2 Capitolo - Un piccolo amore

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Sopra ho messo la canzone "Un piccolo amore - Alina", mi ha fatto proprio prendere spunto per il titolo di questo capitolo. Il testo mi ricorda proprio i sentimenti di Sofy :)

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L'indomani mattina sento bussare alla mia porta, è Misaki. Sono ancora nel letto assonnata, lui si avvicina a me, anche lui è ancora in pigiama.

« Scusami se alla fine ieri sera non sono passato, ero troppo sconvolto da quello che era successo e alla fine ho passato tutta la serata con Ren e Akira».

Io da sotto le coperte apro gli occhi e lo guardo.

«Tranquillo, lo capisco. Comunque è assurdo che io oggi devo passare tutto il mio tempo con lui» gli rispondo seccata.

Misaki mi accarezza da sopra le coperte.

«Non gli permetterò di farti del male» esclama in modo serio, io gli sorrido.

«Tranquillo, non accadrà nulla».
« Ieri sera tutto a posto? Ad un certo punto è come se mi fossi sentito strano, pensavo che ti fosse capitato qualcosa» mi chiede lui preoccupato.
« No no non è successo niente» evito di dirgli quello che è successo ieri sera con Arthur, non volevo farlo preoccupare inutilmente.

«Sai, ho pensato che ci potrebbe venire il calore nello stesso momento... È una probabilità. Spero di no perché ciò significa che non ti potrei aiutare con il soppressore...».

Io mi metto a sedere, gli sorrido appoggiandogli una mano sulla spalla.

«Siamo in tanti qui, se non ci sarai tu ci sarà qualcun altro» gli sorrido, lui mi sorride a sua volta.

« Ok, vado di là a vestirmi. Ci vediamo tra un po'»

« Sì ci vediamo sotto».

Dopo la colazione mio padre Haarles ci obbliga a stare in giardino, seduti sotto il parasole. Vedo i miei fratelli guardarci da lontano, compreso mio padre Shyar insieme ai miei fratellini.

Vedo Artur con una faccia annoiata, anche lui ha notato che tutti ci stanno fissando, io lo guardo in cagnesco e ho le mani conserte.

« Mi sento osservato tu no?» dice guardandomi serio.
« Sì anche io» dico continuando a guardarlo allo stesso modo.
« Beh siamo costretti a parlare di qualcosa, vuoi iniziare tu?».
«No» gli rispondo male io.
«Avevano ragione che hai il brutto carattere di tuo padre Shyar».
« Né io né mio padre abbiamo un brutto carattere!» gli grido in faccia mentre quell'idiota sorride, cos'ha da sorridere?.
« Certo che sei davvero buffa».
«Io buffa? E tu sei un idiota invece» dico senza prendermela più di tanto.
«Non hai paura che ti possa venire il calore da un momento all'altro e che io ti possa saltare addosso?».
« No tanto con tutta questa gente che c'è intorno, non ne avresti il coraggio» rispondo io sorridendogli.
« Non mi piace essere osservato in questo modo, mi dà fastidio, non è che potresti dire loro di andarsene?».
« Cos'è un modo per provarci con me?» gli chiedo.
«No, tu non mi piaci per niente, te l'ho detto già ieri» mi risponde lui guardandomi serio.

Io lo guardo seccata e giro il mio sguardo da un'altra parte, per lui ero brutta punto. Io invece non posso fare altro che ammettere che lui sia davvero carino, nonostante abbia un brutto carattere.

Lo inizio a fissare e lui se ne accorge.

«Che hai da guardare? Se mi vuoi chiedere qualcosa fallo, infondo ci hanno obbligato a stare qui insieme».

«Sei mai stato fidanzato?»

«Si, mi ero innamorato di una ragazza nettuniana Ma quando ho scoperto che voleva stare con me solo perché ero il principe del pianeta l'ho mollata. Avevo 16 anni allora... Da quel momento in poi ho deciso che non volevo più avere niente a che fare con le ragazze».

Sofy, la piccola omega //Spin-off di Shyar, l'omega ribelle// storia eteroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora