[ 013 ] piani e imperfezioni

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Io e JJ ci siamo cambiati perché eravamo vestiti in modo troppo formale per la nostra naturalezza e ci dirigemmo verso la prigione dove tenevano John B
"Siamo sicuri che funzionerà?" Chiesi cercando di fare ragionare il mio compagno che oramai era intenzionato a fare questa follia, ma, del resto, che persona sarei se lo lasciassi da solo a morire? Se dobbiamo proprio fare qualcosa la dobbiamo fare assieme, come coppia ma soprattutto come amici, è questo che ci rende dei fidanzati innamorati, il fatto che alla base di tutto c'è una stabile amicizia
"Certo tesoro" sussurrò facendomi sorridere, io mi leccai il labbro ma poi ripresi la concentrazione che mi fu mandata via dal gesto e dalle parole inaspettate del ragazzo per cui sto perdendo la testa,lui si mise delle cuffie e degli occhiali con uno stuzzicadenti in bocca
"vogliamo vedere John Booker Routlege" disse completamente pieno di sé
"Non si può ascoltare la musica qui" si limitò a dire, ma JJ non lo sentiva per via della musica troppo alta, dopo vari tentativi JJ capì e si tolse le cuffie e tutti gli accessori
"JJ, sei un idiota" sussurrai soffocando una risatina
"agente, pensavo fosse un paese libero questo eh" ma una donna poliziotta se la prese con lui e lo sbatté contro il muro, notando che voleva fargli del male cercai di staccarla da lui in modo astuto
"signora, che pervertita, se vuole farlo con un ragazzo deve almeno controllare l'età, è minorenne" dissi facendomi sentire dalla donna "Non ne vale la pena di seguire questo ragazzo, Megan, non fa per te" io sorrisi e diedi un bacio a JJ davanti a lei che si limitò a dirigerci da John B, passammo davanti a molte stanze ma notai che nessuno di loro era giovane quanto il nostro amico
"mossa astuta" mi sorrise ed io lo presi per mano, ero molto tesa, avevo paura per John B che era lì tutto solo e se non bastasse per colpa del padre della ragazza che ama, appena ci avvicinammo a lui il suo sguardo si posò su di noi e sorrise, credo sia uno dei sorrisi più veri che abbia mai visto
"ehi, come state?" io mi girai verso JJ aspettando che rispondesse ma lui non lo fece ma invece lo guardava con un sorriso stampato sulle labbra, io invece presi la mano di John B e la accarezzai più volte perché sapevo che sarei scoppiata in un pianto nervoso "abbiamo poco tempo e dobbiamo velocemente spiegarti il piano ed io non sono molto bravo a sintetizzare quindi te lo spiegherà Meg"
"ok, allora, dobbiamo simulare un'appendice"
"sapete cos'è, vero?" domandò, io annuì
"so che sembra strano, ma il test di letteratura, secondo te, come lo abbiamo saltato?" chiesi, lui scoppiò a ridere
"hai una crema solare? di quelle coprenti" io sperai
"sono in prigione, tutto ciò che possiedo è una saponetta dura" rispose, facendo scattare il piano b "è bianca?" chiesi per sicurezza, lui annuì
"allora va bene, te la spalmi in faccia"
"devi avere una bruttissima cera, tipo...quella di Marcus Foster in quinta elementare" lui fece una smorfia ed io sorrisi "fase due, devi lavarti le mani con l'acqua fredda, gelata poi, qui inizia lo show JB, quando iniziano a farti i parametri tu devi cadere a terra come un sasso piegarti a metà e provare dolore, tanto dolore, tipo strizzare gli occhi, e so che sai piangere per finta!fai uscire anche qualche lacrimuccia, gemere forte" lui sorrise ed io continuai nascondendo una risatina
"fase tre, l'ultima, l'evasione, loro ti porteranno subito in ospedale e lì parte la nostra parte, noi verremo con l'ambulanza e ti porteremo via per sempre,fine della storia, ti piace? No? Ok, fallo, alle 23" sorrisi e JJ annuì facendomi l'okey con il pollice
"come farete con l'ambulanza?"
"questa è la parte migliore,Ricki il cugino di JJ è un paramedico"
"non era lui che ci vendeva l'erba?" "doppio lavoro"
"capito" commentò, ma quando cominciai a tirarmi fuori quel gigantesco peso di dosso, uno sceriffo ci guardò e ci mandò via con la scusa "tempo scaduto" io accadezzai il viso malinconico di John B prima di voltarmi e prendere la mano di JJ e scomparire dalla vista del finto colpevole, mentre la poliziotta di prima ci accompagnava verso l'uscita JJ scrutò suo padre che giocava con i carcerati, lui si fermò a guardare ed io lo abbracciai, vedevo che sentiva quella sua insicurezza salire fino a divorarlo quasi completamente
"Avanti!" Ci rimproverò la signora e noi andammo fino all'uscita dove lui tratteneva le lacrime leggermente deluso da suo padre
"Un giorno tornerai qui, ce lo hai nel sangue" disse vedendolo in un momento di debolezza e vulnerabilita
"in che modo noi dovremmo pensare che lei sia una buona persona! Lei. Lei è una donna malvagia senza cuore-" lei mi interruppe ma io feci la stessa cosa continuando il mio discorso "No! Ora finisco, il punto è che scommetto ciò che vuoi che farai qualcosa di cattivo con Ward, ti farai pagare da lui, me lo sento" lei mi guardò persa ed io mi limitai a girarmi verso JJ che aveva bisogno di me, del mio appoggio e di tutto il mio sostegno "JJ" sussurrai mettendogli una mano sulla guancia "Megan, non ti preoccupare per me" sussurrò"voglio che tu sappia che noi non siamo i nostri genitori, tu sei una persona mignifica che ha bisogno di amore e affetto, ed io sono disposta a starti sempre accanto" mi avvicinai al suo viso e feci lentamente scontrare le nostre labbra, non era un bacio dato per dare, ma era uno di quei baci che sia da dentro che da fuori capisci che è una specie di dimostrazione di passione e bisogno messi allo stesso piano.

































author notes

lo ritengo particolarmente cringe, però preferisco non cambiarlo perché non ho voglia😍

(IN REVISIONE) SURVIVOR ² jj maybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora