4. Lemon-Kiwi Lollipop

14 2 4
                                    

Un pranzo con Yoongi.

Come si svolge un pranzo con Yoongi? Dove andremo? Come mi devo vestire? Ma saremo in pubblico? Oppure resteremo in agenzia? Magari ordiniamo da asporto.

Ah, che ansia!

Il sabato mattina Angela ricevette una telefonata dall'area Risorse Umane e una convocazione in ufficio. Siccome le era stato chiesto di rendersi disponibile, si era arresa a non togliere la suoneria al telefono, come invece faceva normalmente tutte le sere prima di addormentarsi.

La chiamata dalla Hybe arrivò alle 8:30 e lei aveva preso sonno da poche ore, un po' per il dolore alla faccia, un po' perché la conoscenza diretta di Min Yoongi le aveva lasciato addosso una certa adrenalina.

Angela si era imbattuta nei BTS mentre viveva ancora in Italia. Fu durante uno dei periodi peggiori della sua vita, ma segnò anche l'inizio di un capitolo nuovo. Aveva scoperto che molte persone, proprio come lei, potevano ringraziare i BTS se erano riuscite a traghettarsi fuori dalla melma.
Angela ne era uscita grazie alla boxe e soprattutto grazie a Kim Namjoon, che aveva fatto da apripista a tutto il resto.

Dopo essersi trasferita in Corea del Sud, Angela non immaginava che sarebbe finita a lavorare per Hybe. Inizialmente non l'aveva nemmeno considerata fra le aziende cui lasciare il curriculum.

Si era iscritta ad alcune agenzie di collocamento per avere una mano nella ricerca e, incredibilmente, fu Hybe a trovare lei. Volevano una persona giovane con esperienza nel settore del Production Planning, che parlasse più lingue e che avesse una laurea in scienze economiche.
Angela si fiondò sull'opportunità senza nemmeno rifletterci e dovette sostenere cinque colloqui prima di essere scelta.

Per circa quattro mesi fu affiancata al responsabile del Production Planning, che le insegnò il tutto quello che c'era da sapere, poi lui fu dirottato verso un nuovo ruolo e Angela prese il suo posto, a capo di un team di quattro persone.
Anche se aveva già fatto questo lavoro per cinque anni, per un'azienda che produceva merendine e dolciumi, non fu semplice integrarsi e farsi volere bene dai sottoposti. Hybe le stava dando una grossa responsabilità e Angela aveva voglia di ottenere buoni risultati. Lo stress era sempre tanto e gli orari di lavoro lunghi, ma questo era un lavoro per cui si sentiva portata, per cui non avrebbe mollato.

Sperò che quanto era successo la sera prima non la mettesse nei guai. Dopotutto, aveva picchiato una persona. Anche se era stato per giusta causa e come reazione ad un colpo subito, Angela non riusciva a smettere di pensare che la situazione potesse degenerare in suo sfavore.

Mentre faceva colazione, provò a viversi il momento, qui e ora, ed evitò di rimuginare troppo. Sapeva che non le faceva bene. Appena sveglia si era guardata allo specchio con timore, sospirando di fronte al livido violaceo sulla guancia sinistra e sotto l'occhio. La zona perioculare era decisamente messa peggio.

Ordinò online una crema per le contusioni, che le fu consegnata mezz'ora più tardi (grazie servizio di consegna a domicilio coreano!) e buttò giù un antidolorifico dopo colazione. Le facevano male un fianco e uno stinco, complici le cadute della sera prima, ma non sembrava grave.

Arrivò da Hybe intorno alle 11:00. Aveva deciso di indossare una mascherina in tessuto per coprire lo stato della sua faccia, sicura che altrimenti avrebbe dato nell'occhio.
All'ingresso, nel grande atrio del palazzo, incrociò lo sguardo con Yeonjun che passava in quel momento.
Noona!》la salutò lui con un mezzo inchino e un sorriso.

Yeonjun era l'unico idol di cui aveva fatto diretta conoscenza nell'ultimo anno e mezzo, a parte Yoongi, ovviamente.
Lo aveva incontrato nel giardino pensile sull'attico di Hybe. Quel giorno era agitato e faceva avanti e indietro come un animale in gabbia.
Angela era in pausa pranzo e dopo un piatto di spaghetti di soia, si godeva il sole in giardino, mangiando un muffin al cioccolato e bevendo caffè.
Aveva con sé doppia razione di dolce, perché era golosa e nel pomeriggio sentiva sempre bisogno di zuccheri per arrivare alla fine della giornata.

Dragon EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora