14 (One-shot)

34 3 1
                                    

Ciao a tutti!
Spero che la raccolta vi stia piacendo.
Vi chiedo di commentare, almeno questa storia, perché ci tengo molto e voglio sapere i vostri pareri.
Vi lascio alla nuova one-shot, ambientata subito dopo la morte dell'Akutagawa marchiato (fine dell'anime).
Il nome dell'OC si ispira ad una scrittrice giapponese realmente esistita.
Scusatemi per eventuali errori di scrittura.
Buona lettura!

Nome OC: Akiko Yosano
Personaggio: Naoya Shiga
Titolo: Sono qui

La battaglia era finita, avevano vinto.
Avevano salvato la letteratura, soprattutto i libri del vero Akutagawa Ryunosuke e ora tutti erano vivi, proprio tutti, anche Shiga Naoya.

Nonostante lui fosse venuto a mancare quando si trovava in missione con Dazai, nel libro di Akutagawa, "Il ritratto dell'inferno", lui ora era lì, grazie al potere dell'Alchimista.

Akiko lo guardava ipnotizzata, mentre il ragazzo dai capelli blu parlava con Mushanokouji.

Tutti stavano chiacchierando felici dopo la vittoria, invece la ragazza dai capelli lilla no.
Non ci riusciva, l'unica cosa che in quel momento pensava era che il ragazzo che amava era lì, a pochi passi da lei.

Akiko, era sempre stata innamorata di lui, ancora prima della loro Resurrezione.
Si conoscevano da tempo, così come conosceva Mushanokouji.
Erano amici, molto uniti, e quando aveva saputo che era venuto a mancare il suo cuore si era spezzato.

Poi, l'aveva visto in vita, grazie all'Alchimista, ma per salvare Akutagawa (il marchiato) era morto.
L'aveva abbandonata, di nuovo, e più che altro senza che lei riuscisse a dirgli ciò che provava.

-Akiko, abbiamo vinto!- esclamò il suo amico dai capelli rossicci mentre le sorrideva.
Lei annuì, con le lacrime agli occhi, e il suo cuore iniziò a battere all'impazzata, quando Shiga spostò i suoi occhi smeraldini dal loro amico a lei.

In quel momento non ce la fece più e scoppiò in lacrime.
Il rossiccio la guardò sorpreso, mentre il blu si avvicinava a lei.
Stranamente, l'attirò a sé e la strinse forte, ma senza farle male.
Akiko posò la guancia sul suo petto, mentre l'attenzione di tutti i presenti si focalizzava su di loro.

-Non piangere, stupida.- disse Shiga, cercando di comportarsi normalmente, ma non ci riuscì e le sue parole risultarono dolci.

La lillina strinse la maglia del ragazzo tra le mani.
Non voleva lasciarlo andare.
Pensava, che se lo avesse lasciato lui se ne sarebbe andato, l'avrebbe lasciata, di nuovo.

Shiga le passò una mano tra i capelli scompigliandoli un poco, ma questo gesto non diede fastidio alla ragazza, che, anzi, si rasserenò.

-Naoya!- esclamò lei mentre terminava di piangere.
-Sí?- chiese lui guardandola.
-Non te ne devi andare mai più! Stupido!- urlò lei, talmente tanto forte, che la sua voce rimbombò all'interno della biblioteca, che prima era stata teatro dello scontro finale.
-Va bene.- rispose solamente lui.

Lei alzò la testa e i suoi occhi viola incontrarono quelli verdi di lui.
Akiko arrossí inesorabilmente.
Quanto odiava e quanto amava quello sguardo al tempo stesso!

-E ora smettila di piangere.- l'ammoní il blu sorridendo leggermente, mentre la lilla annuiva.

Tutti iniziarono a parlare, come prima, ignorando i due ragazzi.
Sapevano che Shiga voleva dirglielo.
Voleva dirle ciò che provava, ma che non era mai riuscito a dire a lei.
Tutti ne erano a conoscenza, tranne la diretta interessata, ma alla fine era così anche per i sentimenti della ragazza dai capelli lilla.

-Senti, ti devo dire una cosa.- iniziò a dire Shiga mentre lei annuiva, facendogli capire che poteva proseguire.

In realtà lui non disse molto, furono i gesti a parlare.
Infatti, si piegò un po' e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza, che sbarrò gli occhi sorpresa.
Poi, però ricambiò il bacio e dopo neanche un minuto, che a loro sembrò un'eternità, si staccarono.

-Io ti amo.- dissero in coro i due arrossendo e sorridendo al tempo stesso.
Sorridevano, perché erano felici di sapere che i loro sentimenti, che avevano sempre celato all'altro, erano ricambiati.

Gli occhi di Akiko, si riempirono nuovamente di lacrime, questa volta però di gioia, non di paura e tristezza accumulate.

Si ributtò tra le braccia di Shiga, e circondò il collo di lui con le sue braccia.

-Naoya. Promettimi di non lasciarmi mai più. Non abbandorarmi, ti prego.- disse la ragazza stringendosi ancora di più al blu, che mise una mano sulla sua testa, dolcemente.

-Sí, te lo prometto. E ora non avere paura, perché io sono qui.- affermò il ragazzo.

Quel giorno, Shiga Naoya, giurò di non abbandonare più la donna della sua vita e di rimanere sempre al suo fianco.

Bungou To Alchemist : Shinpan No HagurumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora