-e quindi si, mha baciato-
-e tu? Hai risposto spero-
-ovvio, non so così storta da non risponde. E poi sinceramente se non l'avesse fatto lui l'avrei fatto io, me guardava troppo bene-
Damiano e Agnese intrattenevano quella conversazione dalla mattina in macchina, il ragazzo era andato a prenderla per poi raggiungere Paolo a Marconi e andare insieme all'uscita scolastica nel centro di Roma.
Quando anche l'amico entrò in auto ripartirono le domande sull'uscita con Max a cui la ragazza rispose a monosillabi.
Passarono la giornata con i compagni delle loro classi e verso l'ora di pranzo si ritirarono per andare a mangiare. Uscirono tutti in comitiva e andarono a mangiare in un fast food vicino.
***
Essendo venerdì la sera stessa ci sarebbe stato un piccolo apericena a Trastevere con tutti i ragazzi del quinto anno.
Agnese era stata invitata ma ancora non aveva dato risposta, sapeva come vestirsi e Damiano le aveva assicurato il passaggio, lei però avrebbe voluto chiedere a Massimiliano di andare con lei e quello stesso pomeriggio, subito dopo pranzo, glielo avrebbe chiesto.
:-pronto?- lui
:-ehm c-ciao- lei
:-chi parla?- lui
:-oh s-sono Agnese- lei
:-bambolina! Come mai questa chiamata?- sorrise lui
:-beh questa sera c'è un festino a Trastevere e v-volevo sapere se ecco s-e- lei
:-se mi andasse di venire con te?- sorrise all'impaccio della ragazza
:-si- lei
:-ovvio che mi va, ti passo a prendere per che ora?- lui
:-si fa apericena quindi per le 18'30 così stiamo li per le 19- lei
:-perfetto, a dopo bambina- chiuse
Agnese gongolò a quel si che il ragazzo le disse, felice per il fatto che quella sera lo avrebbe baciato di nuovo.
Si fece accompagnare a casa per le 16 dove corse a farsi la doccia e a prepararsi. Si truccò leggermente con un ombretto chiaro e una sottile linea di eye-liner, osando maggiormente con le labbra sulle quali stese una tinta bordeaux. Abbinò quel rossetto alla gonna su cui mise un top bianco in pendant con gli stivali, il tutto sotto un giacchetto nero e una borsetta bianca.
Alle 18'25 era quasi pronta, stava sistemando i lunghi capelli neri in un piccolo codino in modo tale che non le dessero fastidio davanti al viso, aggiunse poi le chiavi e le sigarette nella borsetta e continuò a sistemarsi. Dopo qualche minuto suonò il campanello: -maaa vai tu, ora arrivoo-
-ma sempre io? Pagami-
-Marco, non scassarmi la minchia- il fratello aprì la porta e si ritrovò davanti un ragazzo sui 19 anni stretto in una camicia bianca che metteva in risalto gli occhi cerulei.
-salve saresti?- chiese utilizzando direttamente il tu data l'età
-Massimiliano, piacere- gli porse una mano che venne stretta dal ragazzo che rispondeva al nome di Marco.
-sono il fratello gemello di quella strega con cui esci-
-strega ci sarai stronzo!- entrambi risero a quella risposta colorita per poi accomodarsi in salotto, parlarono del più e del meno quando sentirono scricchiolare le scale in legno scuro. La ragazza scese sinuosa ancheggiando sui tacchi che aveva indossato.
-wow- Massimiliano rimase stupido vedendola
-ei amico, occhio alla bava- Agnese rise a quella battuta, poi spostò lo sguardo sul suo accompagnatore.
-ciao- gli sorrise
-ciao- si guardarono per un po' quando poi Max venne sospinto in avanti e finì per lasciarle un piccolo bacio sulle labbra.
-susu piccioncini, arieggiate l'aria che sento puzza di imbarazzo. Uscite, limonate e andate alla festa che è tardi-
-tu non stai mai zitto vero?- il fratello gli sorrise mimando un no con la testa per poi sospingerli fuori.
-non drogarti e non bere troppo, non mischiare alcol ed erba ma divertiti. Usate il preservativo e tanti auguri- gli chiuse la porta in faccia ai due ragazzi i quali risero a si diressero verso l'auto del ragazzo. Quando furono abbastanza vicini al veicolo Agnese venne gentilmente spinta sul cofano della macchina, il ragazzo si accostò a lei e maliziosamente mise in atto ciò che Marco aveva consigliato. Sfiorò le labbra della ragazza con la lingua per poi unirle e baciarla dolcemente facendo scontrare le loro lingue in una danza lenta e leggera. Si staccarono dopo poco senza allontanarsi continuando a tenere le fronti una contro l'altra.
-mi piacciono i consigli di tuo fratello-
-già, sono utili- sorrise per poi baciarlo di nuovo. Successivamente si infilarono in auto e partirono verso Trastevere.
Si ritrovarono in un locale sul lungo Tevere arredato in chiave moderna con uno stile americano mentre al di fuori si trovavano dei tavoli posizionati sopra un prato finto. Agnese vide alcuni suoi compagni seduti in disparte, li raggiunse salutando generalmente per poi sedersi su un lato lungo del tavolo accanto ad un amico di Paolo.
-amò tieni un paio di posti liberi, anzi scala così Damiano si mette lì e qua facciamo mettere Paolo- il ragazzo annuì per poi iniziare a parlottare con Agnese.
-scusami?- la ragazza si sentì chiamare
-si?-
-ho sentito che vuoi far mettere Paolo qua accanto a te-
-e quindi?-
-lui si mette vicino a me-
-ah certo, tu saresti?- Agnese si alzò per poter guardare meglio la ragazza negli occhi.
-come chi sono-
-già, saresti?-
-ma sono la sua migliore amica-
-direi di no, ce l'hai davanti la migliore amica mia- rispose Paolo, arrivato giusto in tempo per quella scenetta esilarante
-ma... ma io...-
-ciao Marta, non siamo amici e quindi sciò- la ragazza andò via accompagnata dalle risate dei ragazzi. Agnese salutò i due amici per poi sedersi in disparte con i tre ragazzi e qualche sua amica.
Arrivarono gli aperitivi, gli stuzzichini e qualche quadrato di pizza quando Agnese informò i ragazzi per la festa del suo compleanno
-praticamente ho deciso che domani sera venite tutti da me. Birra, cibo, torta e giochi scemi, non accetto no come risposta- risero a quella piccola imposizione e le risposte furono globalmente positive
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SENTIMENTAL PANDEMIC - sconosciuti in tempesta
RomanceIn un periodo storico caratterizzato dalla musica, dalle mascherine e da tutto ciò che ci circonda in questo ventunesimo secolo vede protagonisti gli amori nati per caso, tra ragazzi che si conoscono online, coppie fisse che trovano il modo di veder...