Capitolo 4

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Derek non è mai stato così male. Non sa cosa sia successo, non sa perché sta provando tutto quel dolore improvviso, ma sa che riguarda Stiles e il loro legame. Ha sempre saputo che avere un emissario stava a significare sentire il suo potere, ma non ricorda di sua madre in quelle sue stesse condizioni. 

Ha la testa che pulsa, dolori in tutto il corpo e i suoi occhi che non smettono di essere rossi. Sa che dipende da Stiles, ma non capisce perché. A quest'ora avranno di sicuro capito che si è allontanato, che è andato da solo da Kate e saranno di sicuro tutti arrabbiati, ma non si spiega quelle sensazioni. 

E il buio non aiuta. Si trova in una stanza piccola e umida, quasi completamente buia, solo un leggero bagliore filtra da sotto la porta sbarrata. Kate l'ha chiuso lì appena si è presentato da lei, in Messico, poi non si è fatta più vedere. Saranno passate almeno tre ore, nessun suono arriva dall'esterno e Derek sta solo cercando di capire come uscirne, prima che il suo branco riesca a capire dov'è. Sa che Stiles non può localizzarlo, perché ha già fatto il controincantesimo di localizzazione da solo, prima di partire, ma sa anche che quei ragazzini sono ostinati. 

Un suono lo distrae dai suoi pensieri, un suono metallico, che anticipa l'apertura della porta. La stanza si illumina di una luce artificiale per qualche istante, permettendogli di capire che e pareti sono tutte in pietra, ammuffite e che non c'è nulla che puossa usare come arma. Kate si richiude la porta alle spalle a fa qualche passo. 

"Mio piccolo lupo" dice con voce melliflua. "Mi hai quasi tolto tutto il divertimento, sai? Mi piace la caccia, la tortura, e avrei preferito catturarti con le mie mani. Ma tutto questo è molto da te, no? Il sacrificio, l'amore... che schifo!" 

Derek sente i suoi tacchi contro la pietra, mentre si avvicina ancora. 

"Ora ti spiego cosa farò, mi piace renderti informato." 

Ora è molto vicina, riesce a sentire il fiato sul viso. 

"Innanzitutto, cucciolo, sappi che anche se non sei legato, sei inoffensivo. Ti ho dato un intruglio che ti sta rendendo umano. Ancora un'ora e non avrai nemmeno gli occhietti rossi e, soprattutto, non sentirai più dolore, dato che la sua causa è sovrannaturale." 

Derek le ringhia contro, ma si rende conto di quanto siano vere le sue parole. Quello che voleva essere un ringhio, è invece un suono strozzato, che non viene fuori dal suo petto, ma solo dalla gola. Una gola già umana. 

"Ecco, sì, grazie per la dimostrazione" continua lei. "Dicevo, una volta che il processo sarà concluso, vorrei tu la smettessi di opporre resistenza, perché mi scoccia farti male e che cominciassi a fare quello che ti chiedo gentilmente di fare." 

"L'unica cosa che voglio fare è vederti morire, Kate." 

Lei, però, ride. 

"Mi fai così tanta tenerezza! Non lo capisci che siamo perfetti per stare insieme? Non icordi quanto ci divertivamo, Derek? Beh, ti rinfrescherò la memoria. E la prima cosa che faremo sarà sposarci, così sarai finalmente parte della famiglia Argent, una famiglia di cacciatori. E Dovrai lavorare per noi, altrimenti ti uccideremo per infedeltà." 

"Una buona prospettiva la morte, in quel caso" sputa Derek tra i denti. 

"Vedremo se sarai ancora di questa opinione quando ti inietteremo un virus che ti farà ammalare lentamente e ti farà patire sul serio le pene dell'inferno, piccolo lupo." 

Un dolore fortissimo allo stomaco piega Derek in due, prima che possa anche solo pensare ad una risposta. L'unica cosa che sente prima di perdere i sensi è la risata di Kate e la porta che si richiude alle sue spalle. 

Hale's Emissary | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora