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-ERICH FROMM-
<< " innamorarsi ", l'imprevista caduta delle barriere che esistevano fino a quel momento fra due estranei >>
Carissima Sign. Philips, siamo grati di comunicarle che la sua richiesta di studiare nella Columbia University, grande e prestigiosa Università privata, è stata accettata...
Ecco esattamente queste parole mi avevano convinta definitivamente a trasferirmi a New York da mio fratello. Anche lui andava alla Columbia, per questo ha preso questo appartamento, è a soli venti minuti di macchina da qui. Ma alla fine ha lasciato gli studi quando è entrato nella squadra. Ha sempre preferito di gran lunga lo sport allo studio; tutto il mio contrario.
I corsi in realtà sono già cominciati, però io non potevo trasferirmi qui prima di novembre, i miei genitori mi hanno detto di si troppo tardi, e le mie cose che ho dovuto spedire da Londra non sarebbero arrivate prima. In ogni caso sono riuscita a parlare con uno dei direttori dell'Università per informargli dell'inconveniente, e mi hanno comunicato che posso iniziare anche adesso, però dovrò occuparmi io di studiare tutto ciò che hanno spiegato fino ad adesso. Anche perché dopo le vacanze di Natale so già che avrò un esame da sostenere.
Perciò esattamente domani inizierò frequentare i corsi e spero davvero che possa arrivare allo stesso livello a cui stanno il resto degli studenti dei miei stessi corsi. Comunque non dovrei avere troppi problemi per questo, certo dovrò impegnarmi, ma non ci ho mai messo troppo per metabolizzare le cose. Domani cercherò di recuperare più appunti possibili.
<< Ehi Jo, come ti sembra questa? >> domando a mio fratello mostrandogli il mio computer. Come previsto sto mandando le foto che ho scattato agli allenamenti al coach, per poi metterle direttamente sul sito dell'UBS Arena. Sinceramente non mi interessa che fine faranno quelle foto, come ho già detto per me è importante solamente far sapere a tutta New York che quelle foto le ha scattate la sottoscritta.
<< Davvero molto bella. Hai un talento >> risponde sorridendomi gentilmente e avviandosi verso il bagno. Continuo a scorrere tra tutte le foto, fin quando ne trovo una in particolare che attira la mia attenzione. E' dell'ottantotto. Ha lo sguardo rivolto verso la fotocamera; la luce bianca dei grandi fari gli riflette frontalmente sul viso e questo mi permette di vedere perfettamente il magnifico colore dei suoi occhi. Sulla bocca ha un sorriso soddisfatto e compiaciuto, e una fossetta è posizionata al lato della sua guancia destra. Questo mi fa intuire che si è accorto eccome che lo stavo fotografando. E si ho detto "lostavofotografando". Dopo avergli scattato un paio di foto durante gli allenamenti non ho potuto fare a meno di continuare. E' un soggetto perfetto, e oltre tutto è venuto bene in tutti gli scatti che gli ho fatto. Attira la fotocamera come una calamita.
<< Ehi Zu. Non avevi detto che volevi andare in cartoleria oggi? >> alzo lo sguardo dal computer per vedere mio fratello con un asciugamano legato alla vita e i capelli tutti bagnati. A questo punto una domanda mi sorge spontanea.
