Finalmente dopo una giornata a dir poco infernale, posso dire di aver ufficialmente finito.
Oggi infatti abbiamo definito gli ultimi dettagli della sfilata che si terrà lunedì, uno dei primi giorni della fashion week.
Sarà qualcosa di straordinario.
Così esco dal mio ufficio e mi dirigo verso la mia macchina, una porche nera opaca.
Comincio ad andare verso casa mia rigorosamente con la mia playlist preferita in sottofondo.
Sono talmente persa nei miei pensieri che non mi rendo conto nemmeno dei tabelloni pubblicitari della Lawrence Style che pubblicizzano la sfilata di lunedì che sono praticamente dappertutto.
Avevo detto di fare un evento in grande ma non mi aspettavo di certo questo!
Sono stupendi.
In essi è raffigurato il logo della Lawrence Style con una foto enorme mia con alcune modelle e modelli che parteciperanno alla sfilata.
Per la prima volta posso dire di essere fiera di me stessa e di quello che sto creando.
Una volta arrivata a casa poso la macchina nel garage insieme alle altre e poi entro a casa.
Vado verso la mia cabina armadio per spogliarmi e mettermi comoda, ma un messaggio attira la mia attenzione.
'Ti devo parlare'
Chi poteva essere se non Mason.
Proprio quando pensavo di rilassarmi arriva lui a rovinare tutto.'Ok, vieni a casa mia'
Gli scrivo io velocemente.
Nemmeno quindici minuti dopo, lui è già qui."Cosa c'è di così importante da rovinare il mio momento di relax in piscina post lavoro?" Dico io aprendogli la porta.
Lui entra senza perdere nemmeno un secondo.
"Mi dispiace aver interrotto tutto questo, Black Rose" dice lui, enfatizzando le ultime due parole, ma noto nel tono della sua voce del sarcasmo.
"Non è vero, non me ne frega un cazzo" Ecco appunto.
Si lancia sul divano come se fosse a casa sua."Il fantastico Mason Waud che si lascia andare in questo modo!" Dico io prendendolo copiosamente in giro "il tuo livello si sta abbassando" dico io bevendo dal mio calice.
"Finiamola con queste cazzate, sono qui per cose serie" dice lui e io gli faccio segno di continuare a parlare.
"Gli agenti sono ad un passo dal capire chi sia il responsabile dei furti" dice lui alzandosi in piedi per versarsi del vino bianco dalla bottiglia che c'era sul tavolo.
Lo guardo, stasera ha una camicia bianca, rigorosamente con gli ultimi due bottoni aperti, un paio di pantaloni neri che sembrano essere fatti solo per lui. Gli calzano alla perfezione mettendo in evidenza le sue gambe lunghe e muscolose, non troppo, ma al punto giusto e un paio di scarpe nere eleganti.
È stupendo.
MA COSA CAZZO STAI PENSANDO BLAIR!
Risveglio me stessa dai miei pensieri e ritorno ad ascoltare cosa sta dicendo.
"Davvero? Ma è fantastico" dico io bevendo.
"Già, per adesso non sappiamo i nomi ma sappiamo che sono due, una donna e un uomo. A breve saremo in grado di sapere anche i nomi.
"Beh direi che possiamo brindare allora" dico io avvicinandomi di più e lui di conseguenza fa sbattere i nostri bicchieri leggermente.
Continuiamo a bere fino a quando lui dice "ho visto la tua faccia in giro per tutta Los Angeles oggi"
"Già, la Lawrence Style ha bisogno di roba nuova e io mi sento in dovere di farlo" dico io, comincio a sentire l'effetto dell'alcol "l'evento è aperto solo a critici di moda, giornalisti e stilisti di fama"
"Mi stai invitando per caso?" Dice lui guardandomi dritta negli occhi.
"Beh se pensi di rientrare in una di quelle categorie..." ricambio lo sguardo, non distogliendolo nemmeno per un secondo.
Manteniamo il contatto visivo fin quando non sento la sua mano calda poggiarsi delicatamente sulla mia caviglia per poi cominciare a salire fino ad arrivare a metà della coscia.
L'alcol offusca il mio buon senso lasciandomi toccare e io glielo lascio fare, non oppongo resistenza e non lo faccio fermare.
Si avvicina a me sempre di più.
Mi attrae come una calamita, come una forza che mi impedisce di allontanarmi."Black Rose..." sussurra lui strofinando il naso sul mio collo.
Un brivido mi invade tutto il corpo e la situazione sfugge dal mio totale controllo.
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Perfectly Wrong
Teen Fiction-COMPLETA- Blair Lawrence, nipote di Gills Lawrence, il creatore di uno dei brand di moda più famosi d'America che porta il suo nome, nata e cresciuta in una famiglia ricca e famosa come quella dei Lawrence, non ha mai avuto grosse responsabilità ol...