Cap. 4

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A volte, se sei fortunato riesci a vivere un momento della vita in una bolla. In quella bolla il tempo vola lentamente. Sembra che duri di più: un secondo dura cinque secondi e così via. I minuti si moltiplicano e così anche le ore che sembrano giornate intere. In un certo senso riesci a vivere a pieno quello straccio di vita. Inspiri profondamente ossigeno puro. La mente si fa più lucida e ogni attimo, ogni rumore, ogni parola, ogni contatto di quel momento lo registri nella mente. Lo fissi e lo cicatrizzi lì, e anche nel cuore. Forse soprattutto lì. Anche se passeranno decenni tu li ricorderai uno ad uno, puliti dalla patina del tempo. Puliti da quella strana polvere che lo scorrere del tempo ripone inevitabilmente. Restano autentici, intatti nella loro forma e nella loro essenza. Questo perché quella bolla, quella sfera li proteggerà per sempre. Poi si trasformeranno in ricordi.
D'altronde tutto quello che viviamo si trasforma in un ricordo.
Quella sera, Matteo e i suoi amici, senza saperlo, stavano entrando in una di quelle strane sfere, in una di quelle bolle indimenticabili.
Stavano entrando in una di quelle bolle che da ricordo nitido poi diventa eterno.

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