Capitolo 3

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Il funerale di Theo si svolse qualche giorno dopo.

Mi resi conto che avevo ragione, Theo aveva veramente lasciato un segno.

Al funerale parteciparono tutti i dottori e i medici che lo avevano assistito per quegli anni, compresi i miei genitori.

Sussultai quando sentii una mano sulla mia spalla.

Mi girai e fui stupito di vedere il volto della Signora Raeken.

"Signora Raeken...io sono veramente dispiaciuto" le dissi stringendole le mani, in segno di forza, nonostante cercassi io stesso qualcuno che desse a me la forza.

"Sono venuta a ringraziarti, Liam" disse sorridendo tra le lacrime e il suo stesso dolore "Tu...prima di conoscerti Theo era diventato l'ombra di se stesso, aveva perso le speranze ed era così triste all'idea di morire da un momento all'altro, io devo ringraziarti per averlo fatto sorridere durante i suoi ultimi mesi di vita"

La guardai con le lacrime agli occhi.

Il mio dolore non era minimamente paragonabile al suo, come avrebbe potuto mai una donna superare la morte di un figlio?

"Per quel che vale...sarei stata onorata di averti come mio genero" disse ancora abbracciandomi "Grazie..." mi sussurró ancora.

Accarezzai la schiena di quella povera donna, lasciandola singhiozzare sulla mia spalla.

"Signora Raeken..." cercai di dire qualcosa di confortante.

"Anastasia" mi interruppe.

"Come?" chiesi.

"Puoi chiamarmi Anastasia, è il mio nome" disse prima di staccarsi e asciugarsi le lacrime che le scorrevano sulle guance.

Stavo per dirle qualcosa ma mia madre si avvicinò alla donna e le mise una mano sulla spalla, dandole forza.

Ricordo che non c'era una singola persona che non pianse quel giorno.

Aveva solo diciassette anni e tanta voglia di vivere, chiunque sarebbe rimasto devastato.

Quando uscii dal cimitero, misi le mani dentro la giacca e guardai il cielo nuvoloso.

Mi accigliai quando sentii qualcosa dentro la tasca.

Lo afferrai e lo tirai fuori.

Era una pagina di quaderno piegata.

La aprii e sorrisi malinconico.

Era la canzone che avevo scritto a Theo.

"Dovresti fare il cantate"

Le parole di Theo mi rimbombavano in testa.

Non era mai stato nei miei progetti essere un cantante, per quanto la musica fosse una mia grande passione, avevo sempre sognato di diventare un insegnante di storia.

Ma questo era il sogno di Theo, vedermi cantare in un palcoscenico.

Mi aveva sempre detto quanto il mio talento fosse sprecato cantando soltanto per lui e che avrei dovuto far vedere al mondo chi era davvero Liam Dunbar.

Lo avrei fatto.

Avrei realizzato il suo sogno.

Per lui.

Grazie a Tara, riuscii a finire tutte le altre canzoni che avevo iniziato a scrivere per lui.

Era più che entusiasta di realizzare il sogno di suo fratello, per renderlo orgoglioso di lei.

Passavo sempre più tempo con lei.

Mi trovavo davvero bene.

Da non fraintendere, non provavo alcun sentimento amoroso nei suoi confronti.

Sweet Creature -THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora