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Mia "mamma" si chiamava Marta, mentre mio "padre" Riccardo.

Avanzano verso di me, con un sorriso gigante stampato in faccia.
《Camy, giusto?》
《Oh sì, sono io, piacere》
《Piacere nostro tesoro. Oh, ciao Michele!》
《Ciao, era da un po' che non ci vedevamo!》esclama Michele
Li guardo stranita. Si conoscevano?
Michele lo nota e di fretta aggiunge: 《sono il migliore amico di Tommaso, loro figlio》
Rimango perplessa... non me l'aspettavo
《Ehh, ogni tanto ci fate impazzire ahah, ma vi vogliamo bene》dice Marta
《Vuoi un passaggio?》chiede Riccardo
《Beh, se non disturbo...》
《Tu non disturbi mai》

Ci avviamo verso l'uscita dell'aeroporto, io e Marta avevamo già fatto amicizia. Era una signora di media statura, occhi verdi e capelli biondi come l'oro, dimostrava molto meno di 40 anni. Riccardo invece era un uomo alto, magro e pelato ed era gentile e scherzoso.

Dopo una ventina di minuti di viaggio arriviamo dal condominio della mia famiglia ospitante. Avevamo scaricato 5 minuti prima Michele, che abitava abbastanza vicino al nostro palazzo. Salgo le scale seguendo Marta e Riccardo, che aprono la porta dell'alloggio e mi fanno entrare. Era molto spazioso e ben arredato, mi piaceva un sacco.
《Tommyyy, siamo a casa, è arrivata Camy》
Sento dei rumori provenire da una stanza e ad un certo punto arriva sulla soglia della porta un ragazzo, alto, bello, bello, bello, con i capelli castani, bello, con gli occhi marroni e bello. Ho già detto bello?
《Benvenuta Camy!》mi porge la mano in un sorriso affettuoso
《Gra... grazie》sorrido, incredula
《Ma', posso farle fare un giro per Torino? Così visita un po' la città》
《Magari domani, ora sarà stanca e vorrà riposare》
Mi guarda 《tu hai voglia di fare un giro?》
Cerco di nascondere un sorriso.
《Allora mamma noi andiamo》
《TOMMAS...》
Ma aveva già chiuso la porta alle nostre spalle.

《Allora Camy, ora che siamo da soli, scusa se non mi sono presentato, ma sono un ragazzo estroverso e di solito cerco di far ridere posticipando le presentazioni e i soliti discorsi noiosi. Io mi chiamo Tommy, ho 18 anni, non amo studiare, sono simpatico, ammettilo, e sono MOLTO umile. Ora tocca a te》
Mi scappa una risata
《Io mi chiamo Camy... beh lo sapevi già... ho 17 anni, sono l'opposto di te, odio storia e... non so ancora che scuola farò》
《Io sì》lo dice in tono da finto sapientino
《Ah sì?》
《Io so TUTTO》
《Ahhh, capisco, e allora quale sarebbe la mia scuola?》
《La stessa in cui vado io, stessa classe, scientifico scienze applicate》
Avevo sperato fino alla fine di fare un indirizzo scienze applicate. Non ho mai fatto latino e sinceramente non ci tenevo a farlo.
《Come stessa classe? Non mi hai detto che hai un anno in più?》
《Sì, certo》
《Ma allora com'è... possibile?》
《Sore', qua bocciano, non siamo come gli americani eh》
Qua bocciano. Qua bocciano. Qua bocciano. -All the things HE said running through my head-  GIUSTO, me ne hanno già parlato della scuola italiana. Tutti mi dicono che sia un incubo.
《Ma... veramente qua in Italia le scuole sono un po'... come dire... hai capito credo》
《Sì, nella nostra classe c'è una finestra rotta, i termosifoni ovviamente non vanno, si sta a -5C° e... e il resto lo scoprirai》
《AH》
《Nel tempo ti abituerai》

Eravamo arrivati a Piazza San Carlo... wow, uno spettacolo. Le scuole non saranno il massimo, ma quanta cultura c'è? Successivamente mi porta vicino alla Mole. Poi ancora in Piazza Castello e in mille altri posti, finché non arriva l'ora di tornare a casa.
《Mi sono divertita, grazie mille》
《Grazie a te》

Varco la porta di casa e, appena finito di prepararmi le robe, vado a farmi una doccia. Alle 20:30 mangiamo cena, tutti insieme... non ero abituata. MA QUANTO ERA BUONA LA CUCINA ITALIANA? Dopo i complimenti fatti a Marta per il cibo preparato, vado in camera mia e di Tommaso (dormivamo nella stessa stanza in letti separati), mi corico e dopo pochi minuti mi addormento.

Allora, abbiamo incontrato Tommaso finalmente. Di qua può partire VERAMENTE la storia. Spero che vi stai piacendo, a domani! : )

L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora