Angeli e Demoni [Bajifuyu]

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Dopo qualche settimana, quando sono fuori casa, rivedo spesso Chifuyu. A quanto pare non ha capito che non deve seguirmi. Però, da quando ho parlato con gli altri, non riesco più a vedere questa situazione come una cosa soltanto negativa. Per colpa delle parole di Mikey mi sto convincendo che non sia una vera e propria minaccia.

Sono a pranzo fuori con gli altri e lo noto a qualche tavolo di distanza. Basta, vado a parlarci. Mi alzo e mi vado a sedere davanti a lui, sotto gli sguardi straniti di tutti. «Ed eccoti di nuovo.» Lo guardo aspettando che mi parli. «Mi spieghi perché mi stai seguendo?»

Sto provando a rimanere calmo per non spaventarlo. Andare con la forza non ha funzionato, voglio vedere se con la gentilezza riesco a capire qualcosa. «Scusami, devo andare!» Si alza in fretta ed esce dal ristorante. Provo a seguirlo ma anche sta volta mi sfugge.

Torno dai miei amici e Mikey subito mi domanda «Che stai combinando-», «Non l'avete visto? Era qui, ma mi è sfuggito.» Gli rispondo. «Visto chi?» Mi chiede Draken, molto confuso. «Il ragazzo di cui vi parlavo. Quello biondo con gli occhi verdi.» Mi guardano tutti come se fossi completamente pazzo. «Non l'avete visto?» Loro come risposta semplicemente scuotono la testa.

Che strano… Vabbè magari erano concentrati a mangiare e chiacchierare. Mi rimetto seduto al loro tavolo e continuiamo il nostro pranzo tranquillamente.

Questi episodi molto bizzarri sono andati avanti per tanto tempo. Ogni volta che vedo Chifuyu cerco di inseguirlo ma non riesco mai a prenderlo, inoltre nessuno riesce a vederlo.

«Mikey ti giuro che era qui!» Gli dissi guardandolo sperando che questa volta l'abbia visto anche lui. «Secondo me stai impazzendo.» Mi risponde semplicemente, continuando a mangiare. «Come hai fatto a non notarlo!» Mi sto seriamente esaurendo, tutto ciò è così assurdo. Decidiamo di non farci troppo caso e continuiamo per la nostra strada.

Purtroppo per colpa di Chifuyu mi hanno cacciato dalle riunioni della Toman. Diciamo che spesso gli interrompevo per rincorrere il biondino. So quello che succede e quello che dicono a queste "assemblee" grazie al mio vice, nonché migliore amico, Kazutora; credo sia l'unico che non mi crede completamente andato di testa, forse perché è più pazzo di me.

Non riesco più a stare tranquillo, ovunque vado lo vedo e non riesco più a distinguere se ci sia realmente o no. Molte volte ho sognato che mi seguisse anche dentro casa, o che ce ne fosse più di uno.

La maggior parte dei miei amici, apparte quelli più fidati, non escono più con me e mi credono irrecuperabilmente pazzo, mi guardano male anche se dico cose sensate. Inizialmente picchiavo chiunque mi trattava in questo modo ma dopo svariati giorni ho deciso di lasciar perdere.

Sono su una panchina al parco, solo come in cane. Vedo passarmi davanti tutte persone gioiose… C'è chi è innamorato, chi ha una famiglia felice e chi è con amici. Sono l'unico solo. Sono l'unico a non avere un'anima gemella, sono l'unico a non avere una buona famiglia e l'unico che rimarrà senza amici.

Non riesco neanche più a piangere, ho finito le lacrime. Semplicemente mi dispero, perdendomi a guardare coloro che non sono impazziti per colpa di uno stupido ragazzino biondo.

Tutte le facce iniziano a mutare, diventano sempre più simili a quella di Chifuyu fino a diventare identiche alla sua. Mi guardo intorno confuso e spaesato. Corro verso casa, l'unico posto sicuro che mi è rimasto. Corro così velocemente che rischio di cadere svariate volte.

Finalmente arrivo dove nessuno può giudicarmi. Vado in cucina e prendo un bicchiere d'acqua, la bevo e cerco di calmarmi. Sto seriamente perdendo la testa. È tutta colpa di Chifuyu, perché cazzo mi deve perseguitare?!
Non lo conosco neanche, non può avercela con me.

Vado in bagno, mi sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio. Noto qualcosa dietro di me, così mi giro in fretta ma non c'è niente-

No no no no il mio posto sicuro si sta sgretolando. Vado a controllare se la porta di casa è chiusa e la trovo sigillata. Tiro un sospiro di sollievo, era solo la mia immaginazione.

Mi distendo sul letto e mi addormento senza nemmeno cenare.

La notte non l'ho passata in modo sereno e tranquillo, continuavo a fare incubi su incubi senza capire se fossero reali o meno.