Parte 3 LA VITA DENTRO L'IPM

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Durante il viaggio Naditza e Jessie non fecero altro che parlare del più e del meno fino a quando arrivarono davanti a un enorme cancello scolorito e Naditza gridò:

"Siamo arrivate amò" 

"O ver fa" rispose agitata Jessie 

Poi il furgone si fermò e insieme a esso anche il cuore di Jessie. Le porte si aprirono e Massimo il comandante prese Jessie e la portò dalla direttrice.

"Avanti" disse la direttrice dopo che il comandante bussò

"Ecco a lei direttrice le ho portato Jessie Smith"

"Oh, grazie Massimo puoi andare, tu Jessie accomodati pure" continuò la direttrice 

"Allora sei qui per possesso di droga a quanto leggo da qua" disse firmando e leggendo delle carte.

"Si, ma non era la mia" commentò subito Jessie

"Queste scuse risparmiale per il giudice. Ora puoi andare. Ti accompagnerà Liz a vedere le celle" la liquidò velocemente la direttrice .

Liz accompagnò Jessie nella cella che condivideva fortunatamente con Naditza.

"Amò non avvicinarti a Viola è una pazza" disse Naditza indicando con lo sguardo una con una faccia un po' da psicopatica e con i capelli arancioni.

"Comunque ora dobbiamo andare a pranzare " aggiunse 

"Si non vedo l' ora ho una fame!" disse contenta Jessie

Durante il pranzo parlarono del più e del meno poi finito di mangiare  con gli altri andarono nell'aula ricreativa dove prima seguirono la lezione di pianoforte di Filippo (un detenuto dell' IPM) e poi si divertirono a loro piacimento. Jessie dava le spalle alla porta d' ingresso e ad un tratto si sentì afferrare da una mano enorme delicatamente il braccio e senti pronunciare il suo nome da quella voce... era lui... Si girò di scatto e sferrò uno schiaffo che fece girare la testa a Ciro 

"Ma com ti piermett" alzò la voce Ciro 

"Non far il finto tonto Ciro. Sai benissimo che quella sera in discoteca mi hai messo la droga nella borsa e per questo che sto qua !" sbraitò innervosita Jessie anche se doveva ammettere di non riuscire a essere arrabbiata con lui. Qualcosa gli diceva che stava sbagliando a pensare quelle cose di Ciro, ma si liberò velocemente di quel pensiero quando sentì Ciro dire: 

"ciù ciù ma c dic io nn sac nint credm"

La loro conversazione venne interrotta da Beppe e Liz che li portarono dalla direttrice 



la pantera nera e il dolce cignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora