi sei mancato tantissimo.- disse lasciandolo andare.
-Anche a me, noi, sei mancata tanto.- disse lui ridendo.
Aprì la porta e fece entrare l'amico nell'appartamento.
-Wow, ti hanno sistemato bene eh?- chiese lui ovvio.
-Mi sarei anche accontentata di un monolocale.- disse lei ridendo.-Allora? Come va?-
-Mmh tutto apposto dai, tu?-
-Benissimo. Ho sentito l'intervista.. imbarazzante.- disse sedendosi sul divano.
-Abbastanza.- disse lei prendendo un bicchiere d'acqua e sedendosi accanto a Niall.
-"Siamo solo amici" ma per favore!- disse coprendosi con la mano gli occhi e ridendo.
-Mica potevo dire che stavamo insieme.- disse lei seria.
-Il record di Luke, sei giorni.-
-Zitto stupido.- gli tirò un cuscino.
-È la verità, sono convinto che avreste resistito anche a 5000 miglia di distanza.-
-Non mi rattristare Niall, veramente.- disse sbuffando.
-Ah giusto, sabato sera sei a una cena di beneficenza con me, i ragazzi e Luke. Okay si è fatto tardi vado!- disse velocemente per poi alzarsi dal divano.
-Okay.. Cosa?!- disse alzandosi Marg.
-Si è fatto tardi dovrei and..-
-No, cosa dovrei fare sabato?-
-Venire a cena con me.. e i ragazzi.... e Luke.- disse in una smorfia.-È per beneficenza.... andiamo.-
-Va bene, ma sappi che mi metterai in imbarazzo veramente.-
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Undercover || Sequel
Novela JuvenilForse in otto mesi non mi è ancora passata realmente, e non arriva nessuno. Non arriva nessuno a farti sentire meglio, non arriva nessuno a tappare quelle voragini che si aprono. Sequel di Disconnected.