Gli incantesimi di Livello-A erano molto più di una seccatura e meno di una catastrofe, ma questo comunque non giocava a loro favore. I criminali magici erano da sempre considerati una spina nel fianco, peggiore di quelli normali. Dalla loro avevano il vantaggio degli incantesimi che finiva con il fare la differenza: nascondere le tracce, confonderle, illudere. Non che i criminali comuni non lo facessero, solo che i criminali magici lo facevano meglio.
Il problema, quindi, rimaneva: un qualche tipo di mago bighellonava in giro, ed era in caccia. Una caccia spietata e, a giudicare dal modus operandi, molto vendicativa.
Gayle ci stava ripensando mentre Alvarado guidava la sua vecchia Camaro Iroc del 1989, rossa e nera e sempre tirata a lucido.
Starlen City scivolava lenta fuori dal finestrino a causa del traffico: a stento avevano percorso due miglia in venti minuti.
«Sembra davvero Los Angeles» le scappò tra un semaforo e l'altro.
«Come?»
«Pensavo a voce alta.»
«Certo che questa strega mette i brividi.»
«Ehi! Perché deve essere per forza femmina? Non abbiamo niente di certo.»
«Perché gli assassini seriali maschi preferiscono le donne e qui siamo davanti a tre uomini apparecchiati con cura per sembrare un delizioso... pranzetto sessuale.»
Gayle osservò il modo inquieto in cui il partner apriva e chiudeva le mani attorno al volante. Abbozzò un sorriso. «Paura, eh?»
«Vuoi darmi torto? Hai visto come ha ridotto quel poveraccio? Più che Lusso dell'Angelo, avrebbero dovuto chiamarlo il Risucchio della Mantide!»
«Carino, suggeriscilo a Van Hoer, vedrai che se lo rivende alla prima occasione. Fissazioni così crudeli e precise ti lasciano un disagio nello stomaco, è vero, io però ho fame lo stesso.»
«Come diavolo si fa a insegnare la magia a una strega e non accorgersi che ha più di qualche rotella fuori posto?»
«Esattamente come con tutte le persone normali.»
«Sì, ma voi dovreste saper stanare un pazzo meglio di chiunque altro.»
«Avere metodi efficaci non significa che loro non li sappiano aggirare. A ogni reazione, corrisponde il giusto adattamento. Il discorso sarebbe stato diverso con i dismagici in mano a degli stregoni, ma qui parliamo di gente con un livello intellettivo già di per sé superiore alla media, se poi ci metti la magia...»
Antonio si girò a guardarla, con la testa abbandonata contro il sedile, mentre erano fermi all'ennesima coda.
«Si prospetta così difficile? Quante notti dovremo passare in centrale? Vedrò il Giorno del Ringraziamento o dovrò festeggiarlo in ufficio come l'ultima volta? Se penso che sta arrivando anche Samhain...»
Gayle si incupì e tornò a guardare fuori dal finestrino.
Samhain era un nodo cruciale. Chi stava architettando una follia aspettava quella notte per metterla in pratica. Solo lo scorso anno, in tutto lo Stato c'erano stati settecentotrentacinque interventi per possessioni andate male e altrettante evocazioni. Ancora ricordava come aveva passato la notte a rincorrere spiriti e spiritelli per le vie di Starlen, tra gente in maschera e profumo di dolci. Aveva rovinato il suo paio di mocassini preferiti scappando su e giù per la città, e ora questo. Tanto avrebbe potuto essere solo frutto di una psicopatia a caso, quanto qualcosa di più, e avere un serial killer con un piano ben preciso per la notte di Samhain non era mai una buona notizia.
«Ma come? Non sei contento di passarla con me? L'anno scorso ti ho preparato o no la cheesecake alla zucca più buona che tu abbia mai mangiato? Ti ho fatto anche le decorazioni con i pipistrelli! So per certo che a Phil non è dispiaciuta.»
Da Tony provenne un mugugno incerto. «Abbiamo rotto.»
«Cosa?»
«Io e Philip. L'abbiamo chiusa, questa volta davvero.»
«Cooosa?» Gayle si tirò su, abbandonando in fretta la posa stravaccata a gambe larghe e schiena che, contro il sedile, tracciava una curva invece di una retta. Da sotto i baffetti a penna del partner spuntava il sorriso rassegnato di chi ci aveva messo una grossa pietra sopra.
«Non funzionavamo più, Gayle. Ci stavamo trascinando. Già dalla festa di pensionamento di Mortimer; non hai notato niente?»
«Credevo si trattasse solo di una discussione, ne avevate parecchie in quel periodo. E comunque, quando pensavi di dirmelo? Che partner sei? Da quanto avete rotto?»
«Un mese... e non sapevo come dirtelo. Faccio ancora un po' fatica.»
«Siete sicuri sia la decisione giusta?»
«Cazzo, sì! Dopo anni, è stata la prima volta che ci siamo trovati d'accordo su qualcosa. Ci pensi?»
«Quindi siete a posto?»
«S... nì. Insomma, io mi sto assestando, lui non ha ancora portato via tutto da casa. Ha i pacchi imballati nello stanzino, viene nel fine settimana. In realtà neppure lo vedo, ha una copia delle chiavi e così ci accordiamo per non farmi trovare quando passa.»
«Mi dispiace.»
Philip non era stato il primo compagno di Tony che Gayle aveva conosciuto, ma tra tutti era stato quello che le era piaciuto di più. Sembrava fossero in sintonia, quella che non si attivava solo sotto le lenzuola, ma affondava radici solide nei problemi di ogni giorno. Nella monotonia di una vita normale. Un po' gliel'aveva invidiata, forse anche per questo sentiva di comprendere la delusione che leggeva sul suo viso, camuffata tra un sorriso, un sospiro e un'alzata di spalle. Cinque anni da mettere via, assieme agli scatoloni di una convivenza.
«A volte capita, e a volte è anche meglio così. Se la situazione si deteriora, poi si finisce col farsi del male anche se non si vorrebbe. Meglio chiuderla quando siamo ancora in tempo per dimenticare senza rancore.»
«Allora dovresti essere contento di avere questo caso tra le mani. Ti terrà occupato.»
«Ah, sì. Certo, come no. Giuro su Dio che avrei preferito starmene a frignare sul divano, guardando l'ennesima replica de I ragazzi della prateria e consumando pacchi interi di pop-corn, piuttosto che correre dietro a una mezza matta che uccide la gente per fargli drizzare l'uccello!» Antonio chiuse la frase con un sospiro. «Che spreco. Anche a me piace farlo rizzare, ma poi mi ci vorrei divertire.»
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Il Lusso dell'Angelo: Figli di Giuda #1
FantasyA poche settimane dalla festa più attesa e magica dell'anno, Samhain, la città di Starlen City è scossa dai delitti di un misterioso quanto efferato serial killer che aspira i fluidi dalle sue vittime e le lascia con un'erezione terminale. La strega...