JASMINE
"Comunque non mi aspettavo che tuo fratello invitasse tutti questi ragazzi" urlo, per farmi sentire dalla mia amica, a causa della musica sparata a tutto volume per l'intera casa.
"sai che a Tae piace fare le cose in grande" alza gli occhi Tessa mentre continua a muoversi a ritmo di musica.
Non ha tutti i torti, Taehyung è sempre stato quel tipo di ragazzo che ha l'aria di volersi sempre divertire, organizzando feste dove invita decine e decine di persone, riempiendo casa di fumo, alcool e musica altissima.
È raro però partecipare alle feste organizzate da lui, o almeno questo vale per me, Michelle e Madeline, le tre migliori amiche della sua sorellina.
Non sono stupita che Tessa ci abbia invitate alla festa, ma lo sono ancora meno della reazione del fratello quando ha aperto la porta e ci ha trovato lì, sorridendo in modo innocente ed entrando tranquillamente nonostante le sue occhiatacce. Inevitabile è stata la sfuriata nei confronti della sorella.
"comunque tu trovi sempre il modo per litigarci eh" questa volta mi rivolgo a Michelle, che riuscendo a capire ciò che ho detto, alza le spalle e continua ad ancheggiare "non può imporci di non venire quì, visto che è anche casa di una nostra amica, mi piace si, ma quando fa così mi urta il sistema nervoso" finisce di dire e le do ragione.
Taehyung è la sua cotta da anni ormai, però è sempre stato un sogno proibito per lei, non perchè sia il fratello di una delle sue migliori amiche, anzi spesso Tessa ha provato a farli incontrare in casa "casualmente". Il problema è che lui, Michelle, non la guarda in quel modo, forse perchè la vede come una delle migliori amiche della sua sorellina.
"io ancora non capisco perchè non ci voglia alle sue feste, non penso di creare nessun problema, o almeno parlo per me" interviene Madeline guardando maliziosamente Tessa.
"che c'è? non ho intenzione di fare niente"
"e neanche nessuno?" ammicco, continuando a ballare, ridacchiando insieme alle altre due quando la sentiamo rispondere "bhe, Minho ovviamente è sempre nei miei piani"
"e chissà forse magari stasera anche da qualche altra parte" la spalleggia Michelle.
"magari" urla la mia amica e ridiamo nuovamente tutte.
Lee Minho, uno dei quattro migliori amici di Taehyung, è da anni il sogno proibito di Tessa.
Uno dei ragazzi, non solo bello, ma anche con più stile che conosciamo. Mi è capitato di vederlo parlare con dei ragazzi prima ed era vestito con un pantalone di pelle nero e una camicia di seta rossa.
Tessa ha spesso provato a parlarci, e anche altro, però essendo la sorellina del suo migliore amico, è sempre stata vista come off limits. Questo però non sembra interessare alla mia migliore amica, visto che stasera ha provato ad essere più sexy del solito mettendo una gonna nera, corsetto verde smeraldo abbinato alle sue amatissime jordan dello stesso colore.
"Ragazze, per caso, volete giocare ad obbligo o verità?" ci viene chiesto e dopo aver acconsentito ci spostiamo in salotto già occupato da alcuni nostri conoscenti, tra cui Minho che chiacchiera con gli altri due sue migliori amici, Jeon Jungkook e Christopher Bang. Ora capisco il perchè Tessa non si sia fatta sfuggire quest'occasione. Spera di raggiungere il suo obiettivo stasera e sinceramente lo spero anche io per lei. Una sana scopata ogni tanto ci vuole. Mi piace divertirmi e non ho problemi ad ammettere che mi piaccia il sesso. La prima volta è capitata con il mio primo vero fidanzatino quando avevo 16 anni. Dall'ora però sono cambiate un paio di cose: non sono più fidanzata, visto che l'unica passione in comune che avevamo era quella per il cazzo e inoltre, adesso, all'età di 21 anni, quando mi capita una scopata, non me la nego, per il resto sto bene da sola visto che fortunatamente hanno inventato i sextoys e so tranquillamente utilizzarli.
Decidiamo di metterci in cerchio e iniziano a far girare la bottiglia. Alcune ragazze temendo per gli obblighi, hanno scelto verità rivelando di aver avuto rapporti con uomini molto più grandi di loro e anche che vorrebbero sperimentare con il loro stesso sesso. Ovviamente a quest'ultima affermazione non sono mancati i fischi e gli apprezzamenti di alcuni ragazzi che sperano di poter ottenere una cosa a tre. Imbarazzanti e pure illusi.
"Jasmine tocca a te" mi riscuote dai miei pensieri Madeline e vedo che la bottiglia indica sia me che uno degli amici di Tae, Jeon Jungkook.
Quando incrocio i suoi occhi, lo vedo inarcare un sopracciglio. È un ragazzo che ti lascia senza fiato, non solo a guardarlo, ma a detta di alcune sue conquiste, anche dopo averci scopato.
Capelli corti neri, piercing al labbro inferiore e al sopracciglio destro e vari orecchini ad entrambi i lobi. Indossa una camicia di lino nera e un pantalone dello stesso colore che gli fascia perfettamente le gambe toniche. Ha una collana a catena al collo e mi ispira tanto sesso sinceramente. Emana un'aurea da ragazzo cattivo, anche se ha un viso apparentemente gentile.
"Jasmine asciugati la bava, sta colando" mi schernisce, mentre ride con gli amici. Pure la voce è sexy e angelica allo stesso tempo.
"obbligo o verità?" mi viene chiesto e senza esitazione patteggio per l'obbligo.
Vedo Jk scrutarmi attentamente mentre si lecca le labbra e sinceramente sto pensando di volerle altrove.
"mhh vediamo, dovete stare chiusi nello sgabuzzino per minimo mezz'ora" ci viene detto.
"scusa che obbligo sarebbe?" alzo un sopracciglio, non capendo il senso di un obbligo così banale. Avrei sperato in una strusciatina almeno, qualcosa che movimentasse la serata.
"che c'è honey, paura di stare con me da sola?"
Dice marcando il soprannome, dopo aver probabilmente notato la collana con su inciso "honey" al mio collo. Sorrido soddisfatta capendo di non essere l'unica ad avergli fatto la radiografia, per poi alzarmi sistemandomi il vestito che si era leggermente alzato e sorpassandolo mi dirigo verso lo stanzino, conoscendo già dove dirigermi, mentre sento i suoi passi raggiungermi e i vari schiamazzi dei suoi amici.
Mi giro nella sua direzione e lo vedo girare la chiave nella serratura.
"non scappo mica, non c'era bisogno, non ho paura di te" dico incrociando le braccia al petto, cosa che a quanto pare trova allettante visto che non stacca gli occhi dalla mia scollatura. Lentamente poi alza gli occhi e inizia a giocare con il piercing al labbro.
"ma io ho paura che ci possano interrompere" mi dice con tono gutturale, facendomi rabbrividire mentre arrivo alla conclusione che, da questa stanza, non sarei uscita neanche dopo mezz'ora.
"in che senso scusa?" dico quasi in sussurro mentre lo vedo farsi sempre più vicino, mentre provo a mettere sempre più distanza tra di noi.
A furia di indietreggiare sotto al suo famelico sguardo finisco per sbattere contro qualcosa che credo sia la lavatrice.
"honey, come mai così timida? prima sembravi tutt'altro" dice ormai a pochi centimetri di distanza da me. Posso sentire il profumo che indossa, è forte anche se non riesco a riconoscerlo, mentre la cosa che mi stupisce piacevolmente è non sentire puzza di tabacco. Pensavo fumasse e invece mi sbagliavo.
"cosa intendi? prima quando?" chiedo non capendo perchè abbia detto una cosa del genere.
"ti ho visto mentre ballavi prima, con le tue amiche intendo, anche se poco mi importa di loro" mi risponde e appoggia le mani sulla lavatrice ai miei lati per potersi calare un po su di me.
Sarà alto una ventina di centimetri più di me, per questo motivo ha bisogno di abbassarsi alla mia altezza. Mi scruta meglio con i suoi occhi così scuri e bramosi e sembra che voglia scavarmi dentro e spogliarmi con un solo sguardo. "avevo occhi solo per te" mi sussurra poi all'orecchio e mi lascia senza parole. Mi stava guardando. Mi ha guardato ballare ed ha anche detto di avere occhi solo per me.
"eri la più bella lì in mezzo" posiziona una delle sue gambe tra le mie "e non smettevo di pensare che volevo che continuassi a ballare così come stavi facendo" mi sussurra nell'incavo del collo, iniziando a lasciare dei brevi baci fino a risalire lungo la mandibola "su di me" mi sussurra all'orecchio facendomi accapponare la pelle e quello che riesco solo a fare è ancorarmi al suo collo con le braccia e avvinciare di più i nostri bacini.
Questo suo modo di fare, la sua sfrontatezza, le cose che mi dice e il suo modo di sussurrarmele all'orecchio, con un tono così roco e gutturale, mi eccitano da impazzire.
Avendo ancora la sua gamba in mezzo alle mie, inizia a sfregarla leggermente e mi eccito immediatamente e mi scappa dalle labbra semiaperte un mugolio di piacere.
Si allontana leggermente e percependo il distacco mi riprendo un po' facendo ricadere le mie braccia lungo i fianchi.
"perchè ti sei allontanato?" chiedo con un filo di voce guardandolo negli occhi.
"volevo ammirare meglio colei che ho intenzione di scopare tutta la serata" dice e neanche il tempo di analizzare ciò che ha detto si avventa su di me stringendomi da fianchi e facendo unire le nostre labbra. Inizialmente rimango un po perplessa, poi realizzando decido di aggrapparmi alle sue spalle e ricambiare il bacio. Mi alza senza troppi problemi e mi tiene per le natiche mentre gli circondo i fianchi con le gambe. Sento le sue mani fredde che mi stringono, palpano, accarezzano e giocano con le mie natiche. Continuiamo a baciarci sempre con più foga, per infiniti minuti, facendo scontrare e danzare tra loro le nostre lingue. Si viziano, si cercano, si muovono simultaneamente e con lo stesso ritmo. Non è un bacio casto, amorevole, ma anzi tutt'altro, si tratta di un bacio famelico, violento, come se facessimo entrambi affidamento solo su questo per rimanere in piedi. Mi piace come bacia, è bravo. Alterna brevi baci ad altri più intensi, mi mordicchia e gioca con il mio labbro inferiore. Ricambio anche io, ormai troppo eccitata per tirarmi indietro, anche se non è mai stata un'opzione questa e inizio a giocare con il suo piercing mentre muovo lentamente il bacino su di lui. Voglio sentirlo più vicino a me, sono stanca di queste strusciatine.
Lo sento sospirare e gli sorrido contro le labbra. L'intento della serata non era certamente quello di scopare, la mia intenzione era quella di passare una serata diversa con le mie amiche senza ragazzi in mezzo, eppure questo cambio di serata mi alletta e non poco.
Quando si stacca dalle labbra, inizia a lasciare umidi baci lungo la mascella per poi soffermarsi sul collo dove lo sento mordere e succhiare. La sua lingua mi lecca la pelle imperlata di sudore, mentre le sue labbra calde mi viziano. La sensazione che mi sta facendo provare è così bella che mi sento già completamente bagnata ed estremamente eccitata e vogliosa di lui, delle sue mani, della sua lingua, del suo cazzo, del suo corpo. Tiro la testa all'indietro per lasciargli più spazio e dalle mie labbra scappa un mugolio di piacere. So già che domani dovrò ricorrere al fondotinta per coprire il suo succhiotto, ma non m'importa, che mi marchiasse pure. Per questa notte voglio essere solo sua come voglio che lui sia tutto mio per questo motivo gli tiro leggermente i capelli per fargli alzare il mento e inizio anche io a baciarlo lentamente fino a scendere lungo la giugulare, che lui mi lascia a disposizione, e lo marchio anche io. Mi stacco dopo un po, soddisfatta del mio lavoro e lo guardo con un sorrisino "ti stanno bene i miei succhiotti" ammicco guardandoli negli occhi e lui ricambiando il mio sguardo mi fa l'occhiolino "allora fammene quanti ne vuoi" e detto ciò ritorna a giocare con la porzione di pelle del mio collo a cui non aveva ancora prestato attenzione.
"Jungkook" sussurro debolmente
"mh?"
"hai tutto il mio corpo a disposizione, basta soffermarti sul collo" lo guardo con gli occhi ormai lucidi dal piacere. Sono felice di suscitare in lui il mio stesso tipo di reazione, voglio che si diverta e che gli piaccia come sta piacendo a me. Voglio rimanergli impressa.
A quanto pare aspettava solo questo perchè mi sbatte con violenza sulla lavatrice dietro di noi e mi fa divaricare le gambe. Il vestito ormai alzato fino alla pancia mi lascia quasi completamente scoperta avanti al suo sguardo stracolmo di lussuria e piacere. Sfrega il palmo della mano destra sulla mia intimità ormai bagnata e ancora coperta dalla leggera stoffa rossa degli slip, mentre con l'altra mano mi tiene stretto il collo.
"Jungkook, ti prego"
"cosa vuoi honey?" si rivolge a me con un sorriso sghembo. Che stronzo.
"lo sai" soffio mentre continua a strofinare il palmo.
Non demorde e mi attira più vicino a sè tenendomi ancora per il collo "lo so, ma me lo devi dire tu, voglio sentire dalla tua bella boccuccia quello che vuoi che ti faccia" mi sussurra all'orecchio e credo di essere avvampata violentemente, fortunatamente le luci dello stanzino sono soffuse almeno evito che possa vedere il mio viso in fiamme.
"voglio le tue dita e la tua lingua sopra e dentro di me" dico ormai poco lucida "per ora" ci tengo a sottolineare.
"per ora?" alza un sopracciglio e ferma il movimento della mano.
Lo attiro violentemente a me, ormai stanca di questa situazione, non ce la faccio più
"sì, per ora. Perchè poi voglio il tuo cazzo va bene?" dico ormai esasperata.
Mi ribacia, ma questa volta dura poco, perchè si allontana dalle mie labbra ancora leggermente aperte "era quello che speravo dicessi" e neanche il tempo di dirlo sento uno strappo.
"ma che cazzo hai fatto" lo guardo male chiudendo di scatto le gambe "non potevi semplicemente sfilarle?" lo guardo male e ridacchia. Lo stronzo mi ha letteralmente strappato le mutande ed erano anche le mie preferite.
"non mi sono mai piaciute le cose facili" le lancia dietro di se e mi divarica di scatto le gambe.
"erano le mie preferite" sussurro, anche se ormai gli slip sono passati in secondo piano dopo averlo visto inginocchiarsi avanti a me.
"allora poi te le ricompro per farmi perdonare" sussurra sopra la mia intimità per poi avventarcisi. Buttò la testa indietro di scatto mentre continua a muovere la lingua facendo movimenti circolari e facendo sempre più pressione. Gli afferro i capelli e lo spingo di più verso la mia intimità. Mi tremano le gambe e sta usando solamente la lingua. Sembra che mi abbia letto nella mente poichè inizia a premere e sfregare il clitoride facendomi ansimare nuovamente. Allontana poi la testa e lo tiro per i capelli verso di me baciandolo.
Durante il bacio però, decide di torturarmi ancora un po e infila direttamente due dita facendomi sussultare di colpo. Inizia a muovere le dita dentro di me, aumenta la velocità e credo di essere vicina all'orgasmo "Jk io.." ma non riesco a continuare per il piacere. Sbarro gli occhi e alzo la testa perchè mi sta stremando. Le muove così bene, chissà con quante sarà stato per essere così esperto e conoscere perfettamente i punti giusti.
"tu cosa honey?" mi chiede con voce satura di desiderio
"sto per..per ve-ve-nire" e inzia a muoverle ancora più veloce, portandomi al culmine del piacere in pochi secondi.
"jk.. ah" sussulto e poco dopo, aprendo gli occhi, lo noto avvicinare le dita alla mia bocca "assaggiati"
e non me lo lascio ripete che prendo le due dita in bocca, inizio a leccarle e succhiarle e dal suo sguardo di fuoco posso intuire che gli stia piacendo.
Continuando a stuzzicare le dita nella mia bocca, allungo la mia mano fino a toccargli il pacco, ben evidente anche se ancora nei pantaloni.
Mi toglie le dita da bocca e mi stringe il fianco mentre continuo a premere il mio palmo su di lui facendogli socchiudere gli occhi e abbassare la sua testa sulla mia per trovare un appoggio.
Lentamente poi gli slaccio la cintura e gli abbasso i pantaloni e i boxer e lui li toglie velocemente con uno gesto fulmineo. Evidente è la sua erezione e mi stupisco delle sue notevoli dimensioni e al solo pensiero che tra poco sarà dentro di me, avvampo.
"ti piace quello che stai vedendo?" mi chiede e sorrido afferrandoglielo "non immagini quanto" ammicco iniziando a strofinarlo dall'alto verso il basso. Regolo il ritmo della mano per dargli altrettanto piacere. Lo sento mugolare e poi afferrarmi la mano "fermati, non voglio già venire" si allontana per prendere un preservativo dagli jeans lasciati a terra.
"li hai sempre con te?" domando realmente interessata alla risposta. Io a stento porto il cellulare con me quando esco. Lo guardo mentre srotola il preservativo per poi indossarlo con attenzione
"l'ho chiesto a Minho dopo averti vista alla festa" mi risponde alzando poi lo sguardo su di me.
Rimango stupita, non me l'aspettavo una cosa del genere, pensavo che fosse sempre pronto, ne avesse sempre uno in caso di evenienza. Ora però non so se sia uno scroccone che se li fa prestare dagli amici oppure semplicemente non ha come pensiero fisso il sesso. "chi ti ha detto che ci sarei stata?" chiedo sfidandolo quando si riavvicina a me.
"bhe, guardati, non penso di star facendo niente senza il tuo consenso o sbaglio?" mi passa una mano dietro al collo sotto i capelli ed io deglutisco guardandolo "non sbagli, ma come sapevi ci sarebbe stata occasione?" dico scendendo dalla lavatrice. Avevo le gambe intorpidite.
Fa scorrere le mani alla base del mio vestito e me lo lascio sfilare completamente. Mi accarezza lentamente con le sue sinuose dita dai fianchi fino a risalire lungo il petto, mentre fa scorrere il suo sguardo lungo tutto il mio corpo.
"bhe Alex, il ragazzo che ci ha fatto l'obbligo" specifica vedendo il mio cipiglio. Ah allora così si chiamava quel ragazzo che ci ha chiesto di giocare. "sapeva delle mie intenzioni e da buon amico mi ha aiutato" ghigna ed io alzo gli occhi al cielo divertita portando le mani sul suo petto e iniziando a sbottonare i primi bottoni.
"sei troppo vestito, non è giusto" dico e si lascia sfilare la camicia, per poi portare le mani dietro la mia schiena e sganciarmi il reggiseno.
Sono completamente nuda avanti a lui e faccio per coprirmi il busto con le braccia ma mi prende le mani con una delle sue e me le alza sopra la testa "sei così dannatamente eccitante, non coprirti" mi sussurra sulle labbra per poi scendere e inziare a stuzzicare con la lingua un capezzolo, mentre per l'altro utilizza le dita affusolate.
Ma perchè mi fa questo effetto? È così dannatamente bravo ed eccitante in tutte le cose che mi sta facendo. Mi mordicchia il petto e, sapendo della sensibilità della mia pelle, domani avrò mille segni addosso.
"ti diverte marchiarmi ehh?" io sussurro nell'orecchio e lo sento tremare "si, sapere che avrai i miei segni addosso per giorni, mi fa eccitare terribilmente" mi risponde dopo aver soffiato su un succhiotto appena fatto lungo la clavicola destra.
"jk non ce la faccio più" mormoro e immediatamente mi lascia andare le mani e mi fa girare, dandogli le spalle "appoggia le mani qui" e mi fa vedere dove posizionare le mani sulla lavatrice " e divarica le gambe". Non me lo lascio ripetere due volte che faccio come dice, sperando solo che la finisca con questa tortura.
Si posiziona dietro di me e afferrandomi le tette fa aderire la mia schiena al suo petto, facendo sfregare il suo membro turgido sulle mie natiche.
"JUNGKOOK, JASMINE, È PASSATA MEZZ'ORA POTETE USCIRE" sentiamo urlare al di fuori della porta e per poco non mi viene un infarto quando, girandomi di scatto in direzione della porta, vedo la maniglia abbassarsi. Ma la porta non si apre. È chiusa a chiave.
"OK TRA POCO USCIAMO PUOI ANDARE" urla di rimando Jungkook mentre continua a giocare e a strizzarmi le tette.
"Sento il tuo battito accellerato, non è che ti verrà un infarto a causa mia?" mi sussurra all'orecchio e alzo gli occhi al cielo anche se non può vedermi "pensavo ci avessero beccati scemo e se non te ne sei reso conto sto col culo all'aria"
"ci sono io dietro di te, non avrei permesso a nessuno di ammirare ciò che stasera è solo mio" sussurra lentamente baciandomi la spalla e portando una mano al clitoride che inizia a sfregare. Rabbrividisco a causa del suo tono di voce e a causa di un brivido lungo la schiena dovuto al suo gesto inaspettato.
"quindi vuoi farmi credere che non ti faccio nessun effetto?" continua mordendomi il lobo sinistro e sospiro. È ingiusto. Inizio a strusciarmi un po su di lui "nessuno" sussurro anche se sussulto quando lo sento indirizzare la sua erezione alla mia entrata già pronta grazie alle sue precedenti attenzioni "nessuno nessuno?" dice entrando lentamente dentro di me e ansimo. Voglio di più. Mi sta facendo eccitare e dannare contemporaneamente con questa sua lentezza. Vuole essere pregato, vuole che supplichi le sue attenzioni, vuole che stia al suo gioco erotico. "ti prego" sussurro provando a muovermi ma tiene fermi i miei fianchi. È così testardo, desidera giocare con ogni parte del mio corpo, ma se non si sbriga ci finirà di mezzo anche la mia salute mentale perchè mi sta facendo impazzire "si jungkook mi fai effetto, fai effetto ad ogni centimentro del mio corpo, ma adesso scopami perchè sto aspettando questo da quando siamo entrati in questo maledetto stanzino" piagnucolo ed era la risposta che aspettava perchè si spinge tutto dentro di me. È stato così inaspettato ed inevitabile è stato urlare. Sento le mie pareti interne adattarsi e stringersi intorno al suo membro dopodiche inizia a muoversi prima lentamente per poi aumentare il ritmo delle spinte "ah..jk..jk ah madonna" gemo. Fortunatamente c'è ancora la musica che rimbomba in tutta la casa e non rischio di essere sentita da nessuno a parte colui che in questo momento mi sta prosciugando tutte le forze. Continua ad un ritmo regolare e lo sento ansimare. Si muove con più forza e va talmente a fondo che sembra voglia imprimersi dentro di me.
Mi fa poi appoggiare con il petto sulla lavatrice sotto di me e mi prende le mani che mi porta dietro la schiena. Continua a muoversi sempre più velocemente, cosa che mi fa annebbiare la vista dal piacere. Le sue spinte sono così lente, sinuose, regolari, profonde, molto profonde. Mi tiene per le braccia, regolando i movimenti e andando avanti e indietro dentro di me.
"jk ti prego.. ah..più veloce" annaspo in cerca d'aria dopo una botta decisa che mi aveva lasciato senza respiro. Lo sento uscire da me, avvertendo subito una sensazione di vuoto che mi lascia interdetta per un paio di secondi e con il culo all'aria finchè non mi gira bruscamente e mi prende in braccio facendomi allacciare le gambe ai suoi fianchi come in precendeza. Mi fa appoggiare la schiena al muro e mi fissa in volto "sei dannatamente sexy" dice prima di fiondarsi sulle mie labbra e rientrare dentro di me con forza. Boccheggio senza fiato a causa della botta decisa che non mi aspettavo e gli afferro la schiena muscolosa, graffiandogliela. Ho i capelli tutti gonfi, le labbra e il viso arrossati, sono tutta sudata, come fa a trovarmi ancora sexy.
"non fer..fermarti ti prego..ahh" non finisco di dire che si spinge ancora più a fondo. Nascondo il viso nell'incavo del suo collo e mi stringo con più forza a lui, mentre mi tiene sorretta mantenendomi con un braccio dalle natiche e con l'altro mi tiene attaccata a lui. Le sue spinte sono sempre più decise, più forti da sentire quasi l'attrito tra le nostre intimità. Nonostante ci sia la musica a tutto volume fuori da questa stanza, è come se ci fossimo solo noi al momento. Mi è capitato altre volte di scopare con qualcuno ad alcune feste o in discoteca, ma non è mai stato così eccitante; non ci spogliavamo interamente, anzi neanche le mutandine toglievo, invece Jk me le ha addirittura strappate e solo pensando a questo dettaglio mi eccito ancora di più. Mi manca il respiro e penso che mi farà male la gola per lo sforzo che sto facendo a non urlare troppo.
"fatti sentire honey, voglio sentire la tua voce e le tue urla provocate da me" dice spingendosi ancora più a fondo facendomi cacciare un urlo "così ti prego, a-ancora" lo supplico e continua a scoparmi con forza.
Dopo un altro paio di spinte ben assestate arrivo al culmine e mancando poco anche a lui decide di uscire "meglio non rischiare" mi sussurra sorridendo dolcemente notando il mio cipiglio dopo avermi fatta scendere, reggendomi però a causa delle gambe molli, deboli e doloranti per la tensione.
Nonostante la violenza con cui mi ha scopato sembra davvero gentile. Non ho mai avuto l'occasione di parlarci spesso e le poche battutine che ci scambiavamo non mi permettavano un quadro completo della sua persona, però non sembra uno di quei ragazzi che subito passano all'atto per poi terminare dopo dieci minuti scarsi. Lui si è soffermato su di me. Mi ha baciato come se stasera fosse solamente mio ed io solamente sua. Mi ha guardato, accarezzato, stretto a sè facendomi sentire la più bella della serata. Mi ha baciato, sfiorato, leccato, morso, palpato, graffiato, marchiato.
"tutto bene?" mi accarezza la guancia e mi desta dai miei pensieri. Annuisco sorridendogli e decido di volerlo ringraziare a dovere e quindi lo spingo vicino alla lavatrice, per fargli capire di appoggiarsi e mi inginocchio avanti a lui. Guardandolo sempre negli occhi, gli sfilo il preservativo e lo appoggio a terra per poi iniziare a leccare la sua erezione. Sbarra gli occhi e getta la testa in dietro mentre inizia ad ansimare. Continuo così, senza prenderlo in bocca, finchè non lo sento mugolare.
"tu mi hai torturato da quando abbiamo inziato"
"ti prego" geme portandomi una mano sui capelli, tentando di fare forza sulla mia testa, ma non demordo "cosa vuoi Jungkook? voglio sentire dalla tua bella boccuccia quello che vuoi che ti faccia" lo prendo in giro citando la sua stessa frase
Ridacchia e scuote la testa guardandomi "voglio che me lo succhi honey" e non me lo faccio ripetere due volte che glielo prendo tutto in bocca. Sentendolo ansimare decido di muovere anche la lingua su e giu e con movimenti circolari, mentre continuo a succhiarglielo. Sono rimasta talmente appagata e soddisfatta questa sera che ho proprio desiderato succhiarglielo; certe volte l'ho trovato estremamente noioso, forse perchè poi non mi venivano riservate le stesse attenzioni. Jungkook, però, se le merita tutte e voglio rimanergli impressa come lui è riuscito ad imprimersi dentro di me.
"sto per .." non finisce di dirlo che mi viene in bocca e ingoio senza indugio.
Soddisfatta mi alzo, mi ripulisco ai lati della bocca e lo guardo mentre riapre gli occhi e mi attira a se "sei proprio brava" mi dice e ridacchio soddisfatta "dobbiamo tornare di là, è passata da un pezzo mezz'ora" dico dopo essermi staccata dalle sue labbra.
Mi rimetto il reggiseno che lui mi aiuta a riagganciare, per poi rindossare il vestito "ora dovrei stare senza mutande?" gli dico facendo il labbruccio mentre lui ride e si riallaccia la cintura "dai te le ricompro, promesso" mi attira a se, baciandomi la fronte e mi sistema i capelli dietro l'orecchio e nel frattempo gli abbottono la restante parte aperta della camicia. Gli strizzo i bicipiti turgidi "stasera hanno lavorato tanto" ammicco "nessun problema, lo rifarebbero tranquillamente" mi fa l'occhiolino e arrossisco mentre si allontana. Prende il preservativo da terra e mettendolo nella sua apposita bustina lo getta nel cestino che stava di lato ad uno scaffale facendo poi la stessa cosa con le mie mutandine.
"non le noteranno?" chiedo fissandolo preoccupata "che lo notassero, capiranno che in questo stanzino qualcuno si è divertito" ammicca attirandomi a se e abbracciandomi.
"mi dai il tuo numero? così in questi giorni ci mettiamo d'accordo per andare a comprare le mutandine" mi chiede mentre mi annusa i capelli ed io sorridendo afferro il suo cellulare e digito il mio numero che poi salvo in rubrica sotto il nome di "honey". Ridacchia vedendo il soprannome per poi aprire la porta facendo uscire prima me.
"jk comunque ti sei fatto perdonare per le mutandine, tranquillo" dico facendogli l'occhiolino e uscendo dalla stanza prima che possa ribattere e sfotticchiarmi. Si è fatto perdonare anche abbastanza bene, anzi che dico, si è fatto perdonare divinamente e non nego che mi piacerebbe rivederlo, magari per rifarlo.
Nonostante la passione, la brutalità, la forza, è stato gentile in alcuni momenti se non dolce. Non me l' aspettavo così, pensavo che magari mi avrebbe scopata velocemente e fine. Invece si è soffermato, mi ha riservato attenzioni che neanche durante i rapporti con il mio primo fidanzatino ricevevo. Sono felice di ciò, che non abbia pensato solo al suo piacere, ma da una parte avrei preferito che fosse egoista e pensasse solo a sè, perchè adesso non me lo toglierò più dalla testa, perchè ora qualsiasi scopata sarà niente paragonandola a quella con Jeon Jungkook.