Diedi osservanza al mio corpo ricoperto interamente di umido e fluente sangue.
Con espressione terrorizzata mi avvicinai all'anta di una prosperosa e ben curata villa, Bussai cigolante.
Ad aprirmi furono ben due ragazzi, entrambi nell'incontrare il mio corpo deglutirono; Colsi il tutto come un segno di preoccupazione ma il solito vociare fu un discapito al contrario.
'coloro non sono umani, non puoi nutrirti di loro!' Sospirai trasalendo l'arrida voce.
"e-ehi"borbottai balbettante, "ehi,sei ferita?"chiese uno dei due,non sapetti riconoscere da chi provenisse il vociare ma in tutta risposta annui per non sembrare stupida.
interccettai i loro sguardi non fidanti di ciò da me detto, Così in modo alternato feci un finto 'teatrino' svenendo dinanzi i loro occhi.
"maledizione Damon aiutami a portarla dentro, non vorrei un altro cadavere dinanzi la mia entrata" sospirò,
'un altro?'pensai confusa,
'io ti ho dato avvertenza! coloro non sono ciò che tu credi siano, non sono umani ma bensì vampiri.' insisti la voce,questa volta in modo più furente,più contrastoso del suo solito modo di fare.
come mio solito la ignorai,non volendo oltraggiare il mio presunto piano di nutrimento.
"poggiamiola qui stefan, A momenti saranno qui gli originali,se vedranno un corpo inerme in bella vista il nostro piano andrà in frantumi." espose deciso,
il martellante bussare della grande anta sembro scagionare entrambi, costoro difatti mi posero senza il minimo contegno,avviandosi rapidamente all'entrata.
spalancai le palpebre, annoiata decisi di alzarmi per visitare l'immensa villa senza il minimo avvistamento.
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"é tutto così bigotto e medievale qui dentro"sbuffai.
'Va via! priva il tuo entusiasmo a tuo discapito.' riaffioro la solita voce,
"sta zitta! quando non c'è il tuo socio 'diavolo' ci sei tu a scagionare ogni mio atto" sospirai.
"chiunque tu sia aiutami!"urlò qualcuno al di dietro di un immensa porta in ferro,
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"chi sei"urlai avvicinandomi cauta ad essa, "sono katherine pierce, ora fammi uscire!"
sfilai la bacchetta dal mio deccolte' puntandola contro la porta,
"Alohomora" pronunciai in tono deciso.
Costei fuoriusci pallida e con viso scavato quasi scheletrico, "grazie."sussurro ponendosi pigra sul pavimento.
"mi serve del sangue" balbetto quest'ultima, "e tu ne sei piena.."
"é rinsecchito, potrei darti del mio sangue" dissi,
Katherine alzò lo sguardo puntandolo intercetta nel mio, "si" espose flebile.
'non farlo!' parlotto la solita voce.
'non farlo!'
'non farlo!'
continuò per minuti,ed io per minuti la ignorai.
feci fuoriuscire i canini di tutto impatto, facendo ciò le mie gengive presero a sanguinare furenti.
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ne afferrai abbondante tra le mani ponendolo sotto il suo labbro,
"bevi"sussurrai, lei esegui ciò da me richiesto senza il minimo scombussolamento.
il suo viso riaffiori come rinnovato,
"cosa sei"disse pacata , osservandomi mentre respingevo decisa i canini.
"colei che potrebbe ucciderti con un sol minimo sguardo" ammiccai, "ma tranquilla non lo farò, tu sei un vampiro, un essere superiori a quegli ingenui umani"
"sei un ibrido?" domando lei impercettibile, "no,un diavolo."
