Camminava avanti e indietro per la stanza, passi svelti e piccoli, con le scarpe che facevano un ticchettio ad ogni passo, aveva una mano davanti alla bocca, della quale mordicchiava le pellicine sulle dita, con le sopracciglia aggrottate e lo sguardo ambrato rivolto verso il basso. Yvanna guardò Cirilla, che era seduta su una poltrona con le gambe accavallate e si lamentava di non "poter fare nulla", quando faceva così, le dava quasi fastidio, alla fine tutti volevano solo il suo bene quindi...perché lamentarsene? Yvanna continuava a camminare avanti e indietro, mentre aspettava che Calanthe, o un soldato qualsiasi, andassero a dirle di scendere in battaglia.
Cirilla nel frattempo continuava la sua scenata, diceva di voler scendere in campo di battaglia, e Yvanna si stava trattenedo dal lanciarle addosso la spada, lo scudo e l'armatura dirle di combattere, se tanto ci teneva, ma non lo fece, capiva che Cirilla non potesse comprendere a pieno la situazione, il motivo per cui Nilfgaard li stava attaccando, anche per Yvanna era un mistero, ma Yvanna teneva a bada l'entusiasmo, in quel momento stava provando più ansia che altro.
Una guardia stava in piedi, a destra della porta in legno scuro. Lui aveva i capelli biondi e corti, due occhi azzurri ma spenti, non era giovanissimo, ma nemmeno vecchio, doveva avere sui trent'anni, quindi tante battaglie alle spalle. Aveva molte cicatrici su quel poco di pelle visibile, Yvanna lo notava, si vedeva sia dal suo sguardo che dai suoi segni, doveva aver sofferto molto.
La perdita della felicita', l'apatia, era uno degli aspetti dell'essere un guerriero che più la spaventava. Non voleva arrivare al punto di aver ucciso cosi tante persone da non provare nulla nei confronti dell'umanità, avere lo sguardo spento, gli occhi abbassati...Yvanna smise di fissare la guardia, sentendosi abbastanza imbarazzata, non voleva sembrare affatto scortese, semplicemente cercava di non pensare a quello che stava per succedere, alla sua imminente sfida tra vita e morte. Non aveva ancora combattuto in modo cosi serio, le battaglie a cui partecipava solitamente erano qualcosa di molto leggero rispetto a un attacco da parte dei Nilfgaardiani.
La principessa scosse la testa, cercando di tornare alla realtà, infatti pochi secondi dopo la porta si apri', rivelando le figure in armatura dei due sovrani di Cintra, Calanthe ed Eist.
Yvanna si mise in piedi di scatto, guardando la madre e sistemandosi il mantello rosso che aveva a coprire le spalle, con sotto l'armatura argentata. Prese la spada e si avvicino' ai due.<<Madre, Padre, sono pronta.>>
Disse ella con tono sicuro e fermo, rivolgendo poi lo sguardo alla nipote.
Poteva essere il loro ultimo incontro,come ogni battaglia, ma quella volta era diverso, quella volta Yvanna sapeva benissimo di non avere la certezza di sconfiggere l'esercito dell'impero di Nilfgaard, Cintra aveva un esercito molto forte, certo, ma non erano minimamente preparati, non avevano avuto alcun avviso sull'arrivo dei Nilfgaardiani, sapeva solo che fossero stati avvistati camminando dal sud, e secondo lei, gia' da li' avrebbero dovuto iniziare a prepararsi, cosa che l'esercito di Cintra non fece, commettendo un grosso e grave errore.
Yvanna fece un respiro profondo, si avvicino' a Cirilla e la strinse a se, guardandola poi negli occhi.<<Andra' tutto bene Ciri, non devi preoccuparti. Torneremo tutti sani e salvi te lo prometto.>>
Promettere una cosa del genere in procinto di metter piede sul campo di battaglia non era di certo la cosa migliore che potesse fare, ma doveva farlo, non era certa che sarebbe tornata a Cintra sana e salva, ma non voleva lasciare Cirilla in ansia perla battaglia, erano entrambe molto preoccupate per la vita del re e della regina.
E li', Calanthe esordi':<<Cirilla, se le cose non dovessero andare bene, tu sarai la regina di Cintra, prenderai il posto di tua madre Pavetta.>>
Yvanna strinse i denti, mentre la giovane Cirilla guardava sua madre meravigliata. Sapeva che non fosse giusto, era il posto di Pavetta, si, ma Yvanna era la secondogenita, e il posto, in ordine, sarebbe spettato a lei.
Non che le importasse diventare regina, anzi, se le avessero chiesto di farlo, avrebbe volentieri ceduto il posto alla nipote, ma Cirilla non era ancora abbastanza grande, Cirilla non combatteva, Yvanna in quel caso,era sicura che sarebbe stata sicuramente una sovrana piu' competente e preparata.
Diede una carezza a Cirilla e guardo' la guardia dagli occhi spenti, che la guardo' a sua volta.
Yvanna abbozzo' un sorriso leggero, non del tutto sincero, non aveva niente di cui sorridere in quel momento, era piu' che altro un sorriso di rassicurazione, un "tutto questo finira' prima o poi".
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Traitor Of Cintra. {The Witcher}
FanfictionYvanna Leona Liarthe Fiona Riannon, era la seconda figlia della regina Calanthe, la leonessa di Cintra. Nacque due anni prima della nascita di Cirilla, dopo un unione segreta con Eist, il futuro re di Cintra, con cui Calanthe si sposerà due anni do...