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"Cosa significa che i bozzetti sono scomparsi?!" Dico io allarmata uscendo velocemente "Chiamo Grant tu nel frattempo chiama tutta la sicurezza, chiunque sia stato la deve pagare" dico andando verso l'ascensore per salire al mio ufficio mentre chiamo Grant.

"Pronto Grant, vieni subito nel mio ufficio" dico cercando di mantenere la calma "hanno rubato i miei bozzetti... si quelli della nuova collezione...ok...a dopo" dico chiudendo la chiamata.

Proprio quando la mia vita stava finalmente iniziando ad andare bene ecco che arriva qualcosa che la distrugge e che la manda a puttane.

Nel frattempo arrivo nel mio ufficio dove trovo già tutti gli addetti alla sicurezza.

"Buongiorno Signorina Lawrence, non si preoccupi, risolveremo il problema e riavrà la sua collezione, deve soltanto parlare con uno dei nostri agenti per definire la situazione e poter iniziare le indagini.

"Grazie per il vostro interesse" dico io seguendo l'agente che deve farmi le domande.

Ma mentre sono impegnata a rispondere alle domande dell'agente vedo la porta del mio ufficio aprirsi di scatto con un rumore assordante.

"TU...LO SO CHE SEI STATA TU" Mason entra venendo velocemente vicino a me prima di essere bloccato da alcuni agenti "pensi di poter battere così la concorrenza?!" Continua ancora a parlare ma adesso con un tono più calmo.

Non sto davvero capendo cosa sta succedendo.

"Mason ma di cosa stai parlando?!" Chiedo io alzando la voce "io non ho fatto nulla!"

"Pensi che non sappia che sei stata a rubare le bozze della mia nuova collezione?! Sei l'unica con cui ho parlato in questa settimana e l'unica che ha interesse a rubarmi le idee!" Dice lui calmandosi e allontanandosi dagli agenti.

Perciò anche lui è stato derubato. Chi ha mai potuto organizzare una cosa del genere?

"Aspetta Mason... anche a me hanno rubato i bozzetti...li avevo appena completati e li stavo portando al reparto sartoria... posso giurarti che non c'entro assolutamente nulla con tutto questo, non sono così infame" dico io cercando di avvicinarmi a lui "siamo vittime dello stesso furto"

Lui sembra calmarsi del tutto e adesso il suo sguardo è molto più rilassato.

"Questo posto è pieno di telecamere di sicurezza, il colpevole verrà fuori Signorina non si preoccupi" mi rassicura uno degli agenti prima di uscire.

Li salutai con un cenno della mano accompagnandoli alla porta.

Poi mi rigiro e trovo Mason intento a guardare dalle vetrate da cui si può vedere tutta Los Angeles dall'alto.

"Ti tratti bene per essere una novellina" dice girandosi verso di me "voglio dire, l'ultima volta che sono venuto qui era diverso" dice girando intorno "tuo nonno in fatto di arredamento aveva un gusto a dir poco orribile ma adesso è molto meglio, hai buon gusto" dice guardandomi negli occhi.

"È un modo strano di chiedermi scusa per la sceneggiata che hai fatto, Waud?" Dico io "se si tratta di questo sappi che non mi interessano in questo momento" dico andandomi a sedere sul divano "e gradirei che te ne andassi al più presto da qui"

"Sei proprio ottusa sai?" Dice ridendo "se aspetti che quella specie di agenti risolveranno questa cosa arriverai a dover spiegare tutto ai giornalisti" mi guarda dall'alto verso il basso con disprezzo.

"Finché nessuno dirà nulla i giornalisti non sapranno nulla" dico alzandomi infastidita dal suo comportamento "e poi per quale motivo dovrei crederti? Dopotutto, sei la concorrenza"

"Blair, all'entrata ci sono un gruppo di giornalisti agguerriti che cercando di entrare in ogni modo possibile, la sicurezza riuscirà a tenerli sotto controllo per poco" dice Lily entrando di fretta nel mio ufficio, ha un espressione a dir poco terrorizzata "devi rilasciare qualche dichiarazione o cominceranno a sospettare qualcosa"

Mason mi guarda come per dire 'te lo avevo detto' e sorride ghignando.

"Dio santo come mi sono ridotto..." sento sussurrare Mason mentre si gratta la fronte con la testa bassa "Pronto Jack?...ascolta fai partire immediatamente il mio elicottero privato e fallo atterare alla Lawrence Tower...non fare domande...a dopo" dice chiudendo la chiamata e riposando il cellulare nella tasca dei pantaloni.

"Ti conosco da meno di una settimana e ti ho già salvato il culo per due volte" dice andando verso la porta "come minimo dovresti regalarmi una macchina nuova" dice uscendo e salendo le scale.

Non so che dire così prendo le mie cose e lo seguo senza dire una parola.

Perfectly WrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora