Parte 2 SONO SOLA

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Arrivarono in commissariato, erano entrate a testimoniare i fatti accaduti in precedenza prima Silvia e Veronica. Jessie sulla panchina scomoda affiancata dal comandante si lasciò trasportare dai pensieri e nonostante la paura che provava trovandosi in quella situazione totalmente nuova e nella cui nn avrebbe mai pensato si trovarsi l'unica cosa a cui riusciva a pensare era lo sguardo di quel ragazzo e la strana sensazione che provò alla sua vista... un brivido la persuase per tutta la schiena. Poi vide le ragazze uscire con il comandante ed entrò lei. Il comandante sentì la sua testimonianza e successivamente rispose:

"Strano le tue compagne d'avventura non hanno raccontato quello che hai detto tu... hanno detto che era il tuo compleanno come tu nella tua testimonianza hai confermato Jessie, ma continuano dicendo che tu avevi insistito per portare con te e far abuso di quelle sostanze ma loro dicono che solo tu ti sei fatta di quello schifo! Loro non hanno fatto nulla"

"Ma comandante come le ho già detto quello schifo non è neanche mio e poi non ci credo che hanno detto queste cose sono le mie migliore amiche non mi metterebbero mai nei casini dicendo cose che io non ho neanche fatto" disse Jessie un po' incredula

"Mi spiace Jessie ma non posso crederti dato che sono DUE le testimonianze contro di te. Portala in cella per questa notte poi domani avverrà lo spostamento all' IPM." disse il comandante.

"Ma sta scherzando io non vado là in mezzo a tutti quei criminali!!" aggiunse Jessie

"Portatela" continuò il comandante

La portarono nelle celle e per fortuna c'era anche una ragazza anch'essa di 17 anni; iniziarono a parlare.

"Piacere io sono Naditza e ho 17 sono qui per aver rubato e aver fatto resistenza ad un pubblico ufficiale. Domani mattina verrò trasferita all' IPM, ma ormai ci sono abituata sono stata sbattuta lì dentro già cinque volte e ho scontato sempre la mia intera pena. Te perché sei qua" iniziò a parlare Naditza

"Piacere mio sono Jessie Smith e ho anch'io 17 mi trovo qui per possesso di droga anche se nn era mia. Il mio sospetto e chi sia stato un ragazzo che in discoteca mi ha urtata infilando la droga nella borsa altrimenti possono essere stati dei ragazzi che hanno offerto a me e alle mie amiche da bere forse è stato uno di loro..."

"capisco... per caso ricordi i nomi di questi ragazzi" continuò Naditza

"Si erano tre; Edoardo Conte, Totò e Ciro Ricci" rispose Jessie

"Oddio li conosco...stanno dentro l'IPM avranno sicuramente avuto il permesso di uscita e si sono divertiti andando in discoteca. Penso anche di sapere chi è stato" commentò Naditza

"Oddio dimmi" disse Jessie

"Penso sia stato Ciro Ricci, anzi sono sicura! la sua famiglia controlla tutti i giri di droga!

"Grazie Naditza. Ah anch'io domani mattina verrò trasferita all' IPM farò poi i conti con quel cretino di Ciro Ricci.

"Jè non ti conviene è il capo dell' intero IPM ognuno la segue tutti hanno paura di lui" finì Naditza

"Ma non io. La cosa certa è che non mi faccio mettere in piedi in testa da quel drogato"

"Va bù. notte Jessie." la liquidò subito Naditza.

"Notte Nad" rispose Jessie con un sorriso sul volto

Si trovava già bene con Naditza era veramente molto simpatica. Non fu facile addormentarsi, le passavano troppe cose per la testa solo verso le 6.00 di mattina riuscì a chiudere occhio. Alle 7.45 Jessie e Naditza vennero svegliate dalle guardie. Si preparano e alle 8.00 partirono per l'IPM.

la pantera nera e il dolce cignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora