"Christian, stai bene?"
La voce arrivò da Serena, seduta accanto a lui.
E no, non stava bene.
Non stava per niente bene.
Non aveva capito neanche lui come ma il giorno prima, di punto in bianco, si era ritrovato nel mezzo di una discussione con quel biondino che tanto doveva sopportare.
Erano tornati dallo studio, dopo la registrazione della puntata, e quando lui aveva provato a parlargli, Mattia si era allontanato frettolosamente, come scottato.
Christian, inizialmente, non aveva capito il motivo di quell'atteggiamento.
Poi iniziò a formare diverse ipotesi nella sua testa, tutte senza alcun senso. Okay, non che lui e Mattia non discutevano mai, ma vedere Mattia che evitava il suo contatto era davvero inspiegabile.
Così, dopo qualche attimo di esitazione, si era incamminato verso di lui e aveva iniziato a chiamarlo. Voleva decisamente capire che diavolo gli era preso.
Così aveva finito per fermarlo davanti alla porta d'ingresso, afferrandogli il polso.
Al contatto, Mattia era sobbalzato e aveva brutalmente strattonato il braccio; il moro, a quel punto, era rimasto stupito e ancora più confuso dal gesto.
"Cazzo frate, ma che ti succede?" gli aveva allora chiesto.
Mattia si era rigirato verso di lui e aveva scosso il capo, arrabbiato, e aveva iniziato a urlargli contro.
"Mio dio, riesci a lasciarmi due secondi in pace?! Non voglio neanche vederti, cazzo!"
Christian aveva sgranato gli occhi a quelle parole.
Anche i ragazzi, che erano appena arrivati anche loro all'entrata, erano rimasti increduli difronte alla scena.
Mattia non aveva mai parlato così al moro.
Era capitato, qualche volta, che loro due avessero discusso, il più delle volte per stupidaggini. Ma si erano sempre chiariti dopo poco, incapaci di allontanarsi per anche solo poco tempo.
Ma, in quel momento, a Christian fu chiaro che quella non era una semplice discussione tipica da loro. Perché, se Mattia aveva iniziato ad essere strano in quei giorni, lì stava davvero scoppiando, stanco di qualcosa che, apparentemente, solo lui sapeva.
E a Christian faceva male il cuore vederlo così; aveva spesso visto Mattia stare male e aveva sempre provato un inspiegabile tristezza dentro di sé. Ma, in quell'istante, sapere che la causa del dolore di Mattia era, con tutte le certezze, la sua, si era sentito crollare il mondo addosso.
E così era rimasto immobile di fronte all'ingresso, scosso, folgorato da quelle parole, incapace anche solo di battere le ciglia, con il corpo di Mattia che si allontanava sotto i suoi occhi, seguito poi da, con tutta probabilità, quello di Carola.
Si riscosse quando vide davanti a sé una mano muoversi. Si ricordò di come non avesse ancora risposto alla domanda di Serena.
Annuì per nulla sicuro e quell'insicurezza, con tutta probabilità, era stata captata perfettamente dalla ragazza, che abbassò gli occhi.
Era incerta se parlare, Christian lo vedeva perfettamente. Lei si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rialzò nuovamente lo sguardo su di lui.
"Perché non vai a parlargli?" gli chiese e Christian sbuffò. Doveva aspettarsela una domanda del genere.
Voleva risponderle, ma stesso lui non ne aveva idea.
Perché non era con lui in quel momento? Perché quando lo ha visto andare via era rimasto fermo?
Serena dovette vedere la confusione nella sua testa, perché appoggiò una mano sulla sua spalla, alla ricerca di qualcosa da dire.
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Soulmates || Zenzonelli
Fanfic"Sai, nel mondo ci sono tante persone... eppure qualcosa mi dice che, a prescindere da tutto, avrei comunque incontrato te. Credo che tu sia quella persona che la gente sogna, quella capace di aiutarti e farti male allo stesso tempo; sei quella pers...