Introduzione

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Non sono solita fare note prima della storia, ma qui c'è necessità. 

Questa storia è stata pensata in collaborazione con @sterek293 un giorno di qualche mese fa. E lei, grazie al suo talento, ha dato vita al meraviglioso trailer che trovate come copertina di questo capitolo (vi metto anche il link che non si sa mai https://www.youtube.com/watch?v=Hs8QKCnYH64). 
Questo video è così bello, che ho ansia da prestazione, perché non so se sarò capace di rendere giustizia a quello che ha creato lei. Ma sono qui per provarci. 
E, ovviamente, la ringrazio pubblicamente per aver messo la sua arte a servizio di una delle mie storie; è un vero tesoro, sappiatelo. 
Non mi resta che augurarvi una buona visione e, poi, una buona lettura. 
Blu. 



Stiles è annoiato. Mortalmente annoiato. Così annoiato che di metterebbe a fare le faccende di casa. 
Okay, non così annoiato, ma ci va vicino. Solo che è lì, il quindici luglio, a casa per le vacanze dall'accademia e non sa cosa diavolo fare. Scott ha detto di avere da fare, Lydia è fuori città e suo padre è a lavoro. Sì, ci sarebbe Derek, ma col cavolo che lo contatta per uscire. Non si minacciano più di morte da un po' (okay, solo Derek minacciava perché era l'unico ad avere le capacità di poter mettere in atto le minacce), però da qui al chiedergli di fare qualcosa insieme un pomeriggio d'estate ce ne passa. 

Quando, mentre è perso nei pensieri, squilla il cellulare, Stiles sente quel suono come un'ancora di salvezza. E quando legge il nome di Scott sullo schermo, quasi si commuove e fa salti di gioia. 

"Scott, ti prego, dimmi che mi stai invitando ad uscire, a fare qualcosa, anche a toglier ele pulci ai cani, ma dimmelo!" risponde così al telefono. 

Solo che Scott non sembra così allegro. 

"Stiles, la Jeep funziona o devo passare io?" chiede con tono serio. 

"Fino a ieri funzionava, quindi credo di si. Cosa succede? Dove devo venire?" risponde, mentre si sta già allacciando le scarpe. 

"Siamo tutti da Derek, fai in fretta, ci serve un cervello."

"Scott, mi dici cos'è successo o mi fai guidare con l'ansia e il rischio di fare un incidente e crepare?" ora comincia un po' ad alterarsi. 

"Okay, stai calmo" gli dice l'amico, "Cora è appena arrivata al loft. Cioè ce l'hanno portata, perché è priva di sensi, ha perso un sacco di sangue e non riusciamo a svegliarla." 

"Scott ma siete pazzi? Portatela in ospedale!" 

"Non possiamo!" ora anche Scott urla. "Qualcuno l'ha torturata e ricoperta di strani simboli che Deaton sta già studiando. PEnsa sia una sorta di maleficio da rompere, ma ci serve una testa in più. Vieni?" 

"Sono già in auto" risponde, mettendo già la chiamata. 

Stiles guida comunque oltre ogni limite di velocità ed è al loft in meno di dieci minuti. Sale le scale correndo e trova il portone già aperto. Dentro, Scott, Isaac e Derek. I primi due seduti al tavolo, con Deaton, con libroni davanti. Derek, invece, è accucciato di fianco al divano su cui è sdraiata Cora. 

Stiles si avvicina proprio a loro due, in silenzio, abbassandosi di fianco a Derek. Non sa cosa dire e sicuramente ogni parola sarebbe inutile ma, come ha fatto qualche anno prima, appoggia una mano sulla spalla del mannaro. E' l'unica cosa che riesce a fare ma, a differenza della prima volta, Derek si volta verso di lui. 

"Aiutami a salvarla. Non posso perdere anche lei."

Stiles annuisce, ingoiando le lacrime che premono per uscire, e si avvicina al tavolo. 

"Cosa stiamo cercando?" chiede al druido. 

"Sicuramente è un maleficio, non sappiamo lanciato da chi, ma rende inoffensivo chi lo riceve e, soprattutto, lo indebolisce sempre di più. Prendi quei tre libri, comincia a sfogliarli e a cercare questi simboli." 

L'uomo gli passa tre foto, che a quanto pare sono state scattate a Cora. Le sue braccia e la sua fronte, tre simboli neri, marcati. 

Quando Stiles si siede e apre il primo libro, Scott, al suo fianco, gli appoggia la testa su una spalla. Stiles sa che è sia per conforto, che per scusarsi per come si è rivolto a lui poco prima. 


Tre ore dopo, Stiles scatta in piedi. 

"Maledizione dell'anemone. La persona a cui viene rivolta, perde totalmente il contatto con se stessa e la realtà, fino ad impazzire, seppur incapace di comunicare in alcun modo con il mondo esterno. Per spezzare il maleficio, il suo stesso sangue deve entrare in contatto con il suo stesso sangue, il dolore risveglierà il potere" dice, "qui ci sono i tre simboli. Cosa significa?" chiede a Deaton. 

"Cora sta perdendo sangue pur senza emorragie, quindi il suo stesso sangue non intende proprio il suo ma-" 

"Ma il mio. Che ho il suo stesso sangue" lo interrompe Derek. 

Stiles si volta verso di lui, che è al suo fianco e gli ha preso il libro dalle mani. 

"Derek, non sappiamo cosa qiuesto comporterà per te. Non c'è scritto. E non sappiamo come tu possa fare questa cosa. Una trasfusione? Lo deve bere? Quanto sangue?" 

Derek chiude gli occhi, prendendo un respiro. 

"No, non lo sappiamo, ma io non posso aspettare di vedere mia sorella morire di secondo in secondo perché non lo sappiamo. Quindi facciamo che io ora mi taglio il palmo di una mano, faccio lo stesso con lei e vediamo se funziona così. Voi nel frattempo continuate le rierche, nel caso dovesse essere un buco nell'acqua."

"Ma Der-" prova Scott, ma lui lo interrompe col solo sguardo. Anche s enon è più un Alpha, ha ancora il potere di zittire tutti, pensa Stiles. 

"Va bene" dice  proprio l'umano. "Capisco in qualche modo cosa provi e nessuno di noi può fermarti, ma ti staremo vicini. Poi continuiamo a cercare se non dovesse funzionare. 

Derek annuisce e, subito, torna di fianco a sua sorella. Stiles alla sua sinistra, Isaac a Destra e Scott dall'altra parte del divano, di fronte a tutti e tre. Quando Derek sfodera l'artiglio dell'indice della mano destra e si ferisce il centro del palmo della sinistra, Stiles distoglie lo sguardo alla vista del sangue che gocciola. 

Derek fa la stessa cosa con la mano inerme e pallida di Cora, poi la stringe nella sua, le ferite in contatto. 

Per quello che sembra un tempo infinito, sembra non succedere nulla ma poi Stiles vede nettamente le vene del braccio di Derek tingersi di nero. 

"Come quando prendete il dolore degli altri..." sussurra, più a se stesso che ai suoi amici, mentre il braccio di Derek si colora di ramificazioni scure sempre di più. 

Un ringhio sordo fuoriesce dal petto del mannaro, sempre più forte, fino a quando Derek non crolla in ginocchio, alzando gli occhi verso il soffitto e gridando a pieni polmoni. 

Stiles riesce solo a vedere i suoi occhi tingersi di rosso, il rosso di un mannaro Alpha, poi il mondo diventa tutto nero. 

Hale's Emissary | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora