Parte 1. IL COMPLEANNO DI JESSIE

180 8 1
                                    

"Buongiorno, mamma anche a te papi"

Disse Jessie entrando in cucina dove si trovavano già la mamma e il papà"

"buongiorno amore e buon compleanno" 

Dissero entrambi vedendo Jessie entrare in cucina ancora un po' assonata 

Jessie sbarrò gli occhi e si ricordò che la festa non si sarebbe più potuta fare. Il suo volto cambiò totalmente. Ci credo compiva 17 anni e tutti gli invitati la liquidarono con scuse patetiche. Menomale che c'erano le sue fidate amiche Veronica e Silvia. Le avevano promesso di andare a divertirsi tutte insieme in discoteca solo che avevano tutte 17 anni e sarebbe stato un po' difficile uscire di casa e andare in discoteca senza farsi beccare... di certo non sarebbero uscite dal portone principale.

Come prima cosa il pomeriggio andarono a casa di Silvia dato che aveva tutte le cose necessarie a disposizione per poter falsificare delle carte d'identità : un computer con ottimi programmi di editing, un' ottima stampante e infine ma non per importanza i genitori il pomeriggio erano assenti per cause lavorative. 

Ci misero all' incirca un oretta per falsifica tutte e tre le carte di identità ma ne valse la pena. 

Arrivò il momento di tornare ognuna a casa propria con la rispettiva falsa carta d'identità. si fecero tutte una doccia calda e si misero il pigiama.

A CASA DI JESSIE:

"Jessie, amore è pronto vieni a cenare" 

Gridò la mamma a Jessie che era in camera. 

"Va bene mamma arrivo" 

rispose Jessie 

Jessie arrivò in cucina e spalancò la bocca dallo stupore: sul tavolo c'era la sua cena preferita: spiedini di pesce, frittata di piselli e le crepes con i funghi. 

"Grazie mamma andava bene anche una cena normale " 

Disse Jessie abbracciando la mamma, poi si aggiunse anche il papà. 

Dopo aver mangiato tutto la mamma estrasse dal frigo la torta preferita Jessie, la ragazzina ringraziò più di cento volte la mamma mentre mangiò  la sua porzione della torta Pan di Stelle.

Dopo aver finito l' intera cena Jessie di diresse velocemente in camera a messaggiare con Veronica e Silvia. 

LE CHAT 

SILVIA: "amò avete finito di cenare? Io sì! Mo aspetto che si addormentano i miei e nel frattempo                   mi vesto.

VERONICA: "Si anch'io ho appena finito di cenare ora mi vesto e va in atto il piano... (❁'◡'❁)

                                                                                                                                                 TU(Jessie) : "Idem... i miei                                                                                                                                                                               non                                                                                                                                                                                               sospettano                                                                                                                                                                                  niente                                                                                                                                                                                          (●'◡'●) 

Sono le 23:30 e tutte sono riuscite ad uscire dalla finestra della camera si trovano nella piazza Plebiscito (Napoli). Da lì prendono un taxi che le porta davanti alla discoteca più figa di tutta Napoli. Il bodyguard domandò loro le carte d'identità e loro fiere gliele consegnarono. Il lavoro svolto a casa di Silvia era stato efficace infatti il bodyguard le fece entrare senza fare domande. 

La musica rimbombava nel cuore della ragazza mentre si avvicinavano al bancone dei drink e ordinarono tre bicchierini di Wisky. Più la serata continuava più ordinavano drink vari. Fino a quando non videro avvicinarsi un gruppo di tre ragazzi al bancone; in particolare Jessie notò un ragazzo con capelli neri come la pece vestito in modo molto elegante e sfarzoso, occhi anch'essi neri, intensi e molto espressivi. i loro sguardi si incrociarono, la musica si fece lontana il cuore della ragazza batteva all'impazzata... non capiva cosa gli stesse succedendo.

CIRO:

"Edoà ma a conosc a chell?!" Disse Ciro al suo migliore amico; un certo Edoardo Conte, con un bel ciuffo posto lì sulla sua fronte.

"No perchè cirù ti sei già innamorato?!" gli rispose Edoardo 

"Ma stat zitt scem!" disse Ciro 

"Tu Totò n sa caccos?" aggiunse

"No; ma crè tutt sto interesse ah cirù?" disse un suo altro amico dai capelli rossicci : Totò 

Ciro sentì qualcosa di strano appena incrociò lo sguardo della ragazza. Non aveva mai provato questa sensazione prima d'ora. Non capiva cosa avesse provocato in lui la vista degli occhi blu mare della ragazza... 

AL BANCONE DEI DRINK:

"Ciao, belle!" iniziò Edoardo

"Ciao!" risposero in cora Jessie, Silvia e Veronica

"Vi offriamo qualcosa?" continuò Ciro 

"Non si rifiuta mai un buon drink" rispose a tono Jessie facendo un sorrisetto alle amiche.

 "Sono intelligenti le ragazze" disse ridendo Totò

Bevvero e risero tutti insieme quando ad un certo punto un ragazzo passando urtò Jessie. La sua borsa si aprì a causa della botta con il ragazzo. Jessie nn ci fece caso e richiuse la sua borsetta. 

Erano più o meno le 3:00 e le ragazze decisero di tornare a casa erano abbastanza ubriache per poter restare anche solo qualche altro minuto. Chiamarono il taxi che arrivò circa in cinque minuti. si avviarono ma trovarono un posto di blocco:

"Rega, nn voglio dire, ma c'è un posto di blocco... siamo nei casini" disse Jessie

"Amo ma ti pare che fermano giusto a noi" rispose Veronica

"Speriamo Verò" continuò Silvia 

poi videro il carabiniere alzare la paletta... il cuore delle ragazze si fermò.

"Patente e libretto prego" disse il carabiniere porgendo la mano verso l' autista, che gli diete i documenti richiesti.

L' altro carabiniere aggiunse "Voi ragazze scendete dobbiamo fare un controllo" scesero, anche se contro la loro volontà .Il carabiniere fece loro l'alcol test il che non andò bene dato che erano conciate parecchio male. Poi volle controllare la borsetta di Jessie, lei gliela consegnò senza problemi convinta di quello che stesse facendo. ma il carabiniere trovò una bustina bianca quella era sicura droga ma non era di Jessie... poi si ricordo... il ragazzo che l'aveva urtata prima in discoteca. CAVOLO!! 

"Lei sa che ora siamo costretti a portarla in commissariato vero??" aggiunse il comandante

"Ma nn è la mia!" sbraitò la ragazza prima che il carabiniere le ordinò di salire in macchina

Arrivati in commissariato...

la pantera nera e il dolce cignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora