Un vecchio amico [Capitolo 3] parte 8

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SVIUMM, di colpo i nostri amici si trovano nel lungo ed immenso tunnel della smaterializzazione, era bianco candido quasi un delicato odore di rosa la faceva da padrone in quel lungo cunicolo senza apparenti uscite. I tre amici, avvolti in una bolla temporale si continuavano a guardar fissi negli occhi per tutto il tempo... interagendo fra loro a gesti ma non a parole; lo sbalzo gravitazionale era troppo pesante in confronto a quella terrestre.

All'improvviso un lampo abbaglia i tre, sono giunti a destinazione e di colpo si ritrovano sulla catena dei Carpazi Occidentali a confine della penisola Balcanica; fortunatamente è una giornata abbastanza soleggiata ma era comunque tutto coperto di neve e il venticello di maestrale soffiava ragionevolmente; Herm: Ronald!! ma cosa ti è frullato per quella testa! I nostri piani erano altri! Tutto rispetto per Charles... ma non ci tengo proprio a mangiare con quegli enormi serpentoni bavosi, ed hanno la coda piena di spine! R: ha solo due dorsorugosi di Norvegia e li ha allevati così bene che hanno più classe loro che la McGranitt; come puoi dire una cosa simile... I tre si avviano a lasciare quell'altopiano roccioso, digrignando i denti dal fretto e battibeccandosi senza sosta per l'improvviso cambio programma di Ron. Il tragitto sembrava lungo, e soprattutto con tre bagaglioni da trascinare ( bhe vi lascio immaginare), il sole sta tramontando e i nostri amici riusciti a tornare a valle, si ritrovano  nel primo campo di girasoli... a fianco un vecchio fienile dove decidono di trascorrere la notte. I tre affaticati Un po' dal cammino e non poco dai bagagli si apprestano a scavalcare quella vecchia recinzione che confinava il campo di girasoli dalla foresta, facendosi spazio tra un girasole ed un altro arrivano al vecchio fienile; alla visione sembra molto cupo ma non del tutto dismesso, il portone di legno era appannato e da li si sentiva quell'odore di fieno bagnato. R: bene amici, per stasera una bella porzione di fieno in umido! ahhhaahh - H: dai Ron non fare l'imbecille entriamo li dentro... apri quella porta. Ron un po' titubante avanza verso il fienile e apre quel gran portone di legno...cigolante, un po' inquietante visto che era giunta sera; non si vede niente e i tre ragazzi subito usano l'incantesimo LUMOS, subito tutto l'edificio si impregna di un'abbagliante luce giallo oro ed effettivamente era tutto come lo si aspettava; tutto era decadente e mal tenuto, le scale del soppalco erano fatiscenti, le finestre rotte, si notava che quel posto era più abbandonato che vissuto; ma comunque i tre decidono di passarci la notte preparandosi un grosso letto col fieno e con la formula INCENDIO si appagano in un fuoco di fortuna incendiando un paio di tavole di legna ormai logorati.

Tutti e tre si siedono intorno a quel fuoco... H: allora Ron, quanto ancora ci manca per raggiungere tuo fratello? R: considerando che Charles si è spostato da qualche mese nella riserva naturale di Brasov , e noi adesso ci troviamo nei pressi di Bucarest ... bhe sono all'incirca 200 km il ché significa se avremo fortuna un'altra mezza giornata di viaggio! H: cosa!? ma tu stai bene? ti rendi conto un'altra mezza giornata cosa significhi? Non potevi smaterializzarti più vicino! Genio!- Herm: già e poi io vorrei sapere perchè venire qui all'improvviso? Tutto di un tratto questa grande frenesia di vedere il fratellino in Romania! UHM... perchè!?  R: mi aspettavo questa domanda, sentite (...). Ron incomincia a raccontare dettagliatamente ciò che era successo e ovviamente quell'aria sospesa di mistero non aiutava; fuori si sentiva solo il cinguettio degli ultimi uccellini, rientrando nei loro confortevoli nidi dopo una giornata di caccia, il silenzio di quella sera sembra aiutare il nostro Ron nell'esposizione della storia, suo complice la voce spezzata tra coraggio e timore del non aver fatto forse del tutto la scelta giusta per così rallentare le indagini su quel mistero così cupo.

 Ron incomincia a raccontare dettagliatamente ciò che era successo e ovviamente quell'aria sospesa di mistero non aiutava; fuori si sentiva solo il cinguettio degli ultimi uccellini, rientrando nei loro confortevoli nidi dopo una giornata di cacci...

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