34. VENDETTA

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Cheryl Pov's
Ritornai dalla mia Toni con un mazzo di rose rosse e con un anello, era il momento giusto.
Betty mi guardò e con le lacrime agli occhi mi abbracciò e mi apri la porta della stanza di Toni.
Entrai e Toni mi guardò e mi sorrise, ero sollevata che si stesse riprendendo, con le migliori cure mediche Toni e il nostro bambino potevano vivere e potevamo essere una famiglia.
Mi avvicinai al suo letto e le diedi le rose, la presi per mano e mi sedetti sul letto, non smetteva di sorridere e io la guardai e mi scese una lacrima.

Toni: Ei amore, tranquilla sto bene
Cheryl: Pensavo di perderti oggi, non potrei sopportarlo, ho già perso Jason e non posso perdere anche te
Toni: Ma io sono qui e Betty mi ha raccontato come mi hai difeso
Cheryl: Era il minimo, ancora una volta sono arrivata in ritardo, non sono riuscita a salvarti
Toni: Ti sbagli, mentre ero in coma su quell'ambulanza ho sentito le tue parole che mi hanno dato la forza di vivere
Cheryl: Sai che ti amo e non potrei mai farti del male e vederti così mi fa star male e mi sento responsabile
Toni: Non è vero amore, non sei tu la causa di tutto questo
Cheryl: Ti prometto che da oggi proteggerò meglio tu e il nostro bambino
Toni: Cheryl a proposito di questo io penso di abortire, non sono pronta a diventare mamma e sopratutto di un bambino che assomiglierà a quel mostro di Matthew
Cheryl: Non dirlo neanche per scherzo TT, io ti aiuterò a crescere il bambino saremo due genitori perfetti, credo che la nostra relazione debba fare un passo avanti
Toni: Cher...
Cheryl: Oggi ho avuto di perderti e non posso più permettere che succeda di nuovo, quindi Antoniette Topaz, vuoi sposarmi?
Ti amo e non potrei immaginare un futuro senza di te.
Toni: Si Cheryl, voglio creare con te una nostra famiglia e sono felice che tu sia qui
Cheryl: Non vi abbandonerò mai

Toni mi bacio, io ricambiai e la baciai intensamente, poi mi sdraiai accanto a lei, mi abbraccio e iniziammo a parlare del futuro.
Continuavamo a ridere e scherzare a immaginarci come genitori.

Cheryl: Che nomi vuoi dare al bambino?
Toni: Jason in onore a suo zio, solo che tu sei d'accordo?
Cheryl: Piccola penso che sia una splendida idea, Jason II Blossom, mi piace
Toni: Ti amo

Mi bacio e si addormento tra le mie braccia, era così dolce.
Mentre Toni dormiva, entro nella stanza Jess insieme a Jug, Fangs e Sweet Pea.

Jess: Sembra un angelo
Cheryl: Lo è
Fangs: Povera Toni, chissà che ha dovuto passare
Jug: Dobbiamo fare qualcosa
Sweat: Incendiamogli la macchina a quel Mett
Cheryl: Ho un piano, ve lo spiegherò dopo a Thistle House, per ora sto ancora qui con la mia piccola, due serpents devono stare qui di guardia per controllare che quello psicopatico non entri, vi pagherò per tenere la mia famiglia sotto controllo, non posso permettere che succeda ancora qualcosa a Toni e a mio figlio
Jug: Va bene Cheryl, ma non voglio essere pagato, Toni è una serpents e una di noi come lo sei anche tu e la famiglia si protegge sempre
Jess: Jug ha ragione, resterò io con Toni per il turno di notte con Fangs mentre tu, Jug e Sweet vi occuperete di quella canaglia
Cheryl: Perfetto

Ero felice di avere l'appoggio dei Serpents, erano la famiglia di Toni e ne ero felice di farne parte.
Dopo un paio di ore, lasciai Toni nelle mani di Jess la sua migliore amica, avevo una questione da risolvere.
Mentre uscì dall'ospedale, c'era Betty ad aspettarmi, con un'aria incavolata.

Betty: Jug mi ha detto che hai un piano
Cheryl: Sei sicura? È tuo fratello?
Betty: Si sono felice di vendicarmi, la vendetta è un piatto che va servito freddo
Cheryl: Betty Cooper, insieme io e te combineremo una vendetta perfetta

Raggiunsi Jug e gli altri serpents a Thistle House, erano tutti arrabbiati e da un lato mi faceva piacere perché vedevo quanto tenessero a Toni e dall'altro avevo paura di come potesse finire, insieme a noi si aggiunse Archie, che mi porto il pezzo mancante del mio piano.
Non volevo uccidere Mett ma volevo fargli capire di non tornare più a Riverdale.
Jug e altri serpents andarono a cercare Mett, mentre io mi feci una doccia e mangiai qualcosa, era da un giorno che non mangiavo e avevo bisogno di farmi una doccia per liberare la mia mente.
Mi vesto in fretta e tiro fuori dall'armadio la mia giacca rossa dei serpents, cavolo quanto mi era mancata.
Vado in salotto dove c'è Betty, che mi sta aspettando anche lei aveva addosso il suo giubbotto dei serpents, eravamo tornate.

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora