non sono una puttana

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io e quel ragazzo continuiamo a parlare per un po', mi chiede quanti anni ho, da quanto lavoro qui, le solite cose diciamo. Fino a quando un altro ragazzo interrompe la nostra conversazione e mi prende per un braccio, e mi porta in una stanza con un letto a baldacchino 

"ma che cazzo?" dico quando mi lascia

"che c'è?" 

"come 'che c'è'? non ti conosco nemmeno e mi hai portato in una stanza per scopare" dico stizzita, chi cazzo si crede di essere questo?!

"infatti se rimarrò soddisfatto ti pagerò" con quale convinsione lo sta dicendo??

"non sono una puttana" che bastardo egocentrico 

"si che lo sei" 

"no non lo sono"

"cosa ci facevi sul palco allora?" 

"faccio la spogliarellista non la puttana, è diverso" ridacchio

"no, non è diverso" 

"mi pagano per ballare su un palo non per scoparmi i clienti" dico incazzata, è stupido o cosa?

"sei seria? ti ho detto che ti pago!" stronzo figlio di papà

"me ne sbatto il cazzo se mi paghi, non voglio scopare con te" alzo la voce, sono esausta

"sbattiti il ​​mio" sbuffo

"le ragazze con te non scopano quindi vai dalle puttane? sei un po' giovane per ciò no?" dico provocandolo

"non ho tempo di fare conoscienza, preferisco scopare" prende un respiro "quanti soldi vuoi?" 

"ti ho detto di no porca troia" sospiro andando verso la porta, ma quando giro la maniglia è chiusa, fantastico, sono con questo maniaco chiusa in una cazzo di stanza. 

"fai la preziosa? cosa sei vergine?" ridacchia 

"no che non sono vergine, adesso dammi la chiave" mi avvicino a lui ei suoi occhi finiscono sul mio seno, esposto

"prenditela" dice infilandosela trai pantaloni, disgustoso, mi avvicino e sento il suo fiato caldo sul collo, le mie narici sono inondate da Sauvage il profumo di Dior

"rimarrai tu col cazzo duro, non io" ridacchio infilando una mano nei suoi pantaloni per poi estrarre la chiave, sfiorando più il suo pacco. Ansima sonoramente quando lo sfioro

"addio stronzo" dico aprendo la porta e richiudendocelo a chiave

Cristian si avvicina a me incazzato "cosa hai fatto", "è dentro sta bene, ma questo tuo stupido giochetto del cazzo ti costerà un bel po'" dico stizzita 

"sai chi è lui?" mi giro verso Cristian stanca "no, e non mi interessa, ecco la chiave. Io ho finito per oggi" gli porgo la chiave e me ne vado. 

Figurati te se mi faccio mettere i piedi in testa da uno stupido ragazzino viziato che nemmeno conosco. 

Vado nel mio camerino e mi tolgo i tacchi fin troppo alti, mi rivesto velocemente, infilo le mie cose nel borsone e vado verso l'ufficio di Cristian. Il suo segretario mi aspetta lì "ciao Emily"

"ecco qua 10000 bei bigliettoni profumati" spalanco gli occhi "cosa? 10000? serio?" mi sorride "quelli nella stanza 69 pagano bene" mi fa l'occhiolino. Prendo i soldi e me ne vado. Wow, non ho mai ottenuto così tanto in vita mia. 

Vado nel parcheggio dove mia sorella mi aspetta. "non sai quanto ho ottenuto" sorridi 

"quanto?" mi chiede curiosa

"10000" dico urlando

"non ci credo" ridacchia 

annuncio "domani shopping". 

Saliamo in macchina e mi accendo una sigaretta, cazzo che serata. Chissà quanto mi è pagato quello per andare con lui. Diversi milioni?

Comunque sia ho fatto bene a non dargliela vinta, c'è in ballo il mio orgoglio e non solo. 

Appena arriviamo a casa mi fiondo sotto la doccia, e mia sorella nell'altra. Il nostro appartamento è piuttosto normale, abitiamo in un condominio. Ci sono 2 camere da letto, con i rispettivi bagni, una cabina armadio e una cucina collegata al. E ovviamente un posto auto riservato a noi, abbiamo comprato una mustang shelby gt500 rosso scuro. Ho un debole per le auto, questo è stato il mio regalo di compleanno. 

I nostri genitori ci odiano, il sentimento è ricambiato. Nostra madre era una vera stronza, quando era piccola Jennifer mangiava molto, e nostra madre la insultava sempre, per diversi giorni non la faceva mangiare, per quanto riguarda me, abbiamo avuto molte liti, uscivo spesso di nascosto, e mi frequentavo con un ragazzo che era più grande di me di 2 anni, con lui ho perso la mia verginità. Mi dava della troia e diceva che facevo schifo, mi ricordo che un giorno mi disse che lui stava con me solo per il mio fisico.

Papà non c'era mai, era un alcolista e un drogato. Per questo litigavano molto.

A 14 anni io e mia sorelle abbiamo deciso di andare a dai nostri nonni, che abitano nel Queens, loro ci hanno salvato la vita, è solo da 2 anni e mezzo viviamo da sole, una volta al mese li andiamo a trovare. Non gli chiediamo soldi, preferiamo mantenerci da sole. 

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