CAPITOLO 2
PAOLO SEI TU?
Ormai era già passato mezzo mese di scuola, siamo già ad ottobre, poichè avevamo cominciato il 16 di settembre, ben 7 giorni dopo il compleanno di mio padre, e facendo due conti si scopre che il giorno in questione è il 9 settembre. Non c'erano molte novità, ma oggi, 1 ottobre, mi sentivo che sarebbe accaduto qualcosa, non so di preciso cosa, ma ciò che mi preoccupava di più era che non sapessi se sarebe stata una cosa bella o brutta, ma volevo essere ottimista, o meglio, mi sforzavo di esserlo.
Neanche un mese di scuola e cominciavo a detestare quella sveglia, ma come tutti gli anni mi ci sarei abituato in seguito, si spera. Un trapanante rumore irriverente, un pò devo dire come la voce di Celeste, con una differenza: La sveglia era una macchina, dunque bastava un bottone per spegnerla, CELESTE NO! Cavolo, non sentivo Claudia da parecchio e probabilmente quella sensazione era proprio questo, sempre essendo molto ottimisti, ma bando agli indugi, intanto mi sarei dovuto alzare in fretta, altrimenti Celeste fatta macchina mi avrebbe continuato a, beh, diciamo disturbare. Riuscii a parlare con i miei genitori e nel frattempo a pensare a quello che Paolo mi aveva detto ieri durante l'ora di Geografia nonostante la Professoressa Amienti sia capace di mantenere l'attenzione, ma eravamo nello stesso banco, ultimamente ci eravamo riavvicinati un pò, dunque suppongo che la sua confidenza fosse fondata, ricordo le parole precise del dialogo:
-Ruggy dovrei dirti una cosa, ma cortesemente, non dirla, veramente, sarebbe distruttivo- mi disse con un filo di voce, un filo sottilissimo, di seta. Che strano, non avevo mai ricevuto delle confidenze vere e proprie, infatti un pò mi sentii lusingato al fatto che ne fossi a conoscenza di una. Io non confidavo i miei segreti a nessuno, Paolo sapeva solamente che c'era una ragazza che mi piaceva, come tutti, o quasi, come Marta che, sapeva il nome, ma non la storia, e raccontarla sarebbe distruttivo per me.
-Dimmi pure, se vuoi e soprattutto se ti fidi- Gli risposi con gentilezza, per evitare di ferirlo essendo scorbutico.
-Ma certo che mi fido...però Ruggy non qua, e soprtattutto non ora- Disse ancora con meno voce di prima
-Va bene Paolo, non ti preoccupare, quando vuoi dirlo sono qui- Gli risposi tranquillamente
-No, aspetta Ruggy.... ci sono! Domani alla festa di Filippo ci sei?-
-Certo, ha invitato anche me-
-Ottimo, ricorda, domani alla festa di Filippo- Annuii con un cenno. Suonò la campanella ed uscimmo.
Perfetto, se prima ero confuso ero lo ero il triplo, diamine. -BAM- Nel frattempo il mondo reale mi aveva lanciato un segnale, ovvero "E' caduto il latte". Mia madre che, una volta cominciata la scuola solitamente ci prepara il latte e va a prepararsi. Trasalii un attimo e in seguito ritornai al lucido volgimento delle cose. Dialogai con mio padre per un pò, un dialogo che mi portò a capire questo, spesso, quando tutti pensano nessuno parla, e purtroppo, quando tutti parlano nessuno pensa, e non era una cosa rivolta a Paolo, era una cosa rivolta a tutti quelli che parlavano a sproposito, come Andrea o Giovanni, e il "pensiero" a cui si riferiva mio padre, non era un pensiero benevolo, ma un pensiero scomodo, invadente ed impertinente, nel vero senso della parola. Mio padre non era una persona cattiva, era una persona giusta, e quando qualcuno si meritava qualche critica, anche a lavoro, se la beccava tutta, scusando la breve parentesi di riflessione. Andai a scuola e mi sedetti vicino a Marta, oggi ci sarebbe stata una rivelazione di Paolo, tuttavia nello sguardo di Filippo, nonostante fosse venerdì ma soprattutto IL SUO COMPLEANNO, non vedevo serenità, cosa stava succedendo? Sapeva qualcosa che io non sapevo, e che magari non sapeva neanche Paolo, e forse neanche Marco, suo amico molto stretto. Chiaccherai con Marta che, fino ad ora, si era mostrata la più sincera.
STAI LEGGENDO
Estate d'inverno
Подростковая литератураRuggero è un ragazzo come tanti, dodicenne, che va alla scuola media Alighieri di Milano. Ha pochi, ma fidati amici, ma come tutti anche parecchi conoscenti. La storia gira intorno a loro, a Ruggero, a Marta, a Paolo, e qualche volte anche a Silvia...