MADELINE
Guardo l'orologio sbuffando, sono solo le nove e mezza. Stiamo giocando ad obbligo o verità solamente da una ventina di minuti e stanno già limonando tutti...che merda.
Io non ci volevo nemmeno venire a questa stupida festa. Avrei preferito passare la serata con le mie amiche, vedendo un semplice film a casa sul divano, ma hanno insistito affermando che avessi bisogno di distrarmi. E non hanno mica torto: da quando quel coglione di Chad mi ha tradita con la sua vicina di casa non riesco a smetter di pensare ad altro. Mi sono chiusa in casa per giorni non volendo vedere nessuno, pensavo davvero di aver trovato una persona onesta che mi amasse realmente. Ma ora basta. Fanculo Chad. Fanculo la vicina. Ma fanculo anche me, come ho potuto pensare che fosse una buona idea mettersi con uno che si chiama CHAD. Ho bisogno di ubriacarmi.
Continuiamo a giocare e quando la bottiglia punta su di me non scelgo ne obbligo ne verità ma bevo due shottini. Scambio qualche parola con Michelle seduta alla mia destra, ma continuo a sentirmi uno sguardo addosso che mi brucia la pelle. Mi osservo intorno e i miei occhi si incastrano con quelli di un ragazzo che è seduto più o meno di fronte a me. Lo riconosco subito: Christopher Bang, uno dei migliori amici di Taehyung. Lo vidi per la prima volta qualche mese fa quando io, Jasmine e Michelle venimmo a dormire a casa di Tessa. Era impegnato in un'intellettuale conversazione con gli altri ragazzi sulla preferenza tra tette o culo. Che branco di scimmie.
È obbiettivamente un bel ragazzo con i suoi capelli castani bloccati da una bandana nera con qualche ciuffo che gli ricade sulla fronte, una camicia nera con fin troppi bottoni aperti e un giubbino di pelle. Continua a fissarmi intensamente e io ricambio il suo sguardo magnetico. Mi sono promessa però di prendermi una pausa dai ragazzi. Basta fidanzati. Basta stupide delusioni. Ho bisogno di concentrarmi più su me stessa e stasera voglio solamente distrarmi con le mie amiche.
Il gioco prosegue e quando la bottiglia si ferma su di me è proprio Christopher a chiedere <<Obbligo o verità?>>
<<Obbligo>> rispondo, cercando di movimentare la serata.
<<Bevi tequila, sale e limone>>
<<Tutto qui?>> lo sfido.
Lui non risponde, inizia a spargersi il sale e sul collo e mi dice <<Sei ancora lì?>> prima di mettersi una fetta di limone in bocca.
Ok ho deciso di focalizzarmi su me stessa, ma ciò non mi vieta di divertirmi.
Mi alzo e inizio a gattonare verso di lui mentre sento alcuni ragazzi del gruppo fischiare. Chan mi squadra dall'alto in basso, soffermandosi sulla mia scollatura che il vestito e la posizione mettono in risalto. Mi fermo davanti a lui e osservandolo da vicino noto che ha un piercing al labbro e un taglio sul sopracciglio sinistro, che lo rendono ancora più sexy.
Mi avvicino al suo collo e lo lecco lentamente, molto lentamente, sentendo il suo respiro leggermente accelerare. Bevo poi la tequila senza mai distogliere lo sguardo dal suo e mentre sto per passare al limone sento la sua presa salda sui miei fianchi che mi tira verso di lui, ritrovandomi seduta a cavalcioni sulle sue gambe. Sono a un palmo dal suo viso. Ormai il mio vestito blu notte si è quasi alzato completamente e le sue mani dalla mia schiena stanno scendendo sempre più in basso.
Un'improvvisa svegliata mi fa rendere conto di quello che sto facendo e mi alzo di scatto recandomi a passo veloce verso la cucina.
Menomale che dovevo prendermi una pausa.
Come mi è venuto in mente di dare spettacolo di fronte e tutte quelle persone, con un ragazzo del genere poi. Mi preparo un drink cercando di dimenticare quello che è successo quando sento delle mani sui miei fianchi e una voce profonda che mi sussurra all'orecchio <<Non hai completato il tuo obbligo>>. Mi fa voltare e mi bacia voracemente. Succede così in fretta che ci metto qualche secondo prima di realizzare che sta succedendo. Mi stacco bruscamente spingendolo.
<<Come cazzo ti sei permesso. Credi che con quel bel faccino che ti ritrovi hai il permesso di fare tutto quello che ti pare. Io lo so come sono i ragazzi come te ok? E non ci ricasco più. Non permetto più di farmi trattare come una pezza. Vaffanculo a te e alla vicina che ti scopi>> finisco urlando.
<<Ma che cazzo ti prende>> mi risponde sconvolto.
Ok forse dovrei smettere di bere. E di pensare a Chad cazzo. Mi giro e cerco di allontanarmi velocemente ritornando in salotto dalle mie amiche. Christopher però mi afferra per il polso e mi blocca al muro mantenendomi per il collo.
<<Toglimi immediatamente le mani di dosso>> provo a dire minacciosamente, ma esce come un sussurro a causa delle presa sul collo.
<<Come osi parlarmi in questa maniera>> esclama tra lo stupito e l'arrabbiato <<Perché non sei già caduta ai miei piedi>> .
<<Perché non sono una delle tue troiette>> rispondo alzando il mento.
Rimaniamo in questa posizione per qualche secondo, lui che mi scruta attentamente e io che lo guardo in cagnesco. Poi fa un piccolo sorriso e mi lascia andare.
<<Con te non ho finito>>
<<Ma fottiti>>
<<Oh lo farai tu>> mi risponde con una risata maliziosa mentre scompare svoltando nel corridoio.
Ancora scossa e incazzata da quello che è successo mi reco verso il salotto. Incontro Tessa che nota subito la mia espressione e mi chiede accigliata che succede.
<<Niente è che in questa festa ci sono parecchi coglioni presuntuosi>>
<<Che ti aspettavi>> fa spallucce lei <<Sono amici di Tae. Ma davvero, è successo qualcosa? Devo picchiare qualcuno?>>
<<Ma no tesoro >> la abbraccio ridendo.
<<Ehi ti dispiace andare a prendere da bere?>> continua lei <<In fondo al corridoio sulla sin->>
<<Sisi tranquilla mi ricordo>> la interrompo <<Torno subitoo>> urlo mentre mi allontano e la sento ridere.
Mi dirigo verso lo stanzino dove i genitori di Tessa tengono gli alcolici, ma la testa inizia un po' a girarmi. La villa è davvero enorme, le stanze sembrano susseguirsi all'infinito. "Era sulla destra vero?" penso tra me e me. Giro a destra e apro qualche porta invano. Nulla da fare, non riesco proprio a trovarlo.
<<Ma è un fottuto labirinto>> mormoro <<Dovrebbero mettere dei cartelli con le indicazioni>>
Sto per arrendermi e tornare indietro quando sento un rumore strano, come una vasca che si riempie. Spinta dalla curiosità mi dirigo verso di esso e mi ritrovo davanti una stanza enorme con una piscina idromassaggio.
<<Wow>> sussurro <<Sono proprio ricchi sfondati>>
La sorpresa però non finisce qui perché proprio in quel momento Christopher spunta da dietro l'angolo e si dirige verso la piscina.
Rimango bloccata dallo spettacolo e non posso fare a meno di squadrarlo dalla testa ai piedi. Il suo corpo muscoloso è completamente ricoperto da tatuaggi e sembra una fottuta opera d'arte. Indossa solamente dei boxer neri e posso notare che il ragazzo non è messo male.
Credo che non mi abbia sentita né si sia accorto della mia presenza perché entra nella piscina senza degnarmi di uno sguardo. Chiude gli occhi e piega la testa all'indietro abbandonandosi alla sensazione piacevole dell'idromassaggio.
Mi ritrovo imbambolata a fissarlo senza riuscire a togliergli gli occhi di dosso. Osservo le goccioline scorrere sui suoi pettorali e mi chiedo come sarebbe tracciare i suoi tatuaggi con le mie dita, sul collo, l'addome, scendendo sempre più in basso...
<<Hai intenzione di farmi una foto?>>
I miei pensieri vengono brutalmente interrotti dalla sua voce e quasi salto dello spavento.
<<Che c'è ti mancavo così tanto che sei venuta a cercarmi principessa?>> si gira verso di me sorridendo.
<<Non chiamarmi mai più così>>
<<Ah sì? Perché se no che fai>> mi sfida accostandosi al bordo piscina.
Mi avvicino a lui come una furia senza sapere neppure cosa fare. So solo che questo ragazzo riesce ad irritarmi in una maniera assurda.
Neanche il tempo di abbassarmi che mi prende per un braccio trascinandomi verso di se. Perdo subito l'equilibrio e mi ritrovo in acqua.
La piscina non è molto profonda, ma essendoci caduta dentro come un sacco di patate ho i capelli e il vestito completamente zuppi, mentre i miei tacchi sono finiti chissà dove.
<<O MIO DIO>> urlo <<MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO>>
Lo guardo sconvolta mentre la sua risata rimbomba in tutta la stanza.
<<Sei proprio uno stronzo>>
Diventa improvvisamente serio e con uno scatto felino mi blocca i polsi dietro la schiena.
<<Non puoi permetterti di parlarmi in questa maniera>> mi sussurra così vicino che riesco a sentire il suo respiro che mi solletica il viso.
<<Ah sì? Perché se no che fai>> dico imitandolo.
Vedo una scintilla attraversargli gli occhi.
<<Oh questo non dovevi proprio dirlo>>
Mi afferra per i capelli facendomi piegare la testa e si fionda sulle mie labbra. Questa volta ricambio il bacio non potendo nascondere che per quanto riesca a farmi incazzare solo respirando, mi fa anche tremendamente eccitare. Le nostre lingue si intrecciano violentemente mentre ci assaporiamo a vicenda. Le sue mani scorrono sul mio corpo arrivando all'orlo del vestito e scomparendo sotto di esso. Si fermano sulla mia intimità già bagnata e no, non c'entra il fatto che siamo in piscina. Comincia a sfregare sopra il tessuto dei miei slip in pizzo nero, iniziando una lenta tortura che porta avanti per qualche minuto. Il mio respiro diventa sempre più accelerato mentre le sua lingua si è spostata sul mio collo leccando, succhiando e mordendo lasciandomi chissà quanti segni. Sposta di lato gli slip e continua i movimenti circolari direttamente sul clitoride. Mi mordo forte il labbro cercando di non fare il minimo rumore ricordandomi che ci sono altre persone in questa casa e che potrebbero sentirci.
<<Voglio vedere se continui a fare la parte della brava ragazza>> mi sussurra con voce roca nell'orecchio <<Anche mentre ti sto scopando con le mie dita>>
E così dicendo infila due dita dentro di me iniziando a spingere velocemente. Non riesco più a contenere i gemiti e mi aggrappo alle sue spalle mentre sento che sto per raggiungere il limite.
<<Chris...ah sì non ti fermare>> gemo mentre chiudo gli occhi aspettando che la sensazione dell'orgasmo mi travolga.
Ma lui ha altri piani.
Improvvisamente si stacca facendo uscire le dita da me e allontanandosi. Le mie gambe tremanti non riescono a reggere il mio peso e senza più il suo sostegno sono costretta ad aggrapparmi al bordo piscina.
<<Cosa->> mi giro confusa verso di lui non riuscendo a capire il perché si sia fermato, ma lo vedo sorridere mentre si sta leccando le dita, una alla volta.
<<Te l'ho detto che non dovevi provocarmi>> mi risponde arrogante.
Che piccolo pezzo di merda.
Ma va bene. Vuole giocare? Allora possiamo giocare in due.
Mi avvicino a lui seducente e con sguardo malizioso. Senza tacchi posso notare di più la differenza di altezza e all'impiedi l'acqua gli arriva alla vita, appena sotto l'orlo dei boxer. Perfetto.
Mi abbasso lentamente e, guardandolo dritto negli occhi, inizio a leccare i suoi muscoli così definiti da sembrare scolpiti, a partire dalla V che scompare sotto il tessuto nero. Senza nessuna fretta risalgo soffermandomi su dei punti che noto essere più sensibili perché si lascia sfuggire qualche gemito senza mai staccare lo sguardo dal mio. Arrivo al collo mentre le mie mani si fermano sui boxer, ormai troppo stretti per contenere l'erezione.
<<Vedo che ti faccio un certo effetto>> gli sussurro all'orecchio mentre abbasso il tessuto che separa la mia mano dal suo membro eretto. Per un breve secondo i miei occhi si spalancano per la sorpresa mentre osservo le sue enormi dimensioni. Sfioro la punta con le dita e lo sento fremere sotto il mio tocco. Avvolgo la mia piccola mano attorno al suo membro gonfio e inizio ad accarezzare la lunghezza scivolosa.
<<Cazzo Mads>> geme mantenendosi al bordo piscina e chiudendo gli occhi.
Continuo il mio lavoro mentre succhio e mordo il suo lobo. È completamente abbandonato a me e mi piace il controllo che ho su di lui in questo momento. Comincio a pompare velocemente la mia mano su e giù lungo la sua asta e noto che è particolarmente sensibile alla punta, tanto da contrarsi ogni volta che la sfioro. Aumento la velocità e lo sento pulsare mentre si spinge sempre più forte nella mia mano fradicia.
<<Porca troia...ci sono quasi>> sussurra roco.
Ed è proprio in questo momento che decido di ricambiarlo con la stessa moneta. Interrompo quello che stavo facendo e mi allontano da lui con un ghigno stampato sulla faccia. La sua faccia stravolta è impagabile.
<<Se non torni subito qui e finisci quello che hai iniziato ti giuro che ci saranno delle conseguenze>> minaccia serio.
Lo ignoro continuando a sorridere, consapevole di farlo incazzare ancora di più.
<<Madeline>> intima serio.
<<Christopher>> rispondo a tono.
È la goccia che fa traboccare il vaso. Si avvicina bruscamente e afferra il mio vestito in corrispondenza della scollatura.
<<Che stai facen->> non riesco nemmeno a finire la frase che mi ritrovo solo in intimo davanti a lui. L'ha strappato. Ha strappato uno dei miei vestiti preferiti e l'ha fatto come se fosse un pezzo di carta.
<<Il. mio. cazzo. di. vestito.>> lo guardo incredula scandendo bene ogni parola <<Perché l'hai fatto?>>
<<Stai meglio senza>> risponde leccandosi le labbra mentre fa scorrere i suoi occhi sul mio corpo.
<<Non puoi andartene in giro a strappare i vestiti alla gente!>> lo rimprovero, e vorrei davvero essere incazzata con lui, ma non posso che essere impressionata dalla facilità con cui l'ha strappato. Mi chiedo quanto possa essere forte e non riesco a smettere di guardare le sue braccia muscolose.
<<Tu non mi dici quello che posso o non posso fare>> mette in chiaro e io alzo gli occhi al cielo.
Appoggia le mani sul bordo piscina e mi blocca con il suo corpo. Siamo così vicini che sento la sua eccitazione premere contro la mia pancia.
<<Alza di nuovo quegli occhi e ti scoperò così forte da darti una ragione valida per farlo>>
Sento un brivido lungo la schiena.
<<Sei bravo solo a parlare se no l'avresti già fatto>> dico sfidandolo con lo sguardo.
Si lascia sfuggire un sorriso <<Qualcuno qui è impaziente...ma devo prima farti impazzire come hai fatto tu con me per tutta la serata>>
Detto ciò inizia a lasciarmi una scia di baci partendo dal collo, scendendo poi sulla clavicola, sul petto e in un batter d'occhio mi slaccia il reggiseno lasciando i miei seni esposti.
<<Sei così fottutamente perfetta>> mormora contro la mia pelle mentre stuzzica con la lingua e i denti i capezzoli turgidi. Sentire il metallo freddo del suo piercing scorrere sulla mia pelle mi manda in estasi. Le sue mani si spostano sulle mie natiche che stringe con violenza provocandomi un gemito.
Mi rivolge un ghigno sapendo di star riuscendo nel suo intento. Sto impazzendo e voglio di più.
<<Chris>> lo guardo implorante.
<<Dov'è finito quell'atteggiamento arrogante ora>> mi schernisce, ma sembra capire subito perché avvolge un braccio intorno alla mia vita sollevandomi leggermente e con la mano libera sposta di lato gli slip iniziando a strusciare lentamente la sua intimità sulla mia. Chiudo gli occhi avvolta dal piacere mentre il mio petto si alza e abbassa velocemente. Continua a stuzzicarmi facendo pressione sul clitoride che pulsa e inserendo ogni tanto solo la punta nella mia apertura.
<<Ti prego>> lo supplico <<Chris ti prego>>
Mi rendo conto di sembrare patetica ma mi sta torturando e non ce la faccio più ad aspettare.
<<Che cosa? Dimmi cosa vuoi>> domanda facendo scorrere una mano sul mio corpo che si ferma intorno alla mia gola e stringe leggermente.
<<Voglio te>> rispondo decisa <<Dentro di me>>
È esattamente ciò che voleva sentirsi dire perché in un unico movimento rapido spinge tutta la sua lunghezza al mio interno facendomi scappare un urlo. Si muove a ritmo veloce scivolando fuori e dentro di me, mentre infila il pollice nella mia bocca che inizio a succhiare.
Il suono della nostra pelle che si scontra riecheggia nella stanza vuota e mi rende ancora più bagnata. Mi aggrappo a lui conficcandogli le unghie nella schiena.
<<Chris>> ansimo senza fiato.
<<Quanto cazzo mi piace quando gemi il mio nome>>
Prende le mie gambe portandosele sulle spalle
e inizia a scoparmi più forte e veloce mentre stringe i miei seni.
<<Cazzo sto per venire>> urlo chiudendo gli occhi mentre vengo travolta dal piacere che mi annebbia la vista e fa tremare tutto il mio corpo.
Sento Christopher uscire da me e cerco di riprendere fiato, ma subito dopo mi prende per la vita e mi fa girare facendo pressione sulla mia schiena per farmi aderire al freddo marmo del bordo piscina, prima di strapparmi di dosso il leggero tessuto degli slip. Fa scorrere le dita lungo la mia spina dorsale per poi afferrare i fianchi e rientrare con forza dentro di me non dandomi neanche il tempo per riprendermi dal forte orgasmo. Ansimo violentemente mentre mi afferra per i capelli bagnati, tirando la testa all'indietro e facendomi inarcare la schiena.
Nei miei occhi si accumulano lacrime di piacere mentre sento la tensione nel basso ventre crescere. I nostri gemiti riempiono la stanza e so che entrambi abbiamo quasi raggiunto il culmine.
<<Vieni di nuovo>> ordina lui tra un gemito e l'altro <<Vieni di nuovo per me>>
Grido mentre l'orgasmo prende il sopravvento scuotendo tutto il mio corpo e facendomi roteare gli occhi dietro la testa. Con un suono gutturale Christopher esce velocemente da me prima di venirmi addosso, per poi darmi uno schiaffo sul culo facendomi sussultare. Rimaniamo per qualche secondo fermi riprendendo fiato.
Mi giro poi lentamente ancora scossa da fremiti e sento la sua mano sulla mia guancia.
<<Stai bene?>> mi chiede preoccupato probabilmente vedendo le lacrime.
<<Ho fatto qualc->> lo interrompo fiondandomi sulle sue labbra per fargli capire che sto più che bene. Avvolgo le mie gambe intorno alla sua vita e faccio scorrere le mani tra i suoi capelli che si sono leggermente arricciati per l'umidità e il sudore. Lui mi tiene stretta mantenendomi per le natiche mentre ricambia il bacio con ancora più passione. Le nostre lingue si scontrano per qualche minuto fino a quando non mi stacco a corto di fiato. Christopher appoggia la sua fronte sulla mia e fissa intensamente le mie labbra.
<<Non riesco ad averne abbastanza di te>> sussurra prima di prendermi per i fianchi e farmi sedere sul bordo piscina. Si posiziona davanti a me e mi divarica le gambe. Sono completamente esposta davanti a lui ma l'eccitazione del momento non mi fa provare la minima vergogna.
Abbassa la testa e mi lascia una scia di baci lungo l'interno coscia facendomi venire la pelle d'oca. Le sue labbra si attaccano alla mia intimità e fa roteare la lingua, leccando e succhiando il clitoride. La sensazione del piercing che struscia avanti e indietro mi fa quasi urlare dal piacere. Inserisce due dita dentro di me e mi ritrovo a contorcermi sotto il suo tocco. Mi stendo completamente e mentre ansimo il mio sguardo si posa sulla porta. Cazzo la porta. È rimasta aperta per tutto questo tempo. Spalanco gli occhi cercando di tirarmi su e coprirmi con le mani.
<<Chris>> sussurro tra un gemito e l'altro provando invano a chiudere le gambe che tiene saldamente ferme.
<<Mmh>> risponde lui non staccando la bocca dalla mia apertura.
<<La porta>> continuo <<Cazzo non l'abbiamo chiusa>>
Mi ignora continuando il suo lavoro.
<<Qualcuno potrebbe vederci>> se non è già successo rifletto tra me e me entrando ancora di più in paranoia.
<<Lasciali guardare>> si limita a rispondere.
Sto per ribattere ma aumenta improvvisamente la velocità delle dita togliendomi il fiato. Continua a leccare mantenendo il contatto visivo e i suoi denti mi sfiorano la pelle facendomi correre un brivido lungo la schiena.
Mi tira dalle coscie facendomi scivolare sul marmo per farmi avvicinare di più.
<<Allarga di più le gambe e fammi sentire quanto cazzo sei bagnata per me>> ordina roco.
Faccio come mi dice e spinge la lingua nella mia apertura muovendola velocemente come se mi stesse scopando con quella. Continua a stimolarmi il clitoride con le lunghe dita facendomi gemere. Sento che sto per raggiungere il limite, il mio cuore inizia a battere più velocemente e il mio respiro si fa pesante. Urlo il suo nome mentre vengo travolta da un altro orgasmo.
Lo sento sorridere sulla mia intimità mentre lecca tutto il liquido che è fuoriuscito da me. Le mie gambe non riescono a smettere di tremare e mi fa rientrare nella piscina prendendomi tra le sue braccia. Mi appoggio al suo petto chiudendo gli occhi e godendomi questo momento di pace mentre mi accarezza i capelli. Mi sento così bene che vorrei rimanere così per sempre.
Sento il suo petto vibrare per una risata <<Abbiamo fatto proprio un bel casino>>
Mi guardo intorno: brandelli di vestiti, biancheria intima e i miei tacchi sono sparpagliati per la stanza e galleggiano sull'acqua.
<<Tessa mi ucciderà>> dico nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e lo sento ridere.
Mi rendo conto che siamo rimasti qui per troppo tempo. Probabilmente Tessa mi avrà data per dispersa. Mi stacco contro la mia volontà dal suo petto <<Dovremmo ritorn->>
<<Dove credi di andare>> mi interrompe prendendomi per un polso e tirandomi di nuovo verso di lui.
Lo guardo con un'espressione interrogativa.
<<Che c'è non sei pronta per il secondo round?>> domanda un secondo prima di fiondarsi di nuovo sulle mie labbra.
Vorrei avere abbastanza autocontrollo e buon senso per fermarlo, ma lo assecondo chiedendomi come farò a camminare nei prossimi giorni.