Angeli e Demoni [Bajifuyu]

𓆩 4 𓆪

Ho ricominciato a vivere, all'incirca. Chifuyu non si nasconde più ed è praticamente venuto a vivere da me.
«Quindi mi osservavi anche quando ero in casa?» Mi annuisce senza staccare gli occhi dalla TV. «Anche quando ero in doccia?» Noto che arrossisce violentemente. «N-no, mentre eri in doccia aspettavo fuori dalla porta.» Sorrido nel vederlo così imbarazzato.

Mi avvicino un po' a lui. «Qualche volta uscivo nudo da lì.» Sto cercando di stuzzicarlo, sono solito fare battutine del genere. «Lo so, infatti scappavo fortissimo.» Ridacchio, è sempre più rosso.

Stiamo guardando un film noioso e sentimentale, a lui piacciono molto. Ha iniziato addirittura a piangere- Gli passo un fazzoletto e si asciuga le lacrime.

«Perché gli oggetti puoi toccarli ma me no?» Chiedo spontaneamente. «Non potrei dirtelo ma ormai sto disobbedendo continuamente quindi…» Sembra rifletterci un po' poi riinizia a parlare. «Diciamo che posso scegliere quando diventare "intoccabile".»

Lo guardo con un luccichio negli occhi. «Quindi posso toccarti?» Lui scuote immediatamente la testa e mi spiega meglio. «Non ci è permesso toccare gli umani, specialmente coloro che ci hanno assegnato. Non posso proprio infrangere questa regola, dicono che ci saranno conseguenze terribili.» Si è rattristato molto e non sta neanche più guardando la TV. «Vabbè, convivremo senza toccarci. Mi piace stare in tua compagnia.» Gli sorrido e cerco di tirargli su il morale.

Vorrei poter fare con lui tutto quello che fanno gli altri, invece quando sono fuori devo far finta che non esista la maggior parte delle volte.
Non ha i miei stessi bisogni, non ha bisogno di dormire e mangiare. Mi piacerebbe sapere che cos'è…

Mi ha convinto a tornare a scuola, dice che è importante e che mi servirà nella vita. Non volevo andarci inizialmente ma ha promesso che mi sarebbe stato accanto.

Il trauma più grande è doversi alzare presto la mattina. Chifuyu deve chiamarmi svariate volte prima che mi decida ad alzarmi.

Mentre sono in bagno mi prepara la colazione. Lo vedo ai fornelli e vorrei tanto abbracciarlo da dietro… Mi metto a sedere al tavolo e mi porta il cibo. «Non sei elettrizzato per il rientro a scuola?» Lo guardo ancora mezzo rincoglionito e scuoto la testa, l'unico felice sembra lui.

Finisco di mangiare e usciamo di casa. Mentre stiamo andando a scuola, e Chifuyu si trova accanto a me, arriva Kazutora di corsa e mi abbraccia. «Non osare più sparire così!» Lo sposto di lato per far spazio a Chifuyu. «Scusa, scusa. Ora ho finalmente risolto i miei problemi.» Mi guarda tutto sorridente ed andiamo in classe.

Il primo giorno passa così lentamente che credevo di morire di vecchiaia ascoltando le lezioni.

«Sono felice che hai risolto questa cosa di Chifuyu.» Inizia a dirmi Kazutora mentre torniamo a casa. «Adesso hai smesso di vederlo?» Rido per la sua domanda e mi guarda stranito. «Ora so che è reale e ci parlo abitualmente.» Gli rispondo senza troppi problemi. Sgrana gli occhi. «Sei impazzito proprio per bene eh.» Ridacchio e continuiamo per la nostra strada.

Ci salutiamo ed entro in casa, seguito a ruota da Chifuyu. Sembra turbato, forse non avrei dovuto dire a Kazutora di lui- «Oddio scusa, avrei dovuto mentirgli. Mi è venuto spontaneo…», «Eh? Ah- No no tranquillo, tanto non ti ha creduto.» Sospira e si mette seduto sul divano. Ma che gli prende-

Mi metto accanto a lui. «Hey, cosa c'è che non va?» Non mi guarda neanche, anzi gira ancora di più la testa dalla parte opposta. «N-niente.» Non è convincente-

Mi lancio cercando di abbracciarlo ma ci passo attraverso, beh almeno ora riesci a vederlo in viso. Noto che sta piangendo e mi impanico. «No oh, che succede?»

Mi ritiro su, accanto a lui. «È s-solo che vorrei poter essere nuovamente umano…» Dice singhiozzando. «Vederti con il tuo amico, abbracciati l'uno all'altro, mi ha fatto desiderare di essere lui.» Continua a piangere ma non so che fare. Di solito in situazioni del genere cerco di confortare le persone abbracciandole.

«Abbiamo due tipi di rapporti completamente diversi, con lui sono amico da una vita ma con te mi trovo più vicino a livello spirituale.» Gli sorrido e sembra calmarsi, prende un fazzoletto e si risistema, riprendendosi del tutto.

«Ci guardiamo un film?» Propongo felicemente. «No. Devi fare i compiti, poi possiamo guardarlo.» Mi dispero un po' ma alla fine mi metto a farli mentre lui mi aiuta.