Durante il viaggio Naditza e Jessie non fecero altro che parlare del più e del meno fino a quando arrivarono davanti a un enorme cancello scolorito e Naditza gridò:
"Siamo arrivate amò"
"O ver fa" rispose agitata Jessie
Poi il furgone si fermò e insieme a esso anche il cuore di Jessie. Le porte si aprirono e Massimo il comandante prese Jessie e la portò dalla direttrice.
"Avanti" disse la direttrice dopo che il comandante bussò
"Ecco a lei direttrice le ho portato Jessie Smith"
"Oh, grazie Massimo puoi andare, tu Jessie accomodati pure" continuò la direttrice
"Allora sei qui per possesso di droga a quanto leggo da qua" disse firmando e leggendo delle carte.
"Si, ma non era la mia" commentò subito Jessie
"Queste scuse risparmiale per il giudice. Ora puoi andare. Ti accompagnerà Liz a vedere le celle" la liquidò velocemente la direttrice .
Liz accompagnò Jessie nella cella che condivideva fortunatamente con Naditza.
"Amò non avvicinarti a Viola è una pazza" disse Naditza indicando con lo sguardo una con una faccia un po' da psicopatica e con i capelli arancioni.
"Comunque ora dobbiamo andare a pranzare " aggiunse
"Si non vedo l' ora ho una fame!" disse contenta Jessie
Durante il pranzo parlarono del più e del meno poi finito di mangiare con gli altri andarono nell'aula ricreativa dove prima seguirono la lezione di pianoforte di Filippo (un detenuto dell' IPM) e poi si divertirono a loro piacimento. Jessie dava le spalle alla porta d' ingresso e ad un tratto si sentì afferrare da una mano enorme delicatamente il braccio e senti pronunciare il suo nome da quella voce... era lui... Si girò di scatto e sferrò uno schiaffo che fece girare la testa a Ciro
"Ma com ti piermett" alzò la voce Ciro
"Non far il finto tonto Ciro. Sai benissimo che quella sera in discoteca mi hai messo la droga nella borsa e per questo che sto qua !" sbraitò innervosita Jessie anche se doveva ammettere di non riuscire a essere arrabbiata con lui. Qualcosa gli diceva che stava sbagliando a pensare quelle cose di Ciro, ma si liberò velocemente di quel pensiero quando sentì Ciro dire:
"ciù ciù ma c dic io nn sac nint credm"
La loro conversazione venne interrotta da Beppe e Liz che li portarono dalla direttrice
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la pantera nera e il dolce cigno
Romancela pantera nera e il dolce cigno e una storia che racconta di Jessy Smith una ragazza bella come il sole ed elegante come un cigno e Ciro RIcci un capo della mafia; e lui a comandare tutto fra i ragazzi all'interno dell' IPM (istituto penale minori...