Finita la doccia mi asciugo i capelli e mi metto in pigiama. La porta si spalanca,
"allora su raccontami chi ti sei fottuto per poter avere tutti quei soldi?" ridacchia
"nessuno" dico sincera
"daii, puoi dirmelo Emi"
"ti ho detto che ho smesso di fare la puttana!" dico quasi urlando
"scusa, stavo scherzando" mi viene ad abbracciare
"sono stata nella stanza 69" Jen trattiene il respiro
"e?"
"e c'erano dei ragazzi, sia della nostra età sia più grandi, tutti molto giovani. Cristian mi ha detto di bermi un drink, così ho conosciuto Benjamin un ragazzo molto figo devo dire. Mentre parlavo con lui un ragazzo di cui non so il nome mi ha portato in una stanza per scopare, ma non l'abbiamo fatto perchè io non volevo, così l'ho chiuso dentro la stanza e sono uscita. Ah e ho conosciuto il proprietario" utilizzato quello che ho da dire
"pagano bene questi figli di papà allora" sorride
"eh già sorellina mia" gli stampo un bacio sulla guancia e vado verso la finestra, la apro e decido di fumarmi una sigaretta, mia sorella si avvicina.
"dovresti smetterla con questo brutto vizio"
"lo so, ma ho bisogno di non pensare. Prometto che smetterò" non credendoci si arrende, è una battaglia persa e lo sa anche lei.
"notte Emilia"
"notte Jen" chiude la porta di camera mia e va a dormire, io rimango qualche altro minuto ad osservare il paesaggio, poi spendo la sigaretta, chiudo la finestra e vado a dormire.
Manca poco all'inizio della scuola.
Mi sveglio e guardo l', merda sono le 8. Mi giro dall'altro lato provando a prendere sonno, ma non ci riesco. Così mi alzo, e vado a preparare la colazione: beacon e uova.
Poi vado alla tv e mi guardo un film. Un'ora dopo mia sorella si sveglia
"buongiorno Emi"
"giorno, la colazione è nel micronde" mi sorride
"ti amo"
"anche io" le mando un bacio volante
"Emi, stasera c'è la festa a casa delle Anderson, ci andiamo vero?" sbuffo
"si Jen" corre ad abbracciarmi
"sei fantasticaa" ridacchio
Ci ritroviamo a passare il pomeriggio sul divano, ea mangiare il mc. Fino a quando non si fanno le 8;30. "okey, la festa inizia alle 10;30" "ma noi arriveremo lì alle 11" dico io
"ma come è tardi Emily" sospiro "10:50?" lei sorride "andata"
Tutti a scuola sanno che siamo le due sorelle stronze, egocentriche che fanno le stripper, ma sinceramente nessuno si è mai lamentato. I ragazzi fanno diverse battute, ma a parte ciò non dicono altro. Invece le ragazze, beh che dire ci odiano. In particolare le Anderson, dovute grandissime stronze. Quindi stasera il nostro obbiettivo è come sempre attirare l'attenzione. Per questo abbiamo scelto dei vestiti che non passeranno inosservati.
Io uno intero, e mia sorella un 2 pezzi. Con dei tacchi a spillo neri.
Ci trucchiamo con ombretto, mascara e matita nera, il tutto accompagnato da un rossetto nude. "merda Emily cazzo siamo in ritardo" guardo l'ora sul telefono 10:58, sospiro.
"sei pronta?" urlo a mia sorella "si eccomi" ci dirigiamo verso l'ascensore e scendiamo.
Quando arriviamo alla festa tutti ci fissano. Entriamo nella casa e ci dirigiamo agli alcolici, ci versiamo 2 shot di vodka e la mandiamo giù.
"bene bene bene, chi abbiamo qua" ecco la voce di quella gallina di Maya, dio come le tirerei quegli stupidi capelli biondi.
"oh Emily e Jennifer Jones" ci giriamo verso di loro. Indossano 2 abiti neri, quello di Maya è senza spalline, con un incrocio semplice, e quello della sorella invece ha le spalline e uno scollo davanti molto semplice. Banale, come loro d'altronde.
"avete finito il vostro lavoro da succhia cazzi e siete venute qua?" ridacchia Camille
"almeno noi un cazzo da succhiare ce l'abbiamo" risponde di rimando mia sorella
"uuu che paura la puttanella ha tirato fuori le sue unghiette da due soldi, cosa hai intenzione di fare adesso? picchiarmi?" ride Maya
"no tesoro, tranquilla non abbiamo tutto questo tempo da sprecare, solo prendere una bottiglia e spaccartela in testa" le dico con il sorriso più falso che mi veniva
"non vorrei prendermi l'erpes toccandoti" dice Camille
"ah si, quello l'ho preso da tuo padre" dico vittoriosa
"puttane" sussurra mia sorella mentre se ne vanno.
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RomansaEmily Jones: un nome mille problemi. Ecco quello che portava questa ragazza, solo problemi. Secondo molti era LEI il problema. Ma nessuno ha mai capito quello che passava per la testa di quella ragazza, a nessuno fregava davvero qualcosa. Per i raga...