CAPITOLO 14

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T/N'S POV

Finalmente mi hanno dimesso.

Dopo che Jungkook mi raccontò l'accaduto, non ebbi parole per descrivere come mi sentivo e come mi sento adesso ogni volta che ci penso.

Il solo pensiero di essere stata l'obiettivo di qualcuno che ha quasi cercato di uccidermi, mi fa venire i brividi.

Chi è che mi odia così tanto da avermi sparato davanti a migliaia di persone?

Adesso avranno tutti paura di venire ad un nostro concerto.

Quei ragazzi non meritano di sentirsi in pericolo per colpa mia e non fare spettacoli perché ci sono io.

《T/N?》mi chiamò Jungkook ad un tratto

Mi girai verso di lui con una faccia perplessa.

《Siamo arrivati》continuò sorridendomi

Mi guardai attorno e vidi che effettivamente la macchina, su cui eravamo, si era fermata.

Ci trovavamo davanti al dormitorio.

Scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso la porta nel mentre che i membri mi aiutarono a reggermi in piedi, essendo ancora molto debole.

Anche se, per fortuna, riesco ancora a camminare.

《Ragazzi guardate che so ancora camminare da sola》risi vedendoli concentrati nel non perdermi di vista

Purtroppo però, mentre dissi la frase, mi girai verso di loro, non vedendo lo scalino che precedeva la porta dell'edificio.

Chiusi d'istinto gli occhi come per sperare di non sentire la botta che avrei preso fra pochi istanti.

Però, neanche il tempo di capire cose stesse succedendo che mi ritrovai a pochi centimetri dal viso di Jungkook.

Ci guardammo intensamente facendo incrociare i nostri sguardi l'uno all'altro.

Le sue mani tenevano saldamente i miei fianchi come se avesse paura che cadessi di nuovo.

Le mie erano aggrappate alle sue spalle cercando di tenere il mio corpo in piedi.

Ero come in trance. Talmente tanto da non riuscire neanche a sentire il dolore della ferita alla spalla.

Anche lui sembrava essersi incatenato ai miei occhi visto che non accennava nessun senso di movimento.

《Capisco che avete tutta questa voglia, ma almeno aspettate di entrare in camera》disse una voce che riconobbi subito e che mi fece distogliere lo sguardo da quel contatto visivo durato pochi secondi

Ci staccammo subito, con un filo di imbarazzo da parte di entrambi, anche se riuscii a vedere un piccolo sorriso sulle labbra di Jungkook.

Mi girai verso il ragazzo che parlò.

《Jimin》lo fulminai con lo sguardo

Nel vedere la mia faccia rise ancora di più.

《Riesci sempre a mettermi in imbarazzo eh》dissi guardandolo e sospirando esasperata

Ridacchiò sotto i baffi, come tutti gli altri membri attorno a noi.

Poi, per fortuna aggiungerei, aprimmo la porta e ci dirigemmo all'interno della camerata.

Io mi diressi con calma nella mia camera.

《T/N》

《Si?》risposi girandomi verso il gruppo

《Ti serve qualcosa? Vuoi che ti aiutiamo con la fascia? Hai fame?》mi disse Namjoon sempre molto disponibile

《No tranquilli》sorrisi per la sua, anche troppa, preoccupazione nei miei confronti.

Però questo mi rende felice nel sapere che ci tengono a me.

《Adesso vado a farmi una doccia e poi mi cambio la garza》continuai

《Va bene》rise《però chiama, anche solo uno di noi, se hai bisogno》mi avvertì 《ah aspetta》disse mettendo la mano in tasca e tirando fuori un rotolo di garza nuovo《tieni》

《Grazie davvero ragazzi》dissi prendendolo per poi entrare nella mia stanza

Chiusi la porta dietro di me. Mi diressi verso il bagno ed entrai. Iniziai a spogliarmi facendo attenzione a non sforzare il braccio e aprii l'acqua della doccia.

Poi mi avvicinai allo specchio e guardai attraverso di esso la ferita ancora coperta dalla fascia.

Così decisi piano di toglierla e fare attenzione a non far saltare i punti. La guardai per un po' e pensai al perché tutto questo sia successo a me.

Non è bastato tutto il male che ho subìto sin da bambina, adesso devo aver addirittura paura di uscire e ci mancava solo un proiettile nella spalla a dover rovinare ancora di più la mia vita che in questi mesi, grazie ai ragazzi, pian piano stavo ritrovando.

Decisi, finalmente, di entrare nella doccia e lavarmi.

Dopo aver finito, presi l'asciugamano e me l'avvolsi attorno al corpo. Uscii dal bagno e mi diressi verso l'armadio, in cui presi dei vestiti decenti da poter indossare.

Poi mi avvicinai al mobile, posto vicino al letto, per poter riprendere il telefono che avevo appoggiato precedentemente; però, mentre mi trovai lì, mi accorsi di un particolare che prima non notai.

Il primo cassetto era leggermente aperto.

Questa cosa non mi spaventò però la trovai alquanto strana, anche perché non lo utilizzo molto. E l'ultima volta che sono stata qui, mi ricordo di averlo visto chiuso del tutto.

Provai ad aprirlo tanto per essere sicura che non ci fosse niente, ma invece trovai una busta per le lettere.

《Che strano》dissi guardando l'oggetto

Lo girai attorno alle mie mani e poi lo aprii senza esitazione.

Ma ciò che trovai all'interno non faceva parte delle mie aspettative.

Spalancai gli occhi e mi immobilizzai sul posto facendo cadere la busta ai miei piedi.

《U-un proiettile》















Angolo autrice

Ciao!
Come state?

Dopo, quanti secoli? Duemila?
Vabbè, finalmente sono riuscita ad aggiornare!

Scusate la lunghissima attesa :/

Spero la storia vi stia piacendo e che continuerete a leggerla^^

Al prossimo aggiornamento❤

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2022 ⏰

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