Prologo

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Mi risvegliai nel cuore della notte,

un venticello mi scombinò i capelli entrando da quella che era un finestra a me sconosciuta, vidi una luna piena tonda come il mio viso,
era così luminosa che quasi mi accecava ed era così grande che tutte le mie preoccupazione in quel momento svanirono per quanto patetiche fossero in quella situazione,
pensai...,
pensai di star sognando
mi rigirai tra le lenzuola,
il letto era così soffice e morbido,
intravidi una camera mai vista,
ma il sonno mi prese e così tornai nel mondo creato dalla mia mente.

Il giorno dopo quando mi svegliai,
notai di non essere a casa,
casa?
quale casa?
cos'è casa?
non sapevo bene quello che dicevo ma sentivo un senso di nostalgia al suono di quella parola.
«non sono a casa»
era l'unica risposta che avevo in quell' istante.

Da allora sono passate parecchie settimane,non ricordo,forse un mese,due?
anche se non ricordo precisamente il momento in cui mi svegliai ricordo perfettamente le dolci parole di mio fratello

«Freya?come stai Freya?dormi bene.» disse con tono gentile.

avrei voluto rispondergli,avrei voluto dirgli che grazie a lui non mi sentivo sola e che stavo bene,ma.....
non avrei potuto comunque,

essere in un piccolo corpo fragile,non riuscendo a controllarlo era un problema, segnò il mio nuovo inizio,

cercai di ricordare la mia prima vita,
ma per quanto mi sforzassi non trovai niente,
non ricordai nulla,
solo una vaga sensazione di disagio e paura,
e forse era meglio così,
comincerò da capo come FREYA ASHFORD.

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