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[1° Trimestre - 7° Settimana]Marshallaprì un occhio, poi si decise e aprì anche l'altro. Fece unsilenzioso e lunghissimo sospiro, si passò la mano tra i capellispettinati, fecendola scivolare lungo il viso e gettò di malavogliaun'occhiata all'orologio digitale sul comodino. Emise un piccologrugnito di disapprovazione e finalmente si girò verso la causadella sua improvvisa insonnia.
- Bubbs. - Lo chiamò con voceancora impastata dal sonno. - C'è qualcosa che non va? - Domandòcon tatto.Ci fu qualchemomento di silenzio poi l'Omega rispose a bassa voce. - No. - Disse,sussurrando appena ma con chiarezza. - Perchè me lo chiedi? -
L'Alpha fece unaltro sospiro, chiedendosi in che modo avrebbe potuto dirgli ciò chepensava senza farlo arrabbiare o sentire in colpa. Ci ragionò perqualche momento, poi, in conclusione, si arrese alla prospettiva diuna sua possibile sfuriata.
- Ti stai girando erigirando sul letto già da un po' . - Optò alla fine, consapevoleche non fosse propriamente tutta la verità; il suo Omega avevainiziato a girarsi e rigirarsi fin da subito, non appena si erasdraiato sul materasso e non aveva smesso neanche dopo aver presosonno. Ma non osava dirglielo.
Gumball rimase insilenzio per una decina di minuti, poi, si sistemò sul fianco,rivolto verso il centro del letto e guardò stancamente ilcompagno.
- Non riesco a dormire. - Rivelò. - Sono stanchissimo,davvero, ma non riesco a dormire. -Marshall allungòuna mano verso il viso del fidanzato e lo accarezzò con dolcezza.
-Tu pensi troppo. - Affermò, scivolando leggermente verso di lui.Avvicinò il volto al suo e gli scoccò un lieve bacio sulla puntadel naso.L'Omega si premettei palmi delle mani sulle palpebre chiuse e li strofinò contro diesse per qualche brevissimo istante.
- Hai ragione. - Mormoròinaspettatamente, incatenando gli occhi ai suoi. - È che ho tanto acui pensare e non so da dove iniziare. - Sospirò a lungo. - E poi,sei tu che la fai troppo facile. - Si indispettì. - Ma cosapretendo? Sei un Alpha, dopotutto. -L'Alpha inarcò lesopracciglia, lievemente sorpreso da quel tono caustico. - Nonc'entra essere un Alpha o un Omega; semplicemente non vedo quale siail problema. - Disse con sincerità. - Avremo due cuccioli invece diuno. -
Gumball sbuffòsonoramente e si tirò a sedere, scoccandogli un'altra bruttaocchiataccia. - Vedi? La fai facile tu. - Gli puntò l'indice controe lo premette più e più contro il suo petto nudo. - Punto uno, sonoio che li dovrò portare in grembo per. nove. mesi. Sono dentro dime, non di te. Io diventerò una enorme balena, non tu. Io. -
Marshall ebbe ladecenza di lasciarlo sfogare senza dire una parola, ma prese la suamano e la baciò dolcemente per rabbonirlo un po'.
- Punto due. -Riprese subito l'Omega, senza interrompersi un attimo, ormailanciatosi in quell'elenco. - Ero già terrorizzato all'idea diaverne uno, figurati averne due! - Esclamò. - Prima o poi dovrannouscire da qualche parte, non credi?- Lo fissò spaventato. - Da me. -Sottolineò, indicandosi, in caso non fosse stato abbastanza chiaro.- E poi... dopo... dovrò... dovrò occuparmi di loro e... non so..non so da dove iniziare! Con uno sarebbe stato più facile, almenocredo, ma adesso sono due! Due! - Lanciò in modo drammatico lebraccia in aria per poi lasciarle ricadere ai fianchi senza forza enascondere il viso dietro alle mani.
Marshall si sedetteaccanto a lui, dicendo addio alla nottata di sonno e allargò lebraccia per invitarlo tra di esse. - Bubbs... - Lo chiamò leggero.
L'Omega alzò losguardo per qualche istante, valutando con esitazione l'invito appenaricevuto. Sospirò poi si decise e si rifugiò in quello spazio cosìinvitante.
Si sistemò tra le sue gambe, accoccolandosi contro ilsuo petto, lasciando entrambe le gambe morbidamente poggiate sullasua coscia.
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• Fanfiction Omegaverse • [Ita]
FanfictionVersione fanfiction del sequel di Miele Selvatico che non avrei mai pensato di fare ma che avete chiesto in troppi. - - - - - - - - - - " Gumball cercò di ignorare quel senso di oppressione che si faceva sempre più pesante e tentò di concentrarsi e...