Il nostro primo incontro

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Sono passati 5 mesi da quella tragedia,
io e Marie al tempo,viaggiammo senza sosta lungo l'unica strada possibile,
verso la capitale dell'impero confinante,
Estel.

I rapporti tra il nostro impero e l'impero di Estel non erano male, ma non erano nemmeno solidi,
non avevamo altra via di fuga,
dovevamo solo sperare che fosse la via giusta.

Arrivammo a destinazione circa un mese fa.

Marie si occupava di raccogliere informazioni,
mentre io dovevo solo stare attenta a non mostrare i miei lunghi capelli scarlatti,
se non fosse per quelli non mi sarei preoccupata troppo,
dato che è una caratteristica ereditaria del ducato degli Ashford, sarebbe stato un problema espormi.
Tra i popolani potevo scamparla,
ma tra i nobili il pericolo di essere riconosciuta era alto.
Per il resto andava tutto bene,
i miei bellissimi occhi verdi di cui potevo vantarmi,
le mie labbra rosse,
il mio viso grazioso e tondo,
il mio naso piccolo e sottile.

Marie però pensò a qualcosa,
per non farmi riconoscere.

Ora giriamo con mantelli,
incappucciati,

«Ehm Marie,sicura che vestite cosi non daremo  nell'occhio?» a dire il vero ero un po' scettica riguardo a ciò,

«Certo Signorina,se no non glielo avrei fatto mettere non crede?»
mi fidai di lei come sempre, d'altronde cosa avrei potuto fare.

«Mio dio!»
mi girai verso di lei avendo già in mente ciò che avrebbe detto.

«Perché il pesce costa così tanto qua!»
ormai ero abituata a questo, erano le sue solite esclamazioni quando andavamo a fare un giro al mercato.
La capitale era un po' troppo costosa, e non potevamo permetterci tanto.

Lasciai a Marie il compito di fare compere e andai in piazza dove c'era una bellissima fontana.
Mi sedetti sull'orlo e mi immersi nei miei pensieri mentre guardavo l'acqua scendere da quelle fistole.

I ricordi della mia famiglia facevano ancora male,
ovviamente non gli ho dimenticati.

Penso ogni giorno a mio fratello,a dove potrebbe essere,
dopo quella notte l'abbiamo cercato dappertutto.
Mi chiedo se stia bene.

Vorrei vederlo.

«Alzati»
mi ha spaventata
«Non contaminare l'acqua con quella roba che ti scende dagli occhi»
mi alzai immediatamente non accorgendomi delle lacrime che mi scorrevano sul viso.

Era un uomo alto con una voce forte,
una corporatura imponente,
guardai il suo viso,
carnagione chiara e forma ovale,la sua folta chioma nera che arrivava a nascondere le sue orecchie,le sue labbra rosee e quel poco di lentiggine che li copriva il naso,
La mia vista si incantò nei suoi occhi,il suo sguardo truce era la cosa che più mi ha colpita,era terrificante,sembrava come se volesse attaccarmi da un momento all'altro,
ma aveva dei bellissimi occhi azzurri che però parevano freddi,dando la sensazione di essere così lontani e soli.

«Cosa fissi, vuoi che ti cavi gli occhi?»non erano solo i suoi occhi ad essere freddi pure le parole che uscivano dalla sua bocca lo erano.

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