CAPITOLO 11

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La sera precedente andai a dormire da Pansy.
Era da tanto tempo che non dormivo lì.
Mi svegliai alle 7:30.
Pansy dormiva ancora; io mi alzai e vidi una lettera a terra, vicino alla porta.

Hey Baby Malfoy,
devo dire che si sente
la tua mancanza.
Soprattutto non ho potuto
darti il buongiorno
per come si deve.
Ti aspetto in sala grande
per la colazione.
M.R.

Sorrisi e cominciai a prepararmi.
Finito di prepararmi mi diressi in sala grande.
Non vedevo l'ora di vederlo.
Per i corridoi incontrai Vinnie.
"Hey Vin!".
"Oh hey Megan, come va?".
"Bene, a te?".
"Tutto bene, gira voce di te e Riddle, il secondo, è vero?".
"Beh si".
"Hai capito Megan"disse ridendo.
"Apparte tutto, sono felice per te e spero che tu abbia trovato la persona giusta".
Detto questo mi abbracciò.
Non lo faceva da un pò.
Entrammo insieme in sala e lo salutai, siccome lui doveva andare al suo tavolo.
Vidi da lontano il ragazzo dai capelli ricci.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.
"Heyy"dissi.
"Hey"disse e mi baciò.
"Quindi stanotte hai sentito la mia mancanza".
"Si, ora sono abituato ai tuoi abbracci la notte".
Sorrisi e accanto a me si sedette mio fratello.
"Hey nuova coppia".
"Buongiorno fratellone".
Si aggiunserò anche Tom e Blaise.
"Avete visto Pansy?"chiese Tom.
"Quando sono uscita dalla stanza dormiva ancora"risposi.

Non mancava tanto all'inizio delle lezioni.
Oggi avevamo 1 ora di pozioni e 2 di divinazione.
Cominciammo ad avviarci nell'aula di pozioni e vedemmo Pansy fuori la classe.
"Oh hey ragazzi"disse.
"Ciao Pansy"la salutammo.
Notai, però, che lei e Tom non si salutarono, né tantomeno guardarono.

Entrammo in classe e Pansy si sedette accanto a me.
Avranno sicuramente litigato.
La lezione cominciò.
Noiosa ma non tanto.

Alla fine di tutte le lezioni chiesi a Pansy:
"È successo qualcosa con Tom?".
"No".
"Impossibile, racconta".
"Come tu hai notato, in questo periodo ci siamo avvicinati molto".
"Quindi gli ho chiesto se per lui c'era un "noi", ma lui ha risposto con "Scusami ma al momento non voglio relazioni", cioè per lui è stata solo una scopata".
"Non è detto, dagli il suo tempo".
"Cambiamo argomento".
"Come mai stanotte sei rimasta da me?".
"Semplicemente mi mancava dormire con te"dissi ridendo.
"Lo so, la mia mancanza si faceva sentire"disse facendosi scappare anche lei una risatina.

Siccome mancava un'ora al pranzo, io e gli altri andammo in sala comune.
Ci sedemmo sui divanetti e parlammo.
Mattheo, che era seduto affianco a me, mi fece segno di sedermi sulle sue gambe.
Mi alzai e mi sedetti su di lui.
I suoi anelli freddi ebbero contatto con la mia pelle e un brivido mi percorse la schiena.
Dio amavo quella sensazione.
"Sai cosa vorrei farei, in questo momento, con te?"disse avvicinandosi al mio orecchio.
"Sentiamo"dissi girandomi a guardarlo.
"Scoparti".
"Diretto, magari più tardi"risposi.

Fatta ora di pranzo ci dirigemmo in sala grande e ci sedemmo al nostro tavolo.
Cominciammo a mangiare.
Finito di mangiare salutai tutti e poi uscii dalla sala, seguita da Mattheo.
Mi mise le mani in vita e disse
"Sbaglio o noi abbiamo un conto in sospeso?".
"Davvero? E quale?".
"Passiamo direttamente alla pratica".
Mi prese e mi portò in camera sua.
Mi mise a terra e mi bloccò al muro facendo incontrare le nostre labbra.
Le sue mani espolaravano tutto il mio corpo.
Finimmo sul letto, io sotto di lui, e continuò a baciarmi.
Le sue mani scesero, arrivarono all'orlo della mia gonna e si fecero strada lì sotto, fino ad arrivare in quel punto.
Passò un dito sulle mie mutandine e poi le spostò infilando due dita.
Gemetti al suo tocco.
Aumentava la velocità ogni volta che io gemevo.
Riportò la sua bocca sulla mia.
La sua lingua incontrò subito la mia facendo salire l'eccitazione.
Si staccò e disse:
"Cazzo vieni per me!".
E dopo una serie di secondi gli venni sulle dita.
Si distese accanto a me.
I nostri respiri andavano alla stessa velocità, irregolari.

Dopo un pò si sedette al bordo del letto e prese il pacchetto di sigarette che era sul comodino accanto al letto.
Io mi sistemai e mi sedetti vicino a lui.
Accese la sigaretta e fece un tiro, poi me la passò.
Ne feci uno anche io e gliela ripassai.
Mi alzai e mi appoggiai al bordo della finestra.
All'improvviso sentii quelle due grosse braccia prendermi la vita.
Sorrisi e mi girai verso di lui che mi guardava facendomi il suo solito sorriso che io amavo.
Misi le mani nei suoi morbidi capelli ricci e lui mi diede un piccolo bacio, e poi un altro ancora, facendolo diventare un vero e proprio bacio pieno di passione.
"Andiamo al lago nero?"chiesi.
"Certo"rispose.

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo al lago nero.
Lui mi prese, sapevo le sue intenzioni, quindi dissi:
"No dai Mattheo!".
Come al solito non mi ascoltò, ma ebbe la brillante idea di buttarmi in acqua con i vestiti.
"Stronzo!".
"Ora arrivo anche io".
Si buttò anche lui e si avvicinò a me.
"Dai sei un coglione, come torniamo dentro?".
"Non mi interessa, prima o poi ci asciugheremo no?".
"Se non saliamo non ci asciugheremo mai".
"Hai qualcosa da fare?"chiese.
"Forse"risposi.
"Cioè?".
"Non sono affari tuoi".
"Si invece, se vai a scopare con qualcun'altro".
"Beh probabile".
"Fai sul serio?".
"Probabile anche questo".

Rimanemmo per qualche secondo a guardarci e poi dissi:
"Sto scherzando" cominciai a ridere.
"Cazzo, devi ancora capire che amo solo te"aggiunsi.
Mi avvicinai di più a lui e lo baciai.
"Non sono mica una puttana".
"Questo non posso saperlo".
"Quindi tu mi vedi come una puttana?"chiesi.
"No"rispose.

Dopo un pò salimmo.
Naturalmente non sapevamo come asciugarci, e non trovammo nemmeno un metodo.
Cominciammo ad avviarci al castello, magari col vento riuscivamo ad asciugarci.
Al rientro incontrammo Pansy.
"Ragazzi ma dove eravate? E perchè siete bagnati?"chiese.
"Chiedilo a lui"dissi guardandolo.
"Ne stai facendo una tragedia"rispose.
"Non è vero".
"Ok basta, dopo continuerete le vostre litigate da fidanzatini".
"Te la rubo per qualche minuto".
"Ci vediamo dopo" lo baciai e seguii Pansy nella nostra stanza.

"Volevi dirmi qualcosa?"chiesi.
"Tom mi ha chiesto di vederci questa sera, e volevo qualche consiglio da te per il vestito".
"Dove vi vedrete?".
"Torre d'astronomia".
Le consigliai di mettere un vestitino con il cappotto, la sera lì sopra fa sempre freddo.
"Grazie, vado a provarlo".
Dopo averlo indossato mi chiese:
"Come sto?".
"Già sai"risposi sorridendo.

Io, prima che si facesse ora di cena, misi ad asciugare la divisa.
Nel frattempo rimasi in intimo, non sapevo cosa fare.
Mi avvicinai allo specchio e cominciai a guardare il mio corpo.
Le mie coscie non erano come quelle che hanno tutte le ragazze.
Avevo le smagliature che, insieme alle coscie, mi creavano insicurezza.
Non davo tanta importanza, ma non dimenticavo.

Dopo un pò la divisa si asciugò e la indossai.
Si fece anche ora di cena quindi mi avviai in sala grande.
Lì c'erano già gli altri.
Mi avvicinai a loro e aspettammo che i tavoli si riempissero di cibo.
Si riempirono e mangiammo.
Pansy se ne andò con Tom mentre noi rimanemmo ancora un pò insieme.
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Spazio autrice: heyy ragazze, come vaa? Spero bene <3.
Volevo dirvi, riguardo a quel pezzetto che ho scritto sull'aspetto fisico, che siete TUTTE bellissime per quello che avete.
Non fatevi abbattere, siete speciali!

𝐉𝚎𝚊𝚕𝚘𝚞𝚜 𝐀𝚗𝚍 𝐏𝚘𝚜𝚜𝚎𝚜𝚜𝚒𝚟𝚎 //𝐌𝚊𝚝𝚝𝚑𝚎𝚘 𝐑𝙸𝚍𝚍𝚕𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora