Parte 4 HO FATTO UN CASINO

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Liz e Beppe portarono Jessie e Ciro dalla direttrice:

"Avanti" disse la direttrice dopo che Beppe bussò

"Le lasciamo Jessie, e Ciro direttrì chieda stesso a loro che hanno combinato" disse Liz

"Va bene; accomodatevi voi due" disse la direttrice indicando le sedie poste davanti la sua scrivania.

"Allora vuoi cominciare tu Jessie a dire quello che è successo?" continuò la direttrice

"Direttrì non è successo niente è stata colpa mia l'ho stuzzicata e si è innervosita tutto qua" disse Ciro impedendo a Jessie di rispondere

"Ciro Ricci che ammette di aver colpa. Sto qui da poco ma mi basta per sapere che Ciro Ricci non ammette MAI di aver sbagliato. Jessie se qui da neanche un giorno e già cambi il nostro boss! Potete andare ora". commentò la direttrice prima di far uscire Jessie e Ciro accompagnati da Liz e Beppe.

"hai detto quelle cose alla direttrice per paura che dicessi della droga?! disse Jessie mettendosi davanti a Ciro

"Jessie mi devi credere non ho fatto niente. Ti ho difeso perché hai ragione ad essere arrabbiata dato che la droga non era tua ma sei arrabbiata con la persona sbagliata e mi da fastidio perché parli senza sapere la verità e non posso farci nulla visto che non mi ascolti. Da oggi in poi lasciami in pace, sono solo un drogato no?" ringhiò arrabbiato Ciro prima di andarsene

"No, Ciro aspet-" provò a dire  ormai sull'orlo di una crisi di pianto Jessie, ma ormai era troppo tardi.

Jessie non andò come tutti al campetto, ma avvisò Liz:

"Liz scusami, ma non me la sento di venire giù al campetto. avvisa anche Naditza se ti chiede qualcosa"

"Vien ca pcrè" disse Liz avvolgendo Jessie in un caloroso abbraccio. Un abbraccio di cui Jessie aveva bisogno. Poi Liz andò giù al campetto.

Jessie si affacciò dalla finestra e non vide Ciro così prese la decisione di andare nelle celle maschili per parlare con lui.

Arrivò davanti la sua cella fece un enorme respiro, prese coraggio e bussò. Lui era seduto davanti la finestra con le cuffie alle orecchie mentre ascoltava musica neomelodica; appena senti bussare si girò di scatto e vide lei... i suoi meravigliosi occhi e il suo corpo perfetto. stava per sciogliersi quando Jessie si buttò ad abbracciarlo, ma subito ritornò freddo come il ghiaccio e spinse via Jessie dal suo corpo e urlò

"Che ci fai qua! Vattene!"

"C-Ciro sono venuta soltanto a parlare, mi dispiace di averti trattato così prima e solo che non sopporto di star qui senza che io abbia fatto niente e sto cercando quella persona che ha messo la droga nella mia borsa; per favore perdonami mi sento tremendamente in colpa" disse Jessie con le lacrime agli occhi mentre implorava di perdonarla.

"Ok, scusami anche io avrei dovuto capirti e lasciar perdere" rispose Ciro

" è come prima il nostro rapporto" chiese Jessie cercando nella risposta di Ciro una sorta di dichiarazione.

"Non siamo mai stati nulla" rispose Ciro ridendo poi aggiunse "Ah, già che ci sei domani mattina passa a fare un po' di pulizie e rifammi il letto non mi va di farmelo. Se tutto sarà eseguito correttamente verrai assunta da me come donna delle pulizie, ma solo da me devi pulire sei la MIA donna delle pulizie. OK?!" rispose Ciro con un tono da egoista 

Jessie usci velocemente dalla stanza senza rispondere era enormemente ferita dalle parole del boss che lasciò strisciare la sua schiena al muro; improvvisamente tutto iniziò a girare intorno a lei poi il buio e un tonfo assordante.

Ciro si alzo i scatto dalla sedie e si diresse all'esterno della cella. Vide Jessie stesa a terra e la portò a mo di sposa in infermeria. Jessie aprì gli occhi e si ritrovò in infermeria con Naditza che gli teneva la mano destra e Liz che gli teneva la mano sinistra.

"Amò ti sei svegliata come stai!" Gridò Naditza appena vide Jessie girare la testa verso di lei.

"Oh, santo cielo vado a chiamare l' infermiera aspetta un'attimo" Gridò agitata Liz

"Allora Jessie come stai" disse l'infermiera entrando in stanza 

"Bene dottorè un po' stonata" rispose Jessie un po' affaticata poi aggiunse " Chi mi ha portata qui?" 

"Allora... ti ha portata..." iniziò la l'infermiera

"Iha dottorè è così difficile" esclamò Jessie 

"è stato Ciro Ricci Jessie" finì l' infermiera poi aggiunse "comunque ora che ti sei svegliata e stai bene puoi andare. Per qualsiasi cosa vieni tranquillamente."

Jessie si alzò dal lettinò e accompagnata da Naditza e Liz uscì dall' infermeria. Nel corridoio ad aspettarla c'era Ciro che come la vide uscire scattò in piedi. 

"Ciù ciù allora come stai" disse Ciro agitato 

Jessie non rispose e scoppiò a piangere poi corse nella cella seguita da Naditza che non capiva cosa fosse successo e Jessie gli spiegò tutto.

"Amò non ci pensare ora riposati" concluse Naditza mettendosi a letto dopo aver dato un bacio sulla fronte a Jessie.

"Ho fatto un casino" pensò fra se e se Jessie prima di addormentarsi



la pantera nera e il dolce cignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora