Capitolo 5

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Peter a quanto pare era molto vicino. Stiles lo vede entrare al loft solo due ore dopo, facendo solo un cenno di saluto agli altri e andando a sedersi subito di fianco a Stiles, mezzo disteso sul divano. 

"Tra te e mio nipote non so chi crea più casini. Come stai?" 

Stiles lo guarda inarcando un sopracciglio. 

"Sento che non stai bene, oltre a sentire un incredibile potere. Quindi te lo chiedo di nuovo, come stai? Cosa senti?" 

Stiles, pur essendo preso alla sprovvista, risponde. 

"Mi sento distrutto, ma allo stesso tempo so che se volessi potrei spostare un tir anche solo pensandoci. E sono arrabbiato con tuo nipote, sono furioso." 

Peter annuisce. "Okay. Cora mi ha spiegato cosa è successo. Tu hai ricordi del momento in cui la parte oscura ha preso il sopravvento?" 

"Sì" risponde subito. "Ricordo le sensazioni, in realtà. E ricordo vagamente che una parte di me non voleva dire o fare nessuna di quelle cose. Quando mi sono ripreso, però, non ricordavo nulla." 

"Bene", annuisce ancora l'uomo. "Ho qualche teoria, ma nulla di certo. Ora parliamo di Derek, dov'è?" 

"Abbiamo provato a localizzarlo, ma la mappa ha preso fuoco" risponde Scott. "Sai cosa significa?" 

"Che mio nipote è cretino e ha attivato un contro incantesimo per non farsi trovare, tipico. E non possiamo rintracciare quella donna perché nessuno di noi ha un legame con lei. Grandioso. Avete qualche pista?" 

Stiles vede tutti i presenti abbassare lo sguardo, evidentemente dispiaciuti. Nessuno di loro sa dove possa essere Kate e dove potrebbe essere Derek. Potrebbero cominciare a girare per il paese senza una meta, ma sarebbe solo un dispendio di energie e tempo. Hanno bisogno di qualcosa di concreto. 

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Il buio circonda di nuovo Derek che non sa quanto tempo sia passato dall'ultima visita di Kate. La luce artificiale che filtra dalla porta è sempre la stessa, sempre con la stessa intensità e nessun rumore viene da fuori. Si è appoggiato ad una parete, avvertendo forse per la prima volta in vita sua una fortissima stanchezza e, anche se sa che non dovrebbe, non riesce a fare a meno di chiudere gli occhi. Se si riposa, forse, recupera qualche forza per poter uscire di lì. 

"Scusami, dovevo fare un test." 

E' la voce di Kate a svegliare Derek, insieme ad un forte bruciore sul braccio sinistro. La poca luce che illumina la stanza gli permette di vedere cosa diavolo stia succedendo: ha un profondo taglio sul braccio, mentre la donna glielo tiene fermo. Sembra quasi affascinata dal sangue che scorre. 

"Vedi, piccolo lupo? Lo vedi anche tu cosa sta succedendo?" 

Derek continua ad osservare quel taglio, il proprio sangue rosso acceso che gli scende lungo il polso e lo vede. Certo che lo vede. 

"Tra pochi minuti il processo sarà completato. Non stai guarendo, sei quasi totalmente umano. Solo i tuoi occhietti rossi sono ancora lì, ma andranno via presto. Quelli verdi mi piacciono molto di più, sai?" 

Derek si spinge in avanti, per attaccarla, per fare qualcosa, ma lei riesce a tenerlo fermo solo appoggiandogli una mano sul petto nudo. 

"Ti lascio solo, mentre accade. So che può far male. E vado a prendere delle bende per questo" dice, passando un dito sul sangue che ancora scorre copioso. "Non vogliamo mica farti morire dissanguato o per una banale infezione." 

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Nonostante il mal di testa atroce, Stiles si è alzato dal divano ed è al grande tavolo in legno con Peter e una torre di libri antichi davanti. Li stanno sfogliando da quasi due ore, ma non hanno trovato nessun modo per rompere il contro incantesimo o per rintracciare, senza rituali macabri, una persona non appartenente al branco. 

Hale's Emissary | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora