Six

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Era trascorsa all'incirca una settimana dal plenilunio, e Remus era tornato a Hogwarts come se niente fosse successo. Non ringrazierá mai abbastanza il Professor Silente, per ció che gli aveva concesso. Se non fosse stato per lui, probabilmente non avrebbe mai messo piede a Hogwarts, a causa della sua licantropia.
Quel sabato mattina, Remus approfittó del bel tempo per andare a fare una passeggiata al
Lago nero, prima che gli toccasse un intero pomeriggio di studio.

 Il ragazzo si arrampicó su una piccola scogliera che si proiettava sempre più dentro al lago, fino ad arrivare alla sua sommitá. Guardando il suo riflesso nell'acqua sorrise, ripensando all'ultimo giorno del sesto anno: le lezioni e i test erano finiti, lui e i Malandrini, Lily compresa si trovavano al lago nero per fare un bagno che rappresentasse l'inizio delle vacanze estive. James, il solito burlone, aveva spinto Lily giú dalla scogliera, facendole fare un tuffo con l'inganno. ancora ricorda le urla stridule della ragazza, finita in acqua.

"Hey, Narciso."
Remus si giró di scatto, ritrovandosi affianco Splendora, che probabilmente si era smaterializzata affianco a lei. Il ragazzo, accovacciato, perse l'equilibrio, per poi cadere nell'acqua. La ragazza si sporse dalla scogliera, vedendo il povero Lupin fradicio come un pulcino.

"Ammetto che non era questo il mio intento, peró ha fatto ridere." Urló lei, dalla cima.
Le sue risate furono presto interrote: Remus si stava dimenando nell'acqua, sbracciandosi a più non posso. Il ragazzo scese sott'acqua, con il braccio alzato, che pian piano caló giù. Splendora sbiancó.
Immediatamente  si tolse gli stivali, e si buttó in acqua. Remus era sott'acqua, privo di sensi, che scendeva sempre di più. Splendora nuotó fino a raggiungerlo, per poi prendergli la mano. Con un colpo di bacchetta, i ragazzi vennero sparati fuori dall'acqua, finendo vicino alla riva. Splendora, completamente fradicia, trascinó il corpo di Remus fino alla spiaggia di ciottoli.
"Lupin!" Gridó, senza ricevere risposta.

"Andiamo Lupin, svegliati!" La ragazza temporeggió, per poi arrivare alla conclusione di dover esercitare una manovra di primo soccorso. La ragazza portó all'indietro la testa di Remus sollevandogli il mento, e gli tappó il naso. Si avvicinó piano, per eseguire la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco. Quando le loro bocce erano vicine, quasi stavano per toccarsi, Remus rinvenì.

"Scherzetto." Disse Remus, guardandola con occhi vispi.
Splendora, a pochi centimetri dal suo viso, lo guardó, per poi tirargli uno schiaffo sul braccio.

"Deficiente!- Gli gridó, alzandosi con tutta fretta. Si strinse i capelli in una ciocca, per strizzare fuori l'acqua dai lunghi capelli, per poi  farli ricadere sulla schiena. - Mi hai fatto prendere un grosso spavento, non farlo mai piú!"

"Sei tu che mi fai spaventare ogni volta, con il tuo passo... Felpato." Remus si sentí strano, solitamente era Sirius ad avere il passo felpato, da cui deriva il suo soprannome.

Splendora roteó gli occhi, e gli diede le spalle, osservando il lago. Adorava il lago nero, soprattutto in inverno, quando ghiacciava. Era solita pattinarvici sopra la mattina presto, prima delle lezioni.

"È una bella giornata, il lago è pulito e non fa troppo freddo... Tanto  vale farsi una nuotata. Ti va?"

"Dipende. Sai nuotare?" Chiese lei a braccia conserte, con un sorriso appena accennato.

"Mi conviene, anche perchè sei una pessima bagnina."

"Scusami? Ho fatto tutto in due minuti contati, e ho dovuto trascinare il tuo corpo alto un metro e novanta fino a riva."

" Splendora, sto scherzando."  Disse, mettendole una ciocca umida dietro l'orecchio.

"Scusami, devo abituarmi al sarcasmo e alle interazioni sociali."

" Tranquilla. - disse. Un silenzio cadde tra loro due, ma fu ben presto interrotto da Remus, che come al solito voleva sdrammatizzare la situazione. - Adesso ti faccio divertire un po'."
Il ragazzo la prese di peso, tenendola saldamente per le gambe. La ragazza, leggermente agitata si aggrappo' al suo collo, non convinta.

"Cosa hai in mente, Lupin!? Mettimi giú!"  Il ragazzo rise, mentre avanzava sempre di piú nell'acqua.

"Lasciati andare, divertiti e goditi questa giornata.- Il ragazzo le sorrise, per poi iniziare il conto alla rovescia.- Uno, Due..."

"Remus! non-
Splendora non fece in tempo a finire la frase, che si ritrovó nuovamente in acqua, con il naso tappato. La ragazza riemerse con tutti i capelli fradici e spettinati sul viso.

"Questa me la segno." Disse, sorridendo.
Remus rise, e nuotó in sua direzione per raggiungerla.

" Ho visto una leggera curvatura agli angoli della tua bocca,  ti stai divertendo."

"Potrei." Rispose Splendora, per iniziare a nuotargli attorno.

"Questa scena è molto ansiogena." Ammise lui, osservandola nuotare.

I due, passarono il resto del tempo ad asciugarsi al sole, sullo scoglio. Remus, amava disegnare, infatti il suo intento iniziale era quello di dipingere una veduta del lago.  La sua attenziine peró, si spostó immediatamente sulla figura di Splendora, baciata dagli ultimi raggi del sole. Il ragazzo estrasse un taccuino dallo zaino verde, e incominció subito a disegnarne la figura, con tanto di chiaro-scuro a grafite.  

Addosso teneva solo una maglietta grigia a maniche lunghe, che ancora umida, le aderiva perfettamente alle sue forme, lasciando intravedere il reggiseno nero.
Splendora aprì gli occhi, e lo osservó incuriosita.

"Che stai facendo?- Chiese, alzandosi con il busto per sbirciare.- Sono io?"

"Aspetta, mettiti giù, non ho ancora finito."

La ragazza lo ascoltó, poggiandosi nuovamente nella stessa posizione di prima: una gamba piegata, e l'altra distesa sulla roccia, con entrambe le braccia sotto la testa.
Quando il tramonto era quasi sceso del tutto, Remus aveva terminato il suo disegno. La ragazza lo guardó girare il taccuino, piuttosto imbarazzato.

"È davvero bello. Sei molto bravo."

Remus arrossì, contento che il suo disegno le fosse piaciuto. La trovava un soggetto davvero interessante.

"Te lo regalerei volentieri, ma questo vorrei tenerlo come ricordo di oggi. Spero di poterne fare altri...Se tu sei d'accordo"

"Io da qui non scappo." Sorrise, per poi incominciare a rivestirsi. Il sole ormai era calato totalmente, e iniziava ad arrivare la brezza serale.
Remus si avvicinó, e le mise il suo mantello da grifondoro sulle spalle, poichè aveva ancora i capelli umidi.

"Grazie Remus, sei molto gentile."

"Staresti bene tra i Grifondoro, secondo me." Disse lui, standole vicino.

"Non saprei, ma non escludo la possibilità."
I due si guardarono negli occhi, e allentarono il passo. Remus era molto attratto da lei e dalla sua persona, voleva tanto che nascesse qualcosa di piú. Tentó di avvicinarsi, per baciarla, ma le parole di lei frenarono presto il suo entusiasmo.

"Sei un buon amico, Remus. Grazie per non aver detto ai tuoi amici che sono un animagus."

"Ho fatto una promessa, no?"
Quelle parole lo demolirono istantaneamente. Per lei era solo un amico, ma lui non era sicuro che questo poteva bastarle.
Splendora gli sorrise, levandosi poi il suo mantello di dosso.

"Te lo ridó, altrimenti i miei compagni mi faranno mille domande."

"Certo...Grazie per la bella giornata, mi sono divertito."

"Anche io, tanto."

Les Fleurs De Lune - Remus Lupin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora