RACCONTI

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Come per il capitolo con presente solo la Kiribaku, voglio trasmettere il rapporto che hanno questi altri due personaggi con Denki. 

Momo's pov 

Era il fine settimana, io e Shoto decidemmo di passarlo a casa, ci piaceva passare del tempo insieme senza impegni particolari, tanto è vero che, da lì a poco saremo andati a convivere. 

Decisi di preparargli una cenetta, nulla di tanto elaborato, solo per cambiare il solito cibo da asporto che mangiavamo sempre, soprattutto quando decidevamo di uscire con i miei amici, una cosa sempre presente era la pizza. 

Shoto arrivò mentre stavo infornando la pasta al forno.

Decidemmo, nell'attesa di leggere un libro insieme, parlava di una storia d'amore ed era un modo carino per passare il tempo, soprattutto perché ci cimentavamo nel recitare i dialoghi tra i protagonisti, era un po' come se ci rivedessimo nel loro amore. 

Fummo interrotti nella lettura da un messaggio di Denki, era un video di due gatti che si abbracciavano con descrizione "Mi hanno ricordato te e Shoto, troppo carini", Shoto ridacchiò, poi mi chiese:

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Fummo interrotti nella lettura da un messaggio di Denki, era un video di due gatti che si abbracciavano con descrizione "Mi hanno ricordato te e Shoto, troppo carini", Shoto ridacchiò, poi mi chiese:

S: Com'è che siete amici voi due non l'ho mai capito, siete così diversi guardandovi da fuori. 

M: Non l'ho capito bene nemmeno io, un giorno stavo cercando Jirou a scuola, sai io avevo fatto la primina quindi ci trovavamo in due classi diverse, e mi imbattei in lui fuori la porta della sua aula. Da allora non ci siamo più separati. Certo abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma, riesce sempre a farmi ridere quando nota che sono giù di morale, ed io mi sono sempre comportata un po' come una mamma con lui. Sai, non ha un bel rapporto con la sua, e lui mi ha aiuta tanto quando mi sentivo insicura, anche quando von mi sentivo abbastanza per stare con te. Sai, magari non capisce subito le cose e pare sia sempre su un altro mondo ma è uno degli amici più cari che ho. 

S: Tu sei abbastanza, Momo. 

Mi prese la mano e me la baciò, era sempre così dolce con me, riusciva a farmi stare bene anche solo sorridendomi appena mi vedeva. Mi faceva stare bene pensare che si interessasse alla mia vita, mi sentivo sempre di troppo e fuori luogo a parlare di me ma, con lui, con lui era tutto diverso, con lui riuscivo ad essere me, la vera me, e non la Momo forte e capace di tutto che i miei amici conoscevano.

M: Sai, un po' mi dispiace che lui e Jirou si siano lasciati

S: Che è successo tra di loro? 

M: Sto per dirti una cosa che io in realtà non dovrei sapere

Shoto mi guardò con fare interessato 

S: ti ascolto 

M: Bene, ecco, vedi, tu li hai conosciuti come coppia, giusto? Diciamo che non erano una normale coppia, erano una cosa idealizzata su una prima attrazione che hanno provato entrambi verso l'altra. 

S: In che senso? Stavano insieme per finta? 

M: Non esattamente, vedi ai principi della nostra amicizia, Denki, mi parlava spesso di ciò che Provava per Jirou, lo attraeva, sia fisicamente sia mentalmente, diciamo quasi che quei due sembravano completarsi l'un l'altra, ma, un'altra cosa che lui mi diceva spesso era che sentiva come se ci fosse un tassello mancante nel loro rapporto. Parlando con Jirou, poi, ho scoperto, che questa mancanza che provava Denki proveniva dal fatto che si sentisse attratto da altri ragazzi, lei me lo ha confidato, ma Denki non ha idea che io lo sappia, anzi, non vuole che io lo sappia, probabilmente non mi reputa abbastanza capace di capire la situazione. 

S: Sono sicuro che non è così, sei una ragazza intelligente e questo lui lo sa perfettamente, forse non si sente pronto a parlarne. 

M: Sarà...

Mi alzai, per andare a controllare il pranzo, ero un po' presa male, per via del discorso appena fatto, Shoto se ne accorse e decise di alzarsi con me, mi fermò, tirandomi per la mano, mi accarezzò il volto, mi abbracciò e poi mi stampò un bacio sulle labbra. 

Poggiò la sua fronte sulla mia, tenendomi per i fianchi

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Poggiò la sua fronte sulla mia, tenendomi per i fianchi. 

S: Nessuno è perfetto, Momo, ma tu fai di tutto per esserlo, vorrei essere almeno la metà di quello che sei tu. 

Quasi avrei voluto piangere a quelle parole, sapeva sempre cosa dire, gli sorrisi dandogli un bacio sulla fronte. 

M: Grazie, Shoto. 

S: Per cosa? 

M: Per le belle parole, per essere qui, per aver scelto me. 

S: Momo, tu sei la mia esatta metà, senza alcun tassello mancante. 

Con quelle parole mi regalò anche un sorriso, era raro vederlo sul suo volto e, quelle poche volte che accadeva mi faceva sempre sentire importante, come se stesse mostrando una parte di se che non voleva condividere con nessuno, con nessuno tranne che con me, e questo, questo mi faceva felice. 

Controllai la pasta al forno, che era pronta. La impiattai e chiesi a Shoto di sistemare la tovaglia sul tavolo in modo da non sporcarne molto il legno. 

Dopo pranzo ci sedemmo sul divano, Shoto con le gambe incrociate, io con la testa poggiata sulle sue spalle e le gambe sul resto del divano, mettemmo su un film, ma ci addormentammo. 

All of the stars have a reason {Shinkami}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora