𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑

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- Villa Malfoy -

In quel giorno festivo, a Villa Malfoy, non c'era alcuna gioia.
Anni fa ce n'era, ma da quando il più giovane dei Malfoy era stato rapito dal vecchio preside di Hogwarts, per i Malfoy non c'era più alcun motivo di festeggiare.

Essi avevano fatto tutto il possibile per ritrovare il loro amato figlio, il gemello di Draco e avevano persino chiesto aiuto al Signore Oscuro.

Una settimana dopo il compleanno dei loro amati figli, durante la notte, era apparso un gufo dinnanzi alla finestra del soggiorno.
Lucius Malfoy aveva aperto la finestra e preso in mano la lettera che il volatile gli aveva porto e quest'ultimo se ne andò via.
L'uomo esaminò attentamente la missiva e una volta fatto ciò, convocò tutta la sua famiglia per riferire loro la buona notizia.

Più lui rileggeva la lettera e più impallidiva. Notando quella sua strana reazione, sia sua moglie che suo figlio lo guardarono con un'espressione curiosa e Draco non poté fare meno di chiedergli di cosa si trattasse.

"Hanno ritrovato Gabriel." disse con voce leggermente tremante a causa della gioia che provava in quel momento.

"Dov'è?" domandò immediatamente la moglie, non appena ebbe saputo la notizia.

Le mancava molto suo figlio e dopo aver appreso ciò, i suoi istinti materni riemersero.

"È cresciuto insieme a dei Babbani e vive a Privet Drive Numero 4."

"Padre, per caso hai detto Privet Drive Numero 4?" ripeté Draco.

"Sì, perché?"

"Harry Potter vive in questa casa."

"Il bambino che è sopravvissuto e il nemico del Signore Oscuro è... nostro figlio?"

"Temo di sì, mio caro." rispose Narcissa.

"Cosa possiamo fare? D'altronde abbiamo cercato di ucciderlo da quando è nato e Draco non ha fatto altro che sminuirlo e insultarlo dal loro primo anno a Hogwarts."

"Fra poco inizierà il nuovo anno scolastico, quindi faremo finta di niente. Aspetteremo che provi a contattare Draco e se lo farà, andremo a parlargli. Se non vorrà vederci, allora dovremmo accettare questo fatto." mormorò l'uomo con una voce triste.

"Mi stupirebbe che ci rifiutasse, visto che ha sempre desiderato di avere una famiglia."

"E perché sei convinto di ciò, Draco?"

"Viene maltrattato dalla sua famiglia Babbana e dai Weasley, in particolar modo da Molly Weasley. Come se non bastasse il vecchio caprone è il peggiore. Ogni volta che faceva una stupidaggine lo picchiava!"

"Non sapevo nulla a riguardo."

I tre discussero ancora su Potter per qualche attimo, dopodiché andarono a letto e, per la prima volta dopo tanti anni, la famiglia Malfoy era felice.

***

- Stanza di Draco -

Il giovane biondo indossò il suo pigiama verde e nel mentre ripensava agli anni a Hogwarts in cui aveva bullizzato e insultato suo fratello minore per non parlare di tutte quelle volte che gli aveva sabotato una pozione durante le lezioni di Pozioni.
Quando pensò a ciò si chiese se fosse un pessimo fratello per non aver riconosciuto il suo gemello.

Successivamente scosse la testa e scacciò via quei pensieri tristi. Avrebbe ricominciato tutto da capo con suo fratello, sperando che quest'ultimo gli avrebbe dato una possibilità per dimostragli che lo amava e che non gli avrebbe mai fatto del male.

D'altronde ciò che lui cercava era l'amore di una famiglia che lo amasse per quello che era e non perché era il Prescelto.

Draco avrebbe fatto tutto il necessario per ricongiungersi con suo fratello.

***

- Stanza di Narcissa e Lucius Malfoy -

"Pensi che ci perdonerà mai?" chiese il patriarca.

"Penso che all'inizio ci saranno diverse cose su cui discutere, ma con tanta pazienza e cercando di dargli tutto l'affetto di cui ha bisogno, gli mostreremo quanto ci teniamo a lui e che c'è sempre un posto per lui nella nostra famiglia. La cosa più importante è non insistere troppo." gli rispose sua moglie.

"Hai ragione!"

"Ne riparleremo domani con Draco, per ora dormiamo."

***

- Privet Drive Numero 4 -

G

abriel prese le sue cose e le mise in una borsa, dopodiché se ne andò da quella casa infernale e chiamò il Nottetempo, il quale lo portò al Paiolo Magico.
Giunto al locale, egli si avvicinò al proprietario, Tom, e gli rivolse la parola.

"Buonasera, vorrei prenotare una stanza fino alla fine della settimana."

"Certo, a quale nome?"

"Gabriel Evans."

"Primo piano in fondo!" lo informò Tom, consegnandogli poi la chiave.

"Grazie!"

Dopo averlo ringraziato, Gabriel andò in camera sua e mise via i suoi pochi vestiti non rovinati nell'armadio, per poi andare a dormire.

***

Giunta la fine della settimana, Gabriel aveva pensato sul da farsi, ma ancora non sapeva cosa avrebbe dovuto fare: se fidarsi dei Malfoy (i quali erano la sua vera famiglia) oppure proseguire con la vita così com'era.
Per diversi giorni pensò ai pro e ai contro, finendo però solamente per addormentarsi senza aver preso una decisione finale.

𝐑𝐞𝐧𝐚𝐢𝐬𝐬𝐚𝐧𝐜𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora